A grandi linee:
Imponente montagna alla testata della Val Grande, la principale vena del lago di Valdurna. In queste incantevoli zone, dal sapore fiabesco e nordico, si sviluppa il nostro itinerario: il bel paesino che poggia sulle calme acque, la stretta vallata solcata dal torrente, i verdi boschi e le grandi pendici del Corno, saranno i paesaggi che ci circonderanno e che avremo tempo di ammirare nel lungo avvicinamento. Particolarmente adatto allo scialpinismo, si può effettuare in ciaspole se si ha buona gamba e se si parte di mattina presto. Il panorama sulle Dolomiti è a dir poco grandioso.
Difficoltà:
E in estate, EE in inverno per via della cresta finale, MS nello scialpinismo.
Tempi:
4 ore e mezza la salita
Dislivello:
1030 metri
Come raggiungerlo:
Da Bolzana si segue per la val Sarentino. Si prende la deviazione per San Martino e si prosegue fino alla fine della strada sotto il paese di Valdurna (1560 metri).
Descrizione:
Si parte dal parcheggio sotto il paese e ci si incammina sulla strada asfaltata in salita fino alla zona abitata dove inizia il Lago di Valdurna: lo si costeggia tutto, aggirandolo sulla sinistra, entrando così in Val Grande. La stradina carrozzabile sale gradualmente e dolcemente fino ad un ponticello dove diventa mulattiera. Si continua sempre seguendo il torrente per un lungo tratto uscendo in una bella radura con un baito: subito a sinistra si stacca un'evidente traccia nella neve (se ovviamente già percorsa in precedenza da altri). Si prosegue nel bosco in salita, cercando, in assenza di tracce, di mantenere sempre la stessa direzione. Si tagliano perpendicolarmente delle mulattiere non segnate fino ad uscire a delle superiori malghette a quota 2000 circa, all'altezza di un bivio segnato per il sentiero estivo: sopra di noi si staglia la mole del Corno. Si prosegue in salita cercando si sfruttare i pendii meno ripidi superando una fascia di mughi per poi trovarsi su un prato che conduce alle prima rampa: si sale in pendenza guadagnando così il primo pulpito da dove comincia la seconda rampa più ampia. Altri due pendii ed altrettanti sospiri caratterizzano la salita verso la cresta, cercando di stare a sinistra della cima e sfruttando le pendenze più docili: una volta sul crinale, si raggiunge la cima sulla destra cercando di stare molto attenti all'esposizione e soprattutto alle cornici che in inverno si formano abbondanti sul lato nord: nonostante la mancanza di croci, la cima del Corno del Ceppo è evidente (2590 metri). Il panorama si apre quasi a 360 gradi: a nord la vista è chiusa dalle più alte cime dei Sarentini, ad ovest e sud ovest le lontane moli dei giganti Ortles e Cevedale mentre ad est si innalzano superbi alcuni gruppi Dolomitici quali Odle, Sella, Sassolungo, Catinaccio.