Amatori Colorno - Bar Centrale di Collecchio/Madregolese

Data pubblicazione: Apr 12, 2016 3:45:34 PM

Campionato Seniores UISP 2015 – 2016

6° giornata ritorno – 16 aprile 2016

 Colorno ACD – Bar Centrale/Madregolese  

2 – 2

Colorno ACD: Paternò, Amato, Chezzi, D’Onofrio, Facente, Oddi, Plodari, Rizzardi, Storci, Marossa, Carbognani. 

A disposizione: Arcieri, Bottoli, Capelli, Lorenzoni, Manetta, Paini, Pezzali. Allenatore: Panepinto. Dirigenti: Toninelli, Scipioni e Froldi.

Bar Centrale Collecchio: Marziano 6, Marvisi 6,5, Pecorari 6,5, Azzali G. 6,5, Tanzi L. 6,5, Petrolini 6, Cacciatore 6,5, Fochi 6,5, Rossetti 6,5, Ghirardini 7,5, Ferrarini 7,5.

A disposizione: Testoni 6, Berni 7, Benecchi N.E., Cherchi 7, Vetere 8. Allenatore: Azzali C. 7. Dirigenti Accompagnatori: Corsi. Guardalinee: Belletti.

Marcatori: al 14° Facente, al 18° Marossa, al 27° Ghirardini (rig.), al 75° Vetere.

Sanzioni Disciplinari:  Ammoniti: Cacciatore (fallo di mano), Tanzi L. (gioco falloso). Espulso: Rizzardi (chiara occasione da gol)

...l'arbitro decise di mettere fine a quel delirio. Guardò l'orologio deciso a fischiare la fine, ma in quel momento arrivò l'uomo della provvidenza, che non è mai quello che ti aspetti. 

Ci fu un tiro di Piero smorzato da un difensore, il pallone rotolò piano sul bordo dell'area piccola dove, liberissimo, transitava il Venezia, che lo spinse in rete con un tocchetto di piatto. Era il 5 a 4. L'arbitro, che già si era portato il fischietto alla bocca, fischiò tre volte. …

Venezia invece viveva il culmine emotivo della sua vita calcistica, e forse non solo: lui era l'eroe, il salvatore, lui era ai mondiali e aveva segnato il gol decisivo all'ultimo minuto. In realtà nessuno sapeva cosa gli passasse per la testa, fatto sta che, a partita finita e con l'arbitro già barricato negli spogliatoi, lui continuava a festeggiare il gol. Correva per il campo come impazzito, faceva il gesto dell'orecchio come Toni, il mitra come Batistuta e il vìolino come Gilardino. Poi andò a dare un calcio alla bandierina del calcio d'angolo, si abbassò verso una immaginaria telecamera gridando << Mamma ti voglio bene >>, e finalmente i compagni riuscirono a prenderlo per portarlo in trionfo al grido di << Venezia, hip hip hurrà>>. 

Fabio Bonifacci, Amore Bugie & calcetto, Mondadori. 

Ci sono partite e stagioni che sfuggono ad ogni logica. Chi gioca a calcio ha visto o partecipato ad epiche occasioni da tramandare ai posteri attribuendo ad un momento, o ad un’intera gara, l’aggettivo di “memorabile”. Non c’è uno schema, può essere memorabile un pareggio a reti bianche negli amatori, magari in inferiorità numerica, come può essere epica una rimonta in Europa come quella del Liverpool, che giovedì scorso ha ribaltato il risultato vincendo per 4 a 3 contro il Borussia Dortmund dopo essere stato sotto di due reti dopo dieci minuti di gioco. 

La costante è che queste partite si mescolano alle storie personali di giocatori le cui impronte si possono trovare nei campi più impolverati di periferia o nell’avveniristico impianto di una città europea. L’eroe di Liverpool è lo sconosciuto (almeno a queste latitudini) Dejan Lovren, difensore croato che si è forse regalato la gioia più importante della sua vita calcistica. Il protagonista della nostra storia si chiama Salvatore Vetere, elettricista di origini calabresi tutto passione e corsa, che ha scritto una pagina importante nella storia del Bar Centrale. Se si dovesse arrivare ad agguantare il titolo Seniores, diversi meriti andranno riconosciuti all’onesto giocatore della squadra collecchiese, ripescato a sorpresa giovedì dopo una settimana di brontolii che lo aveva portato a decidere di farsi da parte. E invece il fato aveva già scritto per lui che due giorni dopo sarebbe stato il protagonista di una favola da raccontare ai suoi figli quando gli chiederanno di dirgli qual è stata l’occasione memorabile di cui è stato protagonista. Questo è il racconto della rimonta che rischia di diventare l’impresa più importante per scrivere il libro del campionato 2015-2016 del girone A del campionato Seniores Uisp. 

