Prezzo: 800 euro
Iniziamo oggi la serie di chitarre Eclipse in cui la qualità inizia a salire; da qui in poi, infatti, cominciano ad essere di livello semi-professionale. La prima di questa serie è la EC-407, a sette corde.
Caratteristiche tecniche:
Manico: Thin U Neck contour (20-22mm), in acero incollato al corpo
Tastiera: palissandro
Corpo: mogano con top in acero
Tasti: Extra Jumbo
Ponte: TOM con tailpiece
Pick-up manico: EMG 707
Pick-up ponte: EMG 81-7
Hardware: nero
I tasti della chitarra sono 24, con dei segnaposizione a rettangoli ondulati in madreperla; la scala del manico è lunga (25,5”) e il radius è di 305 mm (12”).
Possiede un selettore (toggle) a 3 posizioni, due controlli per il volume (con uno split-coil per i pick-up) ed uno per il tono.
La prova
Da spenta
Abbiamo detto che da qui le cose iniziano a farsi serie, ed infatti è così. Ottimo sustain con una buona presenza di frequenze medio-alte, grazie al manico ed al top in acero. Anche il volume comincia ad essere finalmente buono, così come la tastiera, molto più liscia e scorrevole rispetto alle alte Eclipse.
Le meccaniche (Grover) tengono molto bene l’accordatura, consentendoci una buona dose di bending.
Con l’ampli
Suoni puliti
Gli EMG attivi (soprattutto le versioni per sette corde della coppia 81-60), sappiamo bene, non sono studiati proprio per essere usati sui suoni puliti. Tuttavia hanno un suono che, secondo me, è di tutto rispetto perché molto particolare. E’ infatti molto cristallino ed estremamente nitido, quindi adattissimo soprattutto per gli arpeggi o le melodie (usando però il pick-up al manico); meno, invece, per suonare accordi o passaggi blues o funky.
Suoni distorti
Adesso si che ragioniamo: gli EMG sono pick-up altamente professionali e, nonostante questa chitarra lo sia un po’ meno, il risultato finale è ottimo. Viene fuori tutto il carattere di quei magneti: suono molto compresso e potente, con grande sustain e definizione. Ottimo, quindi, per suonarci soprattutto metal.
Queste caratteristiche vengono poi ulteriormente enfatizzate dalla presenza della settima corda, il cui uso rende tutto ancora più cupo. L’unica cosa che mi fa sempre storcere un po’ il naso sulle sette corde è il fatto che, andando molto in basso, con tanta distorsione si sente solo un suono che ricorda una mitragliatrice più che delle note. Del resto, questo è l’effetto tipico di queste chitarre.
In sintesi
Finalmente ci siamo! C’è un ottimo livello qualitativo nella costruzione di questo strumento.
Buoni legni, buone meccaniche e grandi pick-up! Anche il rapporto qualità prezzo, in fondo, non è affatto male.