Prezzo: 240/270 euro
Oggi concludiamo il discorso dedicato alla serie JS Dinky di casa Jackson con la JS 23 Dinky, diversa dalle altre due che abbiamo precedentemente recensito in quanto monta tre pick-up invece di due, aumentando sensibilmente la sua versatilità.
Caratteristiche tecniche:
Manico: acero, avvitato al corpo
Tastiera: palissandro
Corpo: cedro indiano
Tasti: Jumbo
Ponte: 2-Point Fulcrum Tremolo
Pick-up manico: Jackson JE14 single-coil
Pick-up centrale: Jackson JE14 single-coil
Pick-up ponte: Jackson JE10 humbucking
Hardware: cromato
I tasti della chitarra sono 24, con dei segnaposizione a dente di squalo; la scala del manico è lunga (25,5); il radius della tastiera chitarra è, come per tutte le Jackson, costruito secondo la tecnica compound. Di conseguenza, al primo tasto avrà una curvatura e alla fine del manico un’altra. In questo caso il registro va da 12” a 16” (forse la miscela più comoda in assoluto). Possiede un selettore (blade) a 5 posizioni, un controllo per il volume ed uno per il tono.
La prova
Da spenta
Come detto è uno strumento entry-level, quindi non bisogna aspettarsi molto. Curiosa la scelta del cedro indiano per il corpo, che ha una risonanza che ricorda un po’ quella dell’ontano. Il volume dello strumento è complessivamente abbastanza scarno, ma meno rispetto ad altri strumenti della stessa categoria. Primo suo punto a favore.
Anche la tastiera non è male, senza eccessivi punti o morti o tasti che friggono.
Ultima parola per il ponte: discreto, tiene sufficientemente bene l’accordatura, a patto di non esagerare con l’escursione della leva.
Con l’ampli
Suoni puliti
I pick-up in questione sono ad alto volume di uscita, quindi pensati più che altro per la distorsione, ma comunque sono utilizzabili anche sui suoni clean.
Caratteristica che però viene stemperata dalle cinque posizioni ottenibili con il selettore che, quindi, ci consentono bene o male di provare a suonare un po’ tutti i generi, anche funky o country. Certo i risultati non sono stratosferici, ma in fondo poco importa per una chitarra di questo livello.
Suoni distorti
I suoni distorti sono sorprendenti: graffianti sulle ritmiche ma quando si sale sulle corde acute per eseguire assoli o melodie si ammorbidiscono notevolmente. Sembra un’impostazione pensata specificatamente per suonare metal classico, più che moderno.
Il pick-up al manico è bello chiaro e brillante, e permette di eseguire assoli in stile Fender Stratocaster con buoni risultati (attenzione al rumore di fondo); l’unica nota stonata è l’eccessiva perdita di volume (e quindi di gain) che si sente nel passaggio dal pick-up al ponte a quello al manico. Non è, comunque, un grande problema, visto che basta regolare quest’ultimo un po’ più vicino alle corde. Il risultato, anche se non drasticamente, migliora.
In sintesi
Direi che è la migliore Jackson JS Dinky recensita finora, anche solo per la sua maggiore versatilità rispetto alle altre. Trovo che questa sia una caratteristica molto importante per gli strumenti entry-level: in questo modo anche il principiante può cominciare a rendersi conto della varietà sonora che una chitarra elettrica è in grado di esprimere e, quindi, regolarsi di conseguenza per i futuri acquisti.
Bene, la smetto di fare il filosofoJ e mi limito a consigliare questo strumento molto calorosamente!