Prezzo: 670/800 euro
Oggi si passa al livello successivo: la serie MH si evolve, ed inizia ad avere una qualità costruttiva decisamente maggiore (e non solo per il prezzo pagato). Semi-professionale? Professionale? Giusto per accontentare i più pignoli direi che siamo sul… semi-professionale di alto livello (ma guarda tu che razza di definizione…J).
Caratteristiche tecniche:
Manico: Thin U Neck contour (20-22mm), in acero passante attraverso il corpo (neck-through)
Tastiera: palissandro
Corpo: mogano
Tasti: Extra Jumbo
Ponte: Floyd Rose Special
Pick-up manico: Seymour Duncan Hot Rail
Pick-up ponte: Seymour Duncan Custom 5
Hardware: black nickel
I tasti della chitarra sono 27, con dei segna-posizione a forma di rettangoli posti sulla parte alta dei rispettivi tasti; la scala del manico è lunga (25,5”).
Possiede un selettore (blade) a 3 posizioni, un controllo per il volume ed uno per il tono, con uno split-coil per il magnete al ponte.
La prova
Da spenta
Oh, bene! La risonanza qui è decisamente migliore rispetto alle altre chitarre della stessa serie recensite finora. Buona presenza soprattutto delle medio-basse frequenze (grazie anche al manico passante), ma senza trascurare quelle medio-acute (ed in questo aiuta molto l’acero del manico).
Anche la tastiera si sente che è diversa, più liscia e scorrevole, e i tanto temuti punti morti sono quasi completamente spariti. Strano effetto fanno i 27 tasti, a dire il vero per me sono un po’ troppi, e ho la sensazione che la tastiera sia troppo lunga e devo muovere il braccio eccessivamente. Comunque è un’idea che da’ un tocco di originalità, quindi non è da buttare.
Ancora una volta è ottima la prova del ponte Floyd Rose Special.
Con l’ampli
Suoni puliti
I due pick-up montati su questa chitarra si possono definire come versatili ma tendenti alla distorsioneJ Questo perché sono si pensati più che altro entrare in amplificatori hi-gain, ma anche in situazioni più tranquille si trovano a loro agio. Molto interessante è la posizione intermedia del selettore, ottima per eseguire accordi ed arpeggi. Per i miei gusti è ancora un po’ troppo “carica”, ma basta splittare l’humbucker al ponte per avere una sonorità più tranquilla. Il magnete al manico è molto buono per assoli e melodie, specie se un po’ spinti.
Da considerare, poi, il pick-up al ponte: se usato con lo split-coil attivo si riescono a creare atmosfere stile-texas.
Suoni distorti
Sul sito della Seymour Duncan si trova scritto che il Custom 5 è stato pensato per essere un P.A.F. con gli steroidi: si, bisogna dire che un po’ ci somiglia. Ha un timbro piuttosto grosso e corposo ma con in più un certo attacco dovuto al magnete ceramico. A questo proposito se si voleva creare una sonorità più P.A.F. era meglio usare l’Alnico V e pompare un po’ di più volume e frequenze, ma comunque si ottiene un risultato piuttosto godibile anche così.
Che dire, si trova molto a suo agio sulle ritmiche metal, che non si “sfaldano” mai e rimangono molto definite ma sempre con un ottimo sustain.
Non dimentichiamoci poi i passaggi hard rock, altro territorio prediletto di questo magnete.
Ultima nota per il pick-up al manico, che non ha il timbro cristallino di un single-coil ma neanche la corposità di un humbucker. E’ una via di mezzo, con cui tuttavia si eseguono benissimo anche gli assoli più veloci senza perdere in definizione e, soprattutto, con poco rumore di fondo.
In sintesi
La considero davvero un’ottima chitarra per vari motivi, che possono essere sintetizzati con la formula “ottima rapporto qualità-prezzo”.
A tutto questo si aggiunge anche una certa versatilità, cosa non così comune fra gli strumenti marchiati LTD.