A grandi linee:
Interessante escursione su di uno dei profili più belli del gruppo di Cima d'Asta. La salita di questa piramide, sebbene sembri inattaccabile, è agevolata dall'unico lato debole, ovvero il versante nord, dove un erto canalino vince il muro che circonda quasi completamente la cima. E' consigliabile inoltre effettuare tutto il giro ad anello che, nonostante la lunghezza, merita per le splendide vedute anche sui graniti meravigliosi del sottogruppo di Rava e sui numerosi laghetti alpini della Val d'Inferno.
Difficoltà:
EE, la salita alla vetta richiede piede fermo e buon orientamento
Tempi:
7 ore l'intero anello
Dislivello:
1000 metri
Come raggiungerlo:
Da Trento seguire le indicazioni per Padova (SS 47) e percorrerla fino all'uscita di Strigno. Dal paese prendete la direzione del Rifugio/Ristorante Crucolo: oltrepassato il rifugio, arrivate fino alla fine della strada in località Ponte Conseria (1468 metri).
Descrizione:
Da Ponte Conseria, si passa il fiume e si comincia a risalire il ridente prato tagliando così alcune svolte della strada in direzione Malga Conseria; dal prato si passa poi al bosco con alcuni tornanti piuttoso faticosi fino ad uscire negli splendidi prati della suddetta malga a metri 1821. Si prosegue dunque alle spalle di essa, fino alla grande croce dell'ex cimitero di guerra, dopodichè si prende il sentiero L35 che taglia verso sud nel bosco fino al piccolo bivacco Cengello, al quale segue l'omonimo, splendido, lago poco più avanti.
Da qui, su percorso libero, si taglia sulla sponda destra del lago e si punta alla pietraia che segna il letto del torrente: tribolando su per questo terreno piuttosto impegnativo, si perviene alla piana superiore dove un'altro laghetto si apre alla nostra sinistra. Nuovamente, si cerca di indovinare la salita per il pianoro sovrastante e, trovata una debolissima traccia, si perviene al piano superiore. Da questo punto, si deve prestare attenzione, davanti abbiamo il difficile pendio del Cengello: cerchiamo di risalire sulla destra per vincere, lungo una franosa sassara, un'appena accennata paretina che corona il versante nord; ora tagliate a sinistra, cercando di stare attenti a non scivolare e tenendovi a ridosso delle più alte pareti sovrastanti. Costeggiata la muraglia, troviamo il nostro erto canalino che intaglia il fortissimo pendio: fate attenzione al fondo ed in breve ci troviamo al di sopra, sul prato sommitale, comunque parecchio inclinato. Ora, segnata con ometti, la traccia risale l'erboso pendio fino alla pianeggiante cresta sommitale dove ha sede la non segnata vetta del Monte Cengello (2439 metri). Bellissimo il panorama che si apre a sud sulle nere torri granitiche del gruppo di Rava, poi su tutto il Lagorai a nord ovest e quindi sull'annuvolata regina, Cima d'Asta.
Scendiamo per la stessa via e, superato il canalino, tagliamo il pendio a destra raggiungendo così la cresta di collegamento con la Cima Lasteati. Poco sotto, passa il sentiero 373 ovvero l'Alta Via del Granito: la raggiungiamo e cominciamo a percorrerla sulla destra; con qualche saliscendi, ci avviciniamo agli splendidi torrioni granitici che vedevamo dalla cima, ora sempre più imponenti e minacciosi. Dopo un buon tratto sempre in falso piano, perveniamo alla Forcella delle Buse Todesche (2309 metri): dalla forcella, scendiamo per il sentiero 360 che, con pendenze moderatissime, ci porta a scoprire le pozze sommitali della Val d'Inferno, splendide e coloratissime incastonate tra questi neri roccioni granitici. Al bivio successivo, continuiamo per la Val d'Inferno, passando da un ricovero in legno: dopo un tratto in salita, si raggiunge un altro bivio dal quale parte il Sentiero dei Nomadi. Intrapresa questa direzione, passiamo a fianco al verdissimo Lago di Nassere sotto l'omonima cima e, passata una fascia boscosa, si incomincia a perdere fortemente quota lungo un prato molto sosceso ma coloratissimo che porta alla Malga Nassere. Dalla malga, tagliate la strada sotto di voi e seguite la traccia in direzione dell'Agriturismo Caserina (attenti al bivio per il Rifugio Carlettini). Dopo una bella discesa nel folto del bosco si perviene ad un'altra strada che in breve riporta a Ponte Conseria, chiudendo così questa fantastica escursione.