A grandi linee:
Ascensione di ampio respiro a cavallo tra la Val Venosta e la Val d'Ultimo, sull'ultimo contrafforte nord orientale dell'esteso gruppo Ortles Cevedale. Una bella traversata in cresta in piena regola, dalle soffici lande erbose alle roccette esposte sui gli ormai piccoli ghiacciai che adornano la vetta. Il suo quasi totale distacco dalle più alte cime occidentali la rendono particolarmente panoramica ed aerea. La salita non è difficile ma presenta dei tratti un poco esposti sufficentemente attrezzati ma da non sottovalutare mai, soprattutto in presenza di ghaiccio. Ideale a fine stagione per la relativa altezza e per i paesaggi solitari.
Difficoltà:
EE, brevi EEA
Tempi:
4 ore da Malga Pracupola
Dislivello:
1280 metri
Come raggiungerlo:
Da Merano seguire per la Val d'Ultimo. Dopo l'abitato si Santa Valburga, arriviamo al Lago di Zoccolo: lungo la sponda, troviamo la deviazione per Steinrast. Seguire la strada fino a Malga Pracupola (KuppelWieser-Alm) 1980 metri.
Descrizione:
Seguiamo la strada di servizione che sale alla diga del Lago di Quaira: dopo una svolta, troviamo una traccia che taglia i più ampi tornanti della rotabile, quindi, dopo una tirata, si raggiunge la deviazione per il Passo di Laces. Lungo un'amena valletta, il sentiero si snoda a cavallo di un appena accennato torrente e sale gradualmente fino all'ampia spianata dove raggiungiamo il crinale. La vista si apre suggestiva sulla Palla Bianca ed il gruppo del Similaun con i suoi estesi ghiacciai: continuiamo a sinistra ed in pochi minuti si raggiunge il Passo di Laces (2570 metri).
La cresta quindi si dilunga attraverso un suggestivo terreno di rocce incastonate, rivolte tutte nello stesso verso, creando un particolare labirinto naturale: superato questo punto, il crinale si stringe fino a raggiungere un forte impenno contrassegnato da una targa (Wintersattel 2790 metri). Per un breve tratto dovremo usare le mani, dopodichè il sentiero ritorna agevole e si dilunga su spianate sassose fino ad un secondo impenno abbastanza tracciato che conduce all'inizio della Blaue Schneid (Cresta Azzurra 3036 metri). Da qui cominciano le vere e proprie difficotà: la cresta, nonostante la pendenza non eccessiva, si fa frastagliata e si dovranno oltrepassare dei grossi gendarmi a picco sui ghiacciai sottostanti. Con molta prudenza e grazie alle corde fisse, si supera il punto chiave, costituito da un traverso esposto che ci riporta al centro del crinale, ora più agevole. Il più è fatto, sebbene la Cresta Azzurra riservi ancora parecchia marcia su traccia ben segnata: con notevole sforzo fisico, nonostante il dislivello sia ormai vinto, si perviene all'incrocio con la via che sale dal crinale Ovest, quindi, con una breve svolta a sinistra, si raggiunge la grande croce di vetta posta sulla sommità dell'Orecchia di Lepre (3257 metri). Splendida la vista sulle alpi di confine ma soprattutto su tutti i giganti del gruppo: Vioz, Palon, Cevedale, Sternai, Gioveretto, Punta di Lasa, Angelo Grande, Vertana, Gran Zebrù ed Ortles.
Come proseguire:
Chi avesse la possibilità di utilizzare 2 macchine, può discendere per le due lunghe varianti della Val d'Ultimo che arrivano fino a Santa Gertrude, nel fondovalle. Per chi ha la macchina alla Malga Pracupola, una piccola variante potrebbe essere quella di scendere fino al Passo di Laces, quindi deviare a destra nel vallone che sovrasta il Lago di Quaira su vaghe tracce di pascolo: giunti alla sponda, si raggiunge la stazione di comando della diga e si attraversa lo sbarramento in tutta la sua lunghezza. Il sentiero scende quindi piuttosto ripido direttamente alla Malga Pracupola, sul versante destro