Ailo: un'avventura tra i ghiacci

di Giorgia Bertolami e Claudia Frascà IV B

Titolo originale: Ailo: une odyssee en laponie

Nazionalità: Francese

Regista: Guillaume Maidatchevsky

Durata: 86'

Voce: Fabio Volo 

Recensione di Giorgia Bertolami 

Ailo: un'avventura tra i ghiacci racconta del viaggio della piccola renna di nome Ailo, dalla sua nascita alla sua giovinezza.

Il film propone le tematiche dell'infanzia, della difficoltà di crescere, del rapporto madre-figlio: la madre di Ailo è in viaggio con il branco ma a causa del violento cambiamento climatico non riesce a tenere il cucciolo nel ventre fino alla meta stabilita; è costretta quindi a fermarsi per dare alla luce Ailo isieme al quale pian piano raggiungerà il gruppo.

Durante le avventure del cucciolo ci vengono evidenziate le conseguenze dannose dell'uomo sull'ambiente: per esempio il disboscamento che rende più complicata la marcia delle renne, spaventate e talvolta anche ferite dai macchinari. In aggiunta il documentario mostra il deleterio effetto degli allevamenti di questi animali che li rende  ingenui e gli tolglie l'istinto di sopravvivenza necessario loro per sfuggire da predatori e situazioni di pericolo. Riguardo i predatori vengono presentate alcune curiosità riguardo i lupi e i ghiottoni.

 La storia della piccola renna viene raccontata tramite la voce narrante di Fabio Volo che utilizza un linguaggio chiaro e lineare adatto anche ad un pubblico giovanissimo.

 Sono mozzafiato le riprese dei paesaggi invernali della Lapponia dove è girato il film: vastissime aree di montagne innevate con fiordi che scorrono tra esse che poi lasciano il posto a boschi di fantastici colori autunnali. Il tutto è accompagnato da un piacevole sottofondo musicale che entra in armonia con la natura del paesaggio.

Oltre alla storia di Ailo vengono fatti degli excursus su altri simpatici animali del circolo polare artico che si incontrano con il protagonista: è presente una spiritosa scena con un ermellino; spesso compare il lemming; si parla della difficoltà delle volpi polari nel trovare un compagno a causa del piccolo numero di esemplari.

Ho aprezzato molto il modo in cui il regista ha deciso di produrre il film-documentario con concetti semplici e scene spiritose che ti fanno rimanere attento alla trama fino alla fine.

Recensione di Frascà Claudia   Classe IV sez. B                                                                                                                                        

Il film si presenta come un documentario sulle abitudini della fauna della Lapponia, modificato, però, in modo tale che possa essere apprezzato anche dai più piccoli. Si sviluppa attraverso la storia, narrata da una voce fuori campo (Fabio Volo), di Ailo, un cucciolo di renna selvatica. 

Raccontando il suo viaggio, infatti, vengono spiegate le abitudini delle renne, soprattutto riguardo le migrazioni, che sono all’origine delle avventure di Ailo. Vengono mostrati i pericoli che corrono le renne, dal freddo ai predatori, ma anche alcuni comportamenti tipici. Lo spettatore riceve molte informazioni, come ad esempio le tecniche di caccia e di “seduzione”, anche riguardo altri animali, quali il ghiottone, il lupo, l’ermellino e la volpe selvatica, che il protagonista incontra nel corso del film. 

Raccontando le vicende di questi animali e le loro difficoltà, vengono inevitabilmente affrontati anche altri temi. In primo luogo emerge il problema del riscaldamento globale, per il quale le temperature diventano estreme, comportando grandi problemi agli animali. Non meno importante, quello del disboscamento, attraverso il quale gli uomini costruiscono strade, che invece costituiscono dei veri muri per le renne, che sono costrette a cambiare il percorso delle loro migrazioni. Viene introdotto anche il tema della scomparsa delle specie attraverso la storia di una volpe polare che non riesce a trovare una compagna, in quanto in Lapponia sono rimasti solo 200 esemplari della sua specie.

Nonostante i temi drammatici, tuttavia, la storia di Ailo rende il documentario anche un film sull’infanzia, sulla difficoltà di crescere e sul rapporto tra madre e figlio. Il cucciolo di renna, infatti, deve affrontare, già appena nato, alcune “sfide”, che però supererà anche grazie all’aiuto della madre. Da lei Ailo impara la perseveranza, il coraggio e la fiducia in se stesso, valori che conserverà e che lo aiuteranno anche quando dovrà separarsi dalla madre. 

In conclusione, Ailo risulta un film educativo e informativo ma contemporaneamente divertente, grazie ai commenti della voce narrante, la quale “umanizza” gli animali e coinvolge anche i bambini, che quindi imparano a conoscere un mondo molto distante seguendo le avventure di un tenero cucciolo di renna.