Intrigo e Amore

di Giorgia Paglialunga IV B

vincitrice come migliore recensione

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Intrigo e amore

di Friedrich Schiller

regia di Marco Sciaccaluga

Un'altra storia di due amanti nati sotto una cattiva stella. Lei, Luise Millerin, ragazza borghese figlia di un umile maestro di musica; lui, Ferdinand, giovane di nobile rango figlio del ministro Von Walter, destinato già dal principio a conservare il prestigio familiare, guadagnato dal padre per vie traverse. Questo padre non può accettare che il suo unico figlio si innamori di una borghese qualunque: passi la scappatella, ma, se si tratta di amore, mai e poi mai. Allo stesso modo quello di Luise non può sopportare le dicerie su sua figlia che cominciano a diventare sempre più frequenti e potrebbero portare la ragazza alla rovina. Gli ostacoli per questi due giovani diventeranno sempre più incalzanti: peripezie su peripezie, scontri su scontri; la gelosia si insidierà nel loro rapporto portando con sé risentimento; il conflitto tra i due patres familias diventerà sempre più accentuato. L’amore sembra ormai sparito dalla scena, sostituito da un’atmosfera che gronda rancore e sete di supremazia. Il più gentile tra i sentimenti tornerà, ma sarà troppo tardi. L’epilogo di questa storia non è certamente lieto, ma quando l’avidità e l’egoismo subentrano non può essere altrimenti. 

È il sentimento ad essere protagonista della scena, la tensione drammatica dei personaggi a creare l’atmosfera. Sono i corpi degli attori a fare la scenografia, scarna dal punto di vista estetico, con un pianoforte e qualche sedia. Il regista Marco Sciaccaluga ha reso nella sua rappresentazione tutta la grandezza dell’opera di Schiller rendendola nuova ad un pubblico ormai abituato alle storie d’amore impossibile. Originale e incredibilmente coinvolgente è il pianoforte, suonato dal vivo durante lo spettacolo; così come la divisione in scene ed atti scandita dalla voce degli attori, che sembra mettere sotto gli occhi del pubblico il testo dattiloscritto. Tre ore che scorrono all’insegna del grande coinvolgimento emotivo, del climax, della Spannung, diventando attimi. La vicenda lascia segni di inquietudine negli animi delle persone, sintomo del grande pathos, punto di forza di tutta la rappresentazione. 

Giorgia Paglialunga, IV B