A grandi linee:
Magnifica ascensione alla più alta cima dei monti Sarentini. Essa è più facilmente accessibile dalla Val Passiria, soprattutto d'estate, quando sono in funzione gli impianti ma il lato più selvaggio lo nasconde in Val Sarentino, dove non ci sono punti d'appoggio e quindi dove i turisti meno s'affollano. La salita è piuttosto lunga ma l'ambiente è stupendo e, se effettuata in bassa stagione, le prime nevi colorano le vette e le trasformano in un paesaggio d'alta montagna. Consiglio di portare i ramponi nel periodo autunnale/primaverile.
Tempi:
3 ore e 30 minuti
Dislivello:
1220 metri
Difficoltà:
EE escursionisti esperti (ramponi con le prime nevi)
Come raggiungerlo:
Da Bolzano seguite le indicazioni per la Val Sarentino e percorretela per circa 30 km fino alla deviazione per il piccolissimo paesino di Aberstückl/Sonigo e proseguite fino al Maso Lahnerhof a quota 1560 (piccolo cancello di legno da superare per il bestiame)
Descrizione:
Dal Maso seguite la carrozzabile fino alle indicazioni per Hirzer (punta Cervina) e si comincia a prendere velocemente quota seguendo l'inclinato canalone erboso che taglia i numerosi tornanti. Dopo un notevole sforzo fisico, il sentiero taglia a sinistra, nel bosco, che vi farà risalire su di un ampio prato con una croce. Si aggira quindi l'imponente frana che spacca il versante della vallata e si continua stando in costa con piccoli sali scendi per un 1 ora circa fino ad arrivare nella splendida conca dove sorge la Malga Anteranalm a quota 2050 e dove possiamo esaminare tutto il percorso fino alla cima, riconoscibile dall'ampia croce. Il sentiero comincia a seguire il corso del fiume in falso piano dopodichè forza la prima rampa erbosa che ci porta ad un secondo spiazzo più esiguo. Ora si sale nuovamente tagliando i vari rami del torrente e si porta, dopo numerosi tornanti, al di sotto della vetta: un grosso masso con le indicazioni segna l'inizio del tratto terminale. Da qui fate molta attenzione poichè il fondo diventa infido e il sentiero parecchio scosceso e, soprattutto in caso di neve, il vuoto che si crearà alle vostre spalle darà una sensazione di esposizione non indifferente (usare ramponi per sicurezza). Salendo incontreremo una forcella appena sotto la vetta che vi farà pregustare il magnifico panorama; si torna dunque, per l'ultimo tratto, lungo il versante che forzerà gli ultimi metri di dislivello fino alla cima. Una bella croce sull'aerea cresta segna l'arrivo. La vista spazia in maniera incredibile a 360 gradi: le vicine alpi di Fundres ed il Gran Pilastro, le dolomiti a sud est mentre a sud ovest Adamello-Presanella poi Ortles-Cevedale e Palla Bianca. Splendida soprattutto l'immagine delle affilate creste delle cime più basse che sembrano uscite direttamente dall'Himalaya.
Come proseguire:
Non avendo altre opzioni (a parte quella di scendere in Val Passiria), tornate dallo stesso percorso.