A grandi linee:
Bel sentiero che conduce all'attacco dell'Ortles, la piu' alta cima del gruppo e di tutte le Alpi Orientali. Camminare sotto la parete nord, ammirare le sua vetta immacolata, poter toccare con mano la dura cresta che costituisce la via d'accesso a questa montagna non e' cosa da poco. Qui sentirete tutta la potenza e la magnificenza della natura espressa sotto forma di un unico immenso blocco di roccia e ghiaccio che svetta per quasi 4000 metri nel cielo. Vi sentirete piccoli, estremamente piccoli fisicamente, ma vi si riempira' infinitamente la vostra anima.
Numerosi sono i sentieri che conducono al Rifugio Julius Payer; io, per comodita' e celerita', ho scelto l'8, in quanto e' il piu' diretto ed intuitivo.
Difficolta':
Percorso in alta stagione la difficolta' si limita ad EE, ma, essendo il rifugio aperto anche in autunno, con un po' di neve si puo' raggiungere l'EEA
Tempi:
3 ore
Dislivello:
Partendo dall'attaco del sentiero 8, circa 1180 metri
Come raggiungerlo:
Dall'uscita di Bolzano Sud dell'A22, prendete la tangenziale per Merano percorrendola fino al termine dove diventera' strada normale. Si attraversa quindi la Val Venosta fino a Prato dello Stelvio dove gireremo a sinistra per l'omonimo passo. Arrivati a Gomagoi, seguite le indicazioni per Solda: poco prima del paese, sulla destra, vedrete partire un evidente strada forestale carrozzabile che sale diretta in direzione dell'Ortles. Parcheggiate quindi in qualche spazio laterale della strada.
Descrizione:
Oltrepassate il cancelletto e percorrete per un brevissimo tratto la strada: qui, volendo evitare di proseguire sulla carrozzabile, girate a sinistra per le indicazione del Sentiero Culturale. Ci si mantiene quindi in costa inoltrandosi in una leggera vegetazione di larice e pino.Dopo pochi minuti si trova la deviazione per il Rifugio Tabaretta: seguitela e cominciate a salire in maniera molto graduata fino ad incrociare nuovamente la stradina. Passate oltre tagliandola risalendo quindi il pendio detritico fino ad un canale tra una spalla boscosa ed i suddetti pendii. Il sentiero, a tratti nel bosco e non, forza il canalone diventando poi piu' pianeggiante. Da qui comincia la rampa erbosa che conduce al Rifugio Tabaretta tramite vari tornanti. Arrivati al Tabaretta (2556), appena dietro alla costruzione, il sentiero riprende stando in costa lungo scoscesi ghiaioni (attenzione con neve) fino a portarsi al di sotto della Forcella dell'Orso che si raggiunge risalendo a tornanti. Una volta in cresta potete, prima di portarvi al Payer, raggiungere la cima sulla destra (Barenkopf 2938) tramite traccia e poi con facile arrampicata di I grado per avere una bella veduta sui pendii ghiacciati dell'Ortles, altrimenti cominciate e seguire il crinale sulla sinistra che, con l'ausilio di una corda fissa, vi portera' al di sotto dell'ultima rampa prima del Rifugio. Il tratto terminale e' piuttosto scosceso e vi consiglio di fare attenzione con neve o ghiaccio in quanto il sentiero e' un poco aereo. Giungete quindi infine al Rifugio Julius Payer (3029 metri) sorprendentemente abbarbicato sulla cresta dal quale potrete godere di un'incredibile veduta ravvicinata sull'Ortles e sui suoi immensi seracchi terminali che sporgono sulla Parete Nord, vertiginoso canalone di ghiaccio con pendenze superiori agli 80 gradi.
Come proseguire:
La via di prosecuzione e' una ed univoca: salire sull'Ortles, cosa non da poco, da percorrere in cordata se si ha buona esperienza oppure con guida alpina (chiedete informazioni al gestore) pernottando al Payer.