Il teatro della battaglia è il sintetico di Colorno, in una calda giornata di metà aprile 2016. A contendersi lo scettro del comando il Bar Centrale/Madregolese, capolista del girone, ed il Colorno, che nel 2016 ha collezionato una striscia di vittorie consecutive che sembrano inarrestabili. La squadra del Leone a due code arriva al big match con le ossa rotte, sia per aver per perso il derby di Collecchio sette giorni fa, sia per lo strascico di assenze che ha portato la gara, con ben tre squalificati che rispondono ai nomi di Fabio Tanzi, Michele Delnevo e Nicola Pometti. Mica tre qualunque. Per non farsi mancare nulla in settimana si infortuna anche Massimiliano Testoni, che si deve accontentare di accomodarsi in panchina. Formazione d’emergenza dunque, con diversi giocatori chiamati ad un sacrificio per contrastare la squadra più in forma del campionato.

Le prime battute dell’incontro sono tutt’altro che esaltanti, con dieci minuti di nulla in cui lo studio reciproco delle due squadre prevale su tutto, anche sulla voglia di vincere. Il Bar Centrale, che controlla senza grossi affanni, trova anche il modo per dare la svolta alla partita, con una bella azione rifinita da Ghirardini per Federico Fochi, che liberissimo in area si aggiusta la palla con una finta ma perde il tempo di gioco sparando addosso a Paternò la palla del possibile vantaggio ospite. 

Così il Colorno riparte col vento in poppa. Che non è solo una metafora, ma la condizione meteorologica che caratterizzerà il resto della gara. 

Il vento di primavera si alza prepotente sul campo di gioco e i giocatori ne devono tenere conto, con la palla che vola lunga ogni volta che viene calciata a mezza altezza. Su un lancio dei padroni di casa una piccola incertezza della difesa regala un calcio d’angolo evitabilissimo. Sulla bandierina del corner, che sventola con una tensione che la tiene quasi dritta sull’asta che la sostiene, si presenta Facente. Il destro del giocatore di casa prende una strana traiettoria e si infila sul primo palo senza che nessuno tocchi la sfera.

Il gol sembra una mazzata sulle spalle del Bar Centrale, che accusa il colpo e poco dopo concede un ulteriore calcio d’angolo assolutamente evitabile. Stavolta sulla sfera si presenta il sinistro di Marossa, che sfrutta sapientemente il flusso d’aria che spira verso la porta collecchiese per trovare il raddoppio, anche questa volta direttamente dalla bandierina del corner senza alcun tocco dei giocatori di movimento.

 

 Il due a zero sembra scrivere la parola fine della cronaca della partita e, forse, anche dell’intero campionato. Il doppio vantaggio è un’inerzia rassicurante in molte delle partite degli amatori, ma non in questa. Ci sono momenti di una partita che cambiano il verso all’incontro in un istante. C’è che un altro dei comprimari del Bar Centrale, che ha passato i primi venticinque minuti di gara a sgomitare e imprecare per trovare una posizione in campo, facendo sempre il movimento sbagliato. Più si sbatte per cercare di risalire la china e più sembra annaspare tra le sabbie mobili dell’errore in agguato. L’architetto Cristian Ferrarini, un altro dei giocatori che fanno della corsa un surrogato dei piedi raffinati, si sveste dai panni della comparsa e decide di regalarsi il suo momento da main character. Per questo le persone possono stupirti. Ognuno ha addosso un’etichetta che gli viene cucita su misura dal giudizio degli altri, che in una squadra si trasforma in giudizio collettivo dal contagio che le parole hanno sulla massa informe di uno spogliatoio. Ognuno vede i propri compagni fissi nel proprio ruolo, e si aspettano che siano sempre uguali a se stessi, come un attore che recita sempre la stessa parte e da cui ti aspetti sempre le stesse, identiche battute. E invece no, stavolta Ferrarini legge bene la situazione e sfrutta il pallone in profondità scagliato da Luigi Tanzi, inaspettato rifinitore. A quasi quarant’anni si inventa una progressione degna del miglior Tino Asprilla e, solo davanti a Paternò, viene steso da Rizzardi. Rigore ed espulsione per il giocatore colornese, con la squadra gialloverde che dovrà proseguire la partita in dieci uomini. Questa storia ha bisogno di un colpo di scena che rimetta in pace il Bar Centrale con la sua storia recente. Sul dischetto si ripresenta Matteo Ghirardini, ad una settimana di distanza dal sanguinoso errore che è costato il pareggio contro il Cervo. L’attaccante collecchiese, stavolta, è freddo e preciso dal dischetto, regalandosi la settima gioia stagionale.

