A grandi linee:
Bella escursione che ci porta a conoscere i prati disseminati di malghe e le lunghe dorsali erbose che sovrastano la Valsugana a nord, lungo tracce non indicate sulle mappe. Utilizzando il proprio intuito e sfruttando antichi sentieri militari, si sale su queste grosse e brune "colline", che nascondono la suggestiva piana dei Sette Laghi e che chiudono la Val Portella ad est. In discesa inoltre potremo ammirare lo splendido e nascosto Lago delle Prese, dalle verdissime acque limpide, che merita assolutamente una visita.
Tempi:
4 ore l'intero anello
Difficoltà:
EE escursionisti esperti, per i tratti non segnati e per la cresta difficoltosa dell'ameno Monte Hoabonti
Dislivello:
920 metri
Come raggiungerlo:
Da Trento seguire per la SS47 della Valsugana. Uscire a Roncegno, dopodichè tenere le indicazione per loc. Le Pozze/Rif. Serot. Arrivati al ristorante Le Pozze, ampio parcheggio.
Descrizione:
Dalla loc.Le Pozze, si percorre la stradina sterrata che sale al Rifugio Serot: dopo un tornante si comincia a seguire il sentiero che sale per ridenti radure fino ad un'altra strada forestale che continuiamo a seguire tenendo la destra. Oltrepassato il Serot, sempre lungo la strada, prendete il sentiero che esce ad un altro tornante, ma che abbandoniamo subito salendo a sinistra in direzione della malga sopra di voi. Ritorvandoci di nuovo sulla rotabile, seguitela fino alla Malga Trenca (1650 metri) da dove possiamo finalmente scorgere il crinale sud-est del Monte Cola. Qui, orientandosi liberamente, cerchiamo di guadagnarlo passando attraverso cespugli e prati sempre più inclinati: dopo una bella tirata, si arriva quindi nell'amena Val Larga. Proseguite dunque a sinistra lungo la cresta fino ad un passaggio un attimo infido dove si incorcia la dorsale sud proveniente da cima La Punta. Quindi, con una bella e panoramica traversata dalle pendenze moderate, si perviene alla cima di Monte Cola (2262 metri) ed alla sua croce metallica con libro di vetta. Ottima la visuale verso la catena del Lagorai che si estende a perdita d'occhio fino alla Cima Cece e sull'onnipresente cupola di Cima d'Asta, regina del gruppo.
Ora si ridiscende lungo l'evidente crinale erboso che conduce all'Hoabonti, su antichi sentieri militari (attenzione al fondo sassoso). Mantenendosi in quota per quache centinaio di metri, si sopraggiunge al pendio sotto la cima, attraversando resti di fortificazioni risalenti la Grande Guerra. Con una breve tirata si raggiunge l'erbosa sommità non contrassegnata del Monte Hoabonti (2336 metri). Bellissima, da qui, la visuale della piana dei Sette Laghi, puntellata appunto da questi verdi e azzurri specchi d'acqua incastonati in un tappeto bruno; si scorgono inoltre, dietro la mole del Monte Gronlait, le imponenti Dolomiti di Brenta e le alte Alpi del Gruppo Cevedale.
Facendo ora molta attenzione, si prosegue lungo l'aerea cresta rocciosa su tracce poco visibili e molto scoscese che ci costringeranno ad usare le mani. Superato questo punto, si scende per pendii scoscesi e poco sicuri sempre con prudenza, fino a congiungersi col sentiero europeo E5, facente parte della Translagorai, che seguiamo ancora in discesa: occorre prestare attenzione alle numerose tracce che possono sviare conducendoci sull'aerea ed esposta cresta. Una volta pervenuti al Passo La Portella (2152 metri) si scende per l'omonima valle prima per prati e poi lungo un bel lariceto. Giunti alla strada forestale seguitela fino a rientrare nella bosco, da dove si stacca la traccia per il Rifugio Serot: una volta entrati, abbandonate il sentiero, e portatevi quindi verso il Lago delle Prese che si può scorgere tra gli alberi. Questo bellissimo e nascostissimo specchio d'acqua merita di sicuro una visita per via delle sue verdissime acque che riflettono la vegetazione circostante, creando incredibili contrasti. Oltrepassate quindi il lago e scendete subito sulla sinistra senza seguire alcun sentiero: dopo pochi metri metri, si scorgono quasi subito le baite in loc.Stallen e la strada forestale. Raggiungetele e tagliate direttamente la strada pervenendo a quella più piccola che discende leggermente. Seguitela e dopo una piccola baita, diventa una mulattiera che permette di passare l'ultima fascia boscosa: si raggiunge quindi il bivio iniziale per il Rifugio Serot, da dove, in pochi minuti, si perviene al ristorante Le Pozze chiudendo l'escursione.