A grandi linee:
Splendida cima periferica delle Maddalene, a cavallo tra la profonda Val di Rabbi, la luminosa Val di Sole e la nascosta ed amena Val Bresimo. La via normale, in inverno, si svolge sul versante di Rabbi, lungo pendii luccicanti e morbidi. Nonostante la lunga salita sulla noiosa e talvolta erta forestale della Malga Cortinga, la parte alta risulta davvero appagante per via della splendide vedute verso Ovest e sul gruppo del Cevedale: di fatto la sua posizione periferica, rende Cima Lac una mèta modesta ma più che affascinante.
Difficoltà:
E in estate, EE in inverno con ciaspole, MS medio sciatore per skialp
Tempi:
2 ore e 50 minuti/3 ore partendo da Masi di Sopra
Dislivello:
1000 metri
Come raggiungerlo:
Da Trento prendere per la Val di Non, quindi, dopo Cles, si prende la Val di Sole. Poco prima di Malè troviamo la svolta per la Val di Rabbi e, giunti a Pracorno, si seguono le indicazioni per Ingenga. Se la strada è sgombera/percorribile, si possono raggiungere i Masi di Sopra a 1397 metri (pochissimi posti macchina!!!!!).
Descrizione:
Dai Masi di Sopra, si percorre la pianeggiante stradina forestale che risale verso i Masi Bretoni poco più in là. Da qui si stacca la strada con segnavia 117 in direzione della Malga Cortinga: il percorso, sebbene carrozzabile, diventa subito impervio con tratti cementati che possono ghiacciare in mancanza di neve e rendere pericolosa la salita. Con parecchi tornanti, si risale il costone boscoso per qualche centinaio di metri fino a ritrovarsi nella radura inclinata dove sorge la Malga Cortinga Bassa (1909 metri). Ora su percorso più aperto e meno impervio, si risalgono i prati sovrastanti inoltrandosi nell'intaglio dove sorge la Cortinga Alta (2059 metri). Di fronte alla malga, si aprono gli ampi pendii nevosi dove, al di sopra, sorge la nostra mèta: si deve ripassare dall'altro lato della vallata, seguendo le chiare tracce di passaggio che intagliano il non ripido pendio ma che salgono costantemente fino ad una staccionata che delimita probabilmente un serbatoio artificiale per il bestiame. Da qui, si cerca di conquistare la cresta con un modesto impenno, e, una volta giunti sul crinale, si prende la destra in direzione della ormai evidente sommità: in breve si raggiunge Cima Lac (2439 metri) da dove la vista stupenda spazia sorpattutto sulla Presanella, sul Brenta, sul Gruppo della Tremensca e sulle moli gigantesche del gruppo del Cevedale.
Per eseguire un'emozionante traversata alternativa, suggerisco la discesa continuando lungo il crinale che porta a Sud-Est in direzione della bocchetta: in breve si arriva all'avvallamento tra la Lac e la Cima Vese. Volendo portarsi sull'orlo dominante la Val di Sole, è consigliata la suggestiva e suddetta Cima Vese, facendo attenzione alla cresta più stretta ed esposta della precedente.
Si può quindi, tornati alla bocchetta tra le due vette, ridiscendere per il mobido crinale che divide il pendio ripido della Vese con quello più dolce della Lac, per poi tagliare, dove il versante è quasi pianeggiante, in direzione del serbatoio idrico incontrato in precedenza, piuttosto visibile anche da distante. Eseguito tale anello, si può tornare sulla stessa via di salita.