La commedia di Gaetanaccio

di Gaia Storani 3A

In scena dal 19/02 al 10/03/2019  al teatro Eliseo “La commedia di Gaetanaccio” (dal testo di Luigi Magni) è lo spettacolo diretto da Giancarlo Fares che vede la partecipazione di due grandi attori del panorama artistico italiano: Giorgio Tirabassi e Carlotta Proietti. 

Nei panni di un burattinaio dal fare comico e spontaneo, da tutti conosciuto come Gaetanaccio, Tirabassi trasporta il pubblico nella quotidianità romana di un'epoca che ha tutte le carte in regola per essere associata simbolicamente alla realtà odierna, pur rappresentata sul palco con i  costumi tipici di un periodo in cui lo spazio riservato alle manifestazioni artistiche di qualsiasi genere, dalle scenette comiche alle rappresentazioni teatrali, era decisamente più ridotto di quello moderno. 

La fame si lega perciò al desiderio di vivere facendo dell’improvvisazione e dell'ilarità il proprio mestiere, “infiocchettando” il quadro scenico e richiamando l'attenzione degli spettatori verso i dettagli riprodotti negli ambienti allestiti sullo sfondo: un letto pieno di pulci, un ponte che nasconde corpi galleggianti nel Tevere, una finestra dalla quale si affaccia Nina, la donna amata dal protagonista e un trono solenne sul quale siede, quasi ridicolizzato, un Papa bigotto e conservatore, che fa arrestare i saltimbanchi dei rioni romani non comprendendo nemmeno la loro naturale comicità. Tra una scena dominata dalla leggerezza e un'altra incentrata sull'attualizzazione di tematiche, quali la mancanza di viveri e la perdita dei valori umani, la platea viene investita  da “stornelli” adattati al contesto teatrale cantati dagli stessi attori che, in modo più o meno credibile, danno vita a una sorta di musical medievale, suscitando critiche non sempre positive, ma restando comunque aderente a una scelta registica che non smentisce l'intento dell'opera intera: comunicare la lotta sempre viva tra volontà e possibilità, tra passione personale e sottomissione a leggi prestabilite, tra ragione e sentimento con quell’ironia e quel sottile realismo che caratterizza gran parte delle commedie del nostro secolo.

Insomma uno spettacolo che per alcuni potrebbe risultare banale e non degno di merito, ma che se analizzato e giudicato nel suo complesso sarebbe in grado di offrire una sana e divertente fotografia in bianco  e nero di un mondo che, ieri come oggi, mantiene sempre vivi vizi e virtù che spetta al carattere di ogni individuo affrontare e, perché no, sdrammatizzare.