Bar Centrale - Bazzano 0-3

Data pubblicazione: Feb 05, 2017 6:3:56 PM

Campionato Seniores UISP 2016 – 2017

Recupero 7° giornata andata – 4 febbraio 2017

  Bar Centrale/Madregolese – Bazzano         

0 – 3

Bar Centrale Collecchio: Fontana G. 5,5, Marvisi 5, Pecorari 5, Testoni 4,5, Cornini 4,5, Fochi 5, Oliverio 4,5, Acerbi 4,5, Rossetti 4,5, Ghirardini 4,5, Bello 4,5.

A disposizione: Benecchi S.V., Ferrarini 5, Margotti 5. Allenatore: Azzali C. 5. Dirigenti Accompagnatori: Corsi, Boschi. Guardalinee: Benecchi.

Bazzano AS: Fagioli, Lombardi, Contini, Frugoni, Gallani, Ziveri F., Fontana, Begatti, Zanni N., Ziveri M., Rizzardi. 

A disposizione: Piazza, Zanni R., Maiavacchi. 

Marcatori: al 5° Rizzardi, al 8° al 65° Zanni N. 

Sanzioni Disciplinari:  Ammoniti: Frugoni, Gallani, Begatti, Ziveri M., Fochi, Rossetti, Ghirardini (fallo di gioco).   Espulso: Fochi (fallo di gioco). 

È il Bazzano fanalino di coda a vincere la sfida salvezza di Madregolo contro i padroni di casa del Bar Centrale/Madregolese. 

Il perentorio 0 a 3 dei ragazzi di Roberto Zanni è il giusto risultato di un pomeriggio distratto e senza mordente da parte dei giocatori collecchiesi, che inciampano nella solita falsa partenza del post sosta invernale. 

Non è solo la mancanza d'allenamento (decisamente saltuario e quasi senza sudore) del Bar Centrale a spiegare la sconfitta odierna. La verità è che la squadra del Leone a due code si è presentata alla ripresa poco pronta, soprattutto psicologicamente, ad una rincorsa al traguardo salvezza ancora tutto da decidere. La verità è, anche, che in queste settimane si sono sentite tante giustificazioni allo scarso impegno. La verità è che nessuno tra giocatori e dirigenti, nell’ultimo periodo, ha detto a se stesso quello che stava succedendo. Lo spogliatoio è fragile, c’è un vuoto di potere in cui chi vuole trovare un alibi ha gioco facile. I dirigenti si sono visti pochissimo, i giocatori poco e qualcuno non si è ancora visto. Per questo è facile, quando si gioca male, dire ad un compagno: “tu non ti sei presentato all’allenamento” invece di dargli una mano nelle sue difficoltà. Il passaggio ad un gruppo maturo dovrebbe portare ad un maggiore impegno, da parte di tutti. Ma, attenzione: far finta che tutte le condizioni che portano ad una sconfitta siano eterodeterminate è facile, troppo facile. Ci si trova in questa condizione perché TUTTI non si sta facendo quello che si deve. Invece di puntare il dito contro compagni e allenatore bisognerebbe chiedersi: “Ma io sto davvero facendo tutto il mio dovere fino in fondo? Sto dando tutto ai miei compagni o sto trovando delle scuse per dare molto meno di quanto potrei?”. La sensazione che si vive nello spogliatoio è che non ci sia abbastanza rispetto per le persone che compongono questa squadra. Verso il presidente, che paga tutti i conti con enorme sacrificio e che non onoriamo della nostra presenza neanche dopo le partite. Verso i dirigenti che consentono a questa squadra di trovare pronti campi e attrezzatura per allenarsi e giocare. Verso l’allenatore che mette in campo la squadra. Verso i compagni che sbagliano un passaggio o una posizione. In questo contesto ci sarebbe da chiedersi: c’è abbastanza rispetto anche per se stessi, prima di tutto?

Perché non può sempre essere giustificata qualsiasi cosa si dice o si fa. Bisogna prendersi le responsabilità delle proprie parole e dei propri gesti, e ogni tanto si paga anche il conto. È facile abbandonare la barca quando affonda: così fanno gli ominicchi. Quelli che non si mettono in discussione e hanno la presunzione di avere sempre la ragione dalla propria parte. Poi arrivano le partite come quella di oggi e si dà la colpa alla pioggia o alla sfiga o alle maglie o al modulo o alla congiunzione astrale. La verità, la ripeto, è che TUTTI quelli che orbitano intorno al Bar Centrale non stanno facendo più del compitino (e molte volte neanche quello). Urge un serio confronto tra tutti per capire come si vuole portare a termine questo campionato, in campo e fuori dal campo. 

Tornando alla partita, il pomeriggio inizia in salita perché chi si deve occupare di far trovare alla squadra due mute di maglie (servono due mute quando si gioca in casa, non una) non si preoccupa della questione prima delle due, costringendo la squadra ad indossare una vecchia maglia azzurra. Qualcuno, come al solito, arriva in ritardo all’appuntamento delle due e già si è in pochi anche solo per fare delle scelte. Ecco perché si arriva alle tre meno cinque che si ride e si scherza, guardando straniti al Bazzano che, nel frattempo, sopperisce alla mancanza di allenamento provando qualche schema nella metà campo in cui si riscaldano. Saranno matti questi? Di sicuro non sono presuntuosi come i collecchiesi, che infatti arrivano nel cerchio di centrocampo che ancora non hanno capito che la partita è decisiva per la salvezza. Il minuto di raccoglimento per la scomparsa del Ciopa durante le feste di Natale riporta il silenzio a Madregolo. Sarebbe facile fare della prosopopea, ma uno come il Ciopa questa partita l’avrebbe sentita a dovere, e avrebbe dato la giusta carica ai suoi compagni. Invece la sedia dove sedeva abitualmente sta lì, vuota e pallida nella sua tristezza. C’è solo la sua amata maglia numero 5 sopra, a cui si aggiunge un mazzo di fiori che viene posato sul sedile in sua memoria. 

