A grandi linee:
Escursione invernale di grande interesse panoramico e dalle difficoltà limitate: essa rappresenta una delle classiche scialpinistiche della Vallelunga, molto vicina agli splendidi giganti quali Palla Bianca e Punta Lago Bianco. La grande panoramicità e il relativamente facile accesso, la rende una mèta di richiamo per gli escursionisti e gli scialpinisti che si vogliono avvicinare ai grandi 3000 d'inverno: solo la parte finale richiede un pò di esperienza per la ripidezza del pendio, ma con un pò di prudenza, si potrà raggiungere il confine e far spaziare la vista anche sul nevoso territorio austriaco e sui versanti nord di questa splendida catena montuosa.
Difficoltà:
EE escursionsiti esperti, MS medio sciatore (pendio finale ripido)
Tempi:
3 ore e 30 minuti/4 ore
Dislivello:
1100 metri
Come raggiungerlo:
Da Bolzano passare per Merano, quindi percorrere tutta la Val Venosta fino a Curon, dove svoltiamo in Vallelunga. Porseguire fino alla fine della strada, all'altezza del vecchio skilift, dove si parcheggia.
Descrizione:
Ci si incammina seguendo i vecchi pali dello skilift sul morbido pendio fino all'arrivo, quindi si sale dietro ad un dosso: in breve giungiamo su un traverso ripido dove prestiamo un pò di attenzione se la neve è un pò ghiacciata. Si perviene ad un "cristo" e ci si dirige verso la vallata tenendo dapprima il pendio sinistro per portarsi in seguito sul destro per possibile distacchi dal ripido versante erboso. Si prosegue in moderata pendenza, fino all'evidente impenno frontale: da qui, in condizioni di neve buone, si può risalire a sinistra tagliando il pendio e ci si porta ai terrazzamenti superiori. Cerchiamo di individuare la vallata giusta aiutandoci con la mappa: la prima che abbiamo sopra di noi a sinistra è la Schonkar, più interessante in discesa, mentre la seconda, divisa da un evidente bastione roccioso, è la Mitterkar. Quest'ultima è la nostra via, contrassegnata anche dall'evidente intaglio roccioso del torrente: utilizziamo questo come punto di riferimento, cercando di portarci alla sua destra. Con un pendio più ripido si perviene al pianoro superiore: ora, imboccata la vallata, la direzione è abbastanza chiara ed intuitiva. Si continua tra morbide elevazioni e qualche grosso sasso, seguendo l'andamento orografico della valle fino a portarci sotto la pala finale. Ora bisogna prestare attenzione: forziamo l'inclinato pendio sopra di noi portandoci ad una piccola piana superiore da dove si punta diretti alla cresta di fronte. Una volta in cresta, svoltiamo decisi a destra in direzione della vetta: con un ripido strappo, giungiamo alla cima del Glockhauser, 3021 metri. Colpisce alla vista l'enorme mole della Palla Bianca e i contrafforti di Punta Lago Bianco, massime elevazioni della vallata, quindi su tutta la zona tirolese ed il nevosissimo versante nord.
La discesa si può effettuare dalla stessa, oppure per l'evidente Schonkar con nevi molto sicure.