Festa del cinema di Roma 2019

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Festival del Cinema di Roma 2018

A star is born

di Bradley Cooper, USA 2018

Recensione di Francesco Grandinelli

“A Star Is Born” è un film del 2018 che vede alla regia l’attore Bradley Cooper, al quale è affidato anche il ruolo di protagonista, affiancato dalla famosissima cantante Lady Gaga, da Sam Elliot e da Andrew Dice Clay. Questo film è il remake di altri film omonimi che si sono succeduti negli anni raccontando sempre la stessa storia, ma reinterpretandola e dandole ogni volta una diversa caratterizzazione. Questa volta infatti i fatti narrati assumono una tragicità e una poeticità decisamente inaspettati, dato che questo film si presenta come la prima opera da regista dell’attore Bradley Cooper, che contro ogni aspettativa ha realizzato un film di genere drammatico/romantico degno di questo nome.

Cooper interpreta Jackson Maine, star della musica rock con una forte dipendenza dall’alcool e dalla droga e con una carriera in pericolo a causa dei suoi problemi uditivi sempre più imperanti. Insomma una persona senza speranze, che riuscirà a tirarsi su grazie ad un fortuito incontro con Ally, una giovane donna che sogna di realizzarsi come cantante, interpretata proprio dalla talentuosa Lady Gaga. Tra i due nascerà una potente storia d’amore: sincera e passionale, che vedrà il suo punto debole proprio nella figura di Jack, un uomo devastato e incontrollabile, e nella voglia da parte di Ally di fare successo, piegandosi però alle esigenze produttive, senza seguire più la sua vera “vena artistica”. Ci troviamo davanti ad una storia semplice e forse anche già vista, ma la bravura del regista sta proprio nel come ci viene presentata una storia del genere, nel trasformare qualcosa di potenzialmente banale, in un’opera memorabile. È strabiliante la complicità tra i due protagonisti, e la maniera in cui entrambi, eccelsi nei rispettivi campi, abbiano saputo dare all’altro una parte del proprio talento. In questo modo vediamo Lady Gaga mostrarci delle inaspettate doti da attrice e dato che il film è ambientato nell’ambito musicale, i protagonisti si ritrovano molto spesso a cantare singolarmente oppure in coppia, ed è proprio qui che abbiamo la sorpresa più grande, ovvero Bradley Cooper che sfoggia delle impensabili doti canore, in maniera da non sfigurare accanto alla famosa cantate coprotagonista. Bisogna fare una menzione d’onore per Sam Elliot, famoso e talentuoso attore californiano che ci dà un’indimenticabile interpretazione di Bobby Maine, il fratello maggiore di Jack, nonché suoi manager. Il loro rapporto travagliato risale a quando erano piccoli, a causa di un padre alcolizzato, incurante dei propri figli, che ha trasmesso questa dipendenza autodistruttiva proprio a Jack. Quest'ultimo ha un rapporto conflittuale ma amorevole al tempo stesso con suo fratello, infatti ai due sono riservate molte scene che trasmettono un pathos molto intenso, permettendoci un'immedesimazione completa in questa fratellanza molto tenera fra due uomini rudi, che spesso fanno fatica, o rifiutano di esprimere i propri sentimenti.

Seppure la neo attrice Lady Gaga si faccia valere nel suo ruolo, Bradley Cooper ci regala un’interpretazione della quale difficilmente ci scorderemo, portandoci ad adorare ogni scena nella quale è presente. Prevalentemente il film parla del desiderio di avere successo e diventare famosi senza però perdere la propria “poetica d’autore”, ovvero l'ideale che ci ha spinti a fare carriera senza vendersi alle imperanti esigenze produttive. È fondamentale il tema della dipendenza da sostanze per noi nocive, ma anche una dipendenza dei personaggi nei confronti dell’amore che provano l’uno per l’altra, senza riuscire mai a lasciarsi andare, nemmeno quando le situazioni si esacerbano a livelli esasperanti.

Non ci troviamo di fronte a un film perfetto, che presenta a volte un montaggio troppo “frenetico” tra una scena e l’altra, senza dare il giusto tempo per comprenderla a fondo. Inoltre la seconda parte del film presenta un ritmo ben più lento della prima, e in alcuni punti meno accattivante, per terminare poi in un finale strabiliante. Si può dire perciò che è davvero “nata una star”, ovvero Bradley Cooper, che si dimostra capace di dirigere, recitare, cantare e comporre i suoi stessi pezzi, per poi suonarli, tutto in un solo film, perciò l’inizio di una carriera da regista molto promettente, e per Lady Gaga una carriera da attrice altrettanto incoraggiante. Un prodotto finale che non delude, coadiuvato da una colonna sonora perfetta, che fa già presagire una possibile candidatura ai prossimi premi Oscar per “Shallow”, la canzone principale, performata dai due protagonisti in una scena molto emozionante.