Poi il fischio d’inizio, e nei primi dieci minuti il Bazzano vince la partita, non tirando fuori dal cilindro colpi tecnici d’alta scuola ma, semplicemente, arrivando con un po’ di decisione sui palloni vaganti di un campo reso molto pesante dalla pioggia. 

Il gol del vantaggio viene da una punizione di Gallani su cui Fontana respinge di pugno non fidandosi della presa, Nicola Zanni arriva prima di tutti sulla bambola della difesa locale e serve Rizzardi, che calcia violentemente verso la porta colpendo il viso di Testoni ma riuscendo a portare avanti i suoi. 

 

L’esperimento tattico del 4-3-2-1 collecchiese non funziona (anche perché qualche giocatore non è convinto del ruolo e pensa più a trovare delle scuse che a giocare) e qualche minuto dopo uno scambio in area tra Ziveri e Nicola Zanni libera il destro dell’attaccante ospite che supera ancora Fontana. 

 

Il campo non consente di giocare agevolmente la palla e il Bar Centrale si accontenta di passarsi la palla in maniera sterile (per inciso, passarsi la palla a metà campo non significa giocare bene!) invece di provare a sfruttare gli uomini sulle fasce. Da un paio di lanci viene il contropiede di Bello, che sbaglia però l’ultimo movimento che l’avrebbe messo davanti a Fagioli, ed il tiro strozzato di Rossetti, decisamente insufficiente. 

Nel secondo tempo il Bazzano si assesta a difesa della propria area, con Gallani e Cantini a chiudere tutti i varchi ma il Bar Centrale non ha le idee molto chiare, tanto che è spesso Fontana a lanciare avanti la palla perché possa essere giocata. In un paio di occasioni il Bar Centrale potrebbe riaprire la gara prima con una punizione a due tra Oliverio e Fochi, col tiro di quest’ultimo che esce di un soffio sulla traversa. Poi è strepitoso Fagioli a respingere un tiro a botta sicura di Fochi a seguito di un calcio d’angolo. Quando il centrocampista collecchiese è espulso, in maniera un po’ troppo fiscale, dal direttore di gara, la gara è virtualmente chiusa e Nicola Zanni incrementa il bottino superando Fontana con un pallonetto. 

 

Il finale trova parole in libertà da parte di diverse persone che, come al solito, potevano risparmiarsi di dire qualcosa, qualsiasi cosa. 

Martedì ci sarà una nuova resa dei conti: vediamo quanti sapranno assumersi le proprie responsabilità. 

Marcatori Bar Centrale: 

5 gol: Filippo Rossetti

4 gol: Matteo Ghirardini

2 gol: Luca Bello

1 gol: Fabio Acerbi, Giuliano Oliverio. 

Da Emiliagol.it

Nel big match di giornata riparte con un KO la capolista Arci Corcagnano che cede al comunale di Colorno per 1 a 0 grazie alla marcatura di Arcieri; gol pesante questo per i colornesi che ora si trovano ad un solo punti dagli avversari. Al terzo posto il San Secondo supera nettamente sul campo di via Confalonieri un Dipendenti Sanità ancora in letargo, la doppietta del capocannoniere del campionato Mazzieri e Dotti non lasciano scampo alla squadra di D'Ippolito, sempre al terzo posto cala il tris anche la Condor Salso ma in un match molto più lottato con il Fontanellato terminato 3 a 2, doppiette per bomber Dragone e Arena, la rete in più che vale i tre punti ai padroni di casa è siglata da Fabio Testi.Cala il poker il Fontevivo sul Cervo ultimo in classifica, dopo un primo tempo terminato 1 a 0 con la rete di Dominik Mancino la ripresa ha regalato emozioni ai padroni di casa con le altre marcature di Briani, Luca Coruzzi e Negri, solo su rigore la rete della bandiera degli ospiti messa a segno da Brizzolara. Allo Stuard non si fanno male Milan Club e Colorno San Polo, 1 a 1 e un punto a testa con i gol di Corradi e Saccani, mentre al parrocchiale di Madregolo in un autentica sfida salvezza il Bazzano riparte con il piede giusto con un triplete esterno al Bar Centrale, doppietta del bomber Zanni e Rizzardi, prima della gara un minuto di silenzio per ricordare "Il Ciopa”, ex giocatore scomparso nelle file del Bar Centrale. In classifica marcatori si muovono tutti e tre i bomber con una doppietta a testa, Mazzieri a 10, Dragone a 9, Zanni a 8. Nel prossimo turno ultima giornata di andata per decretare il campione d'inverno, il Corcagnano difende il primo posto con i Dipendenti Sanità, il Colorno invece derby con i cugini del San Polo.

Rassegna Stampa 

Gazzetta dello Sport: Zanni azzanna il Bar Centrale.

Repubblica: Dopo il successo delle felpe del Bar Centrale Matteo Salvini richiede a Mauro una felpa personalizzata con la scritta “BCC Nador”

www.sanità.it: Sul primo gol del Bazzano Max ci mette la faccia!

Guerin Sportivo: La velocità della manovra del centrocampo del Bar Centrale ricorda molto quella dell’ufficio permessi del comune, responsabile dell’agibilità del Sound Cafè.

Porno valley: Dopo la prova con il Bazzano Fabio si butta sul porno. Nicolò ha già messo online il mese di gennaio con la sua foto in accappatoio.