Nel secondo tempo l'inversione di campo sembra favorire la squadra del Leone a due code, che si avvale anche delle buone geometrie di Cristiano Cherchi. È proprio lui ad innescare l'azione più importante per il tentativo di pareggio degli ospiti. La verticalizzazione viene gestita al meglio da Ghirardini, che serve su un piatto d'argento la palla a Luca Petrolini, che calcia alto a pochi metri da Paternò. Passano due minuti ed è ancora Petrolini a liberarsi al tiro, ma la conclusione è centrale. Il Colorno prova ad allentare la pressione e la riscossa passa dai piedi vellutati di Marossa. Il numero dieci locale calcia una punizione velenosa che attraversa l'area, con Cacciatore che è bravissimo ad anticipare Storci. Lo sfortunato giocatore, nello slancio, va a sbattere con la testa sul palo ed è costretto ad uscire, con la partita che viene interrotta per cinque minuti. Che alla fine risulteranno decisivi per l’esito finale dell’incontro. La partita, infatti, si trascina verso la fine senza che il Bar Centrale trovi uno schema alternativo ai lanci profondi, allungati dal vento e preda dei guantoni di Paternò. Così mister Claudio Azzali ricorre si cambi, ed è qui che inizia la favola dell'eroe che non ti aspetti. Entra Salvatore Vetere e si posiziona sul centrodestra, con Cristiano Berni alle sue spalle. E quando l'arbitra chiama un lunghissimo recupero per l'infortunio a Storci la frenesia si impossessa dei giocatori ospiti. Il tempo è poco, il vento non aiuta i servizi verso le punte. Poi l'attimo che cambia la gara. La punizione di Berni sembra fermare l'aria, con la palla che scende precisa e morbida proprio sul dischetto del rigore. Ghirardini la smorza di petto e la sfera rimbalza verso destra, con Fochi che sembra in vantaggio su tutti. Chi scrive ha la visuale coperta da tanti giocatori, gli sembra di percepire una spinta sul suo compagno, ma è consapevole che l'arbitro non concederà mai un rigore del genere nel tempo di recupero. Poi, tra la selva di gambe, spunta una scarpetta foderata d'arancione che colpisce sicura la palla e la indirizza dove nessuno può arrivare. Paternò guarda il diagonale infilarsi alla sua destra e solleva sconsolato le braccia, impotente nei confronti dell'inevitabile. Di fronte a lui Salvatore Vetere gli gira le spalle e con la sua chioma controvento inizia una corsa rabbiosa verso il centrocampo, placcato e poi sommerso dalla gioia dei suoi compagni.

È il gol che riporta il Colorno a tre punti di distanza dalla capolista, che gioisce per l'impresa e per il suo eroe, che si regala un weekend memorabile. Quell'eroe che, per le vicende incomprensibili che stanno dietro le imprese calcistiche, non è mai quello che ti aspetti.

Da Emiliagol 

 Grosse emozioni nel big match disputato tra le prime due in classifica tra Colorno e Bar Centrale, con i padroni di casa avanti due volte direttamente da calcio d'angolo condizionato dal forte vento con le marcature di Marossa e Facente, la rimonta del Bar Centrale è rabbiosa con i padroni di casa che rimangono in 10 uomini e accorciano prima con Ghirardini su rigore e poi Salvatore Vetere al quinto minuto di recupero salva il primo posto. Nelle altre gare il Cervo (Falzone) batte i Dipendenti Sanità 1 a 0 estromettondoli ormai dalla lotta al secondo posto, la Condor Salso con Nicola Barbieri batte il Fontanelle condannandolo ormai ad una retrocessione certa a tre turni dalla fine, mentre nell'altra sfida salvezza fondamentale vittoria dell'Arci San Leonardo nell' 1 a 0 esterno al Fontanellato/ camelot (quarta sconfitta di fila) con rete di Marco Lolli. Rinviata per gara regionale San Secondo - Corcagnano. Nei marcatori comandano con 8 reti Briganti (Dip.Sanità) e Carbognani (Colorno). 

Marcatori Bar Centrale: 

7 gol: Matteo Ghirardini, Nicola Pometti 

2 gol: Federico Fochi 

1 gol: Gianmaria Azzali, Matteo Cacciatore, Michele Delnevo, Cristian Ferrarini, Filippo Rossetti, Salvatore Vetere 

 L'omaggio del presidente Mauro Bersanelli all'eroe di giornata