Sunburned

di CLaudia Frascà e Giorgia Bertolami IV B

Nazionalità: Tedesca

Regista: Carolina Hellsgard

Durata: 94'

 Recensione di Claudia Frascà

La protagonista del film è Claire, una ragazza in vacanza con la madre e la sorella le quali,  però, alle prese con nuove conoscenze, la ignorano. Claire, annoiata e amareggiata, incontra Amram, un ragazzo senegalese che vende collane sulla spiaggia per guadagnare i soldi che usa per sopravvivere senza riuscire, come vorrebbe, ad inviarne una parte alla famiglia in Senegal. 

Tra i due nasce una forte amicizia, probabilmente sentita più da Claire che da Amram, il quale sembra avvicinarla soprattutto per interesse. Claire, in effetti, preoccupata e dispiaciuta per lui, cerca di aiutarlo in ogni modo.

Il tema dell’immigrazione, che potrebbe sembrare centrale, in realtà viene approfondito poco, anche se sono presenti alcuni rimandi, quale il racconto del difficile viaggio di Amram per arrivare in Spagna e del suo rapporto con la famiglia lontana.

Appare invece molto più sviluppata la storia di Claire, che durante la vacanza affronta molte nuove esperienze, soprattutto dopo aver conosciuto due ragazze più grandi di lei. In alcune circostanze risulta addirittura spaesata e ingenua, in quanto non essendo abituata a  queste nuove situazioni imita le sue amiche senza riflettere. L’innocenza è proprio una delle caratteristiche principali della protagonista che, ad esempio, è convinta che sia sufficiente inserire la carta di credito nel lettore bancomat per far uscire i soldi e che, anche se inizialmente dubbiosa, beve dell’alcol quando sente che “sa di caramella”.  Quindi, nonostante alcuni eccessi, la vacanza le sarà molto utile costituendo per lei un percorso di formazione e di presa di coscienza della realtà, dalla quale prima era un po’ estraniata.

Dalla conoscenza di Amram e della sua storia, ma anche dai primi approcci con l’alcol e con gli ambienti giovanili più disinvolti, Claire, infatti, rimane “scottata” e, anche se non permanentemente, queste esperienze la segneranno insegnandole, proprio come in seguito ad una bruciatura da sole, la necessità di valutare le conseguenze  delle proprie azioni.                                                                                                    

Recensione di Giorgia Bertolami 

Il film Sunburned è completamente incentrato su Claire, una giovane ragazza in vacanza in Spagna con la madre e la sorella Zoe che la trascurano.

Mentre passeggia sola sulla spiaggia incontra Amram un venditore ambulante più o meno della sua età che viene dal Senegal per raccimulare un po' di soldi e mandarli alla famiglia.

Claire inizialmente un po' infastidita dall'insistenza del ragazzo che vuole venderle a tutti i costi una collana, alla fine cede, la compra e presa dall'interesse del ragazzo nei suoi confronti, lo segue in diversi luoghi. Questo interesse di Amram secondo me è dato solo dal fatto che lui abbia bisogno di denaro, non per una volontà di conoscerla veramente. Lei invece trova in lui una potenziale amicizia, e anche qualcosa di più, e preoccupata delle sue condizioni di vita fa di tutto per aiutarlo.  Però questo sentimento non verrà mai esplicitamente ricambiato da Amram.

Le vacanze di Claire si svolgono in un ripetersi di scene con le due amiche più grandi conosciute al villaggio, feste sulla spiaggia e momenti trascorsi con Amram: in molte situazioni si fa coinvolgere dalle due ragazze come accade negli episodi della discoteca o quando bevono alcolici.

I personaggi e i loro rapporti rimangono statici per tutta la durata del film che ha un finale aperto.

Il titolo del film è ispirato all'epidio della bruciatura di Claire e al racconto della madre che metaforicamente invita la figlia a non compiere più gli stessi errori.