Lola

 Claudia Frascà e Giorgia Berrtolami IV B

Titolo originale: Lola vers la mer

Nazionalità: francese

Durata: 87'

Regista: Laurent Micheli

Il film ”Lola” deve il suo titolo al nome scelto da Lionel, il protagonista, per la sua nuova identità da ragazza. Proprio questa scelta è all’origine del rapporto conflittuale tra Lola e il padre, Philippe.

La storia si sviluppa durante un viaggio in automobile, compiuto dai due protagonisti per raggiungere la casa al mare dove la madre, appena venuta a mancare, vuole che vengano sparse le sue ceneri. Questo viaggio però, come spesso avviene nei road movie, è accompagnato da un altro, personale e di transizione, che  invece compiono singolarmente i due personaggi interagendo tra loro.  

I temi sono chiari: l’identità sessuale, le diverse reazioni dei genitori e le opinioni degli estranei, ma anche il dolore dovuto alla perdita di una madre e di una moglie. 

In relazione a quest’ultimo tema, vediamo che proprio la sofferenza rappresenta il principale punto di incontro tra Lola e il padre, come notiamo dall’importanza data alle canzoni presenti nel lettore MP3 della madre, che sono le uniche musiche che si ascoltano nel film e che fanno da sfondo ai momenti più significativi. Inoltre, è proprio l’amore a spingerli a compiere il viaggio insieme, nonostante il loro pessimo rapporto. Per la ragazza, in particolare, la perdita della madre comporta uno sconvolgimento significativo. Infatti lei l’aveva accettata come “Lola” e la sosteneva nella sua trasformazione, sia economicamente che emotivamente, in quanto “con lei ha sempre pensato che tutto fosse possibile”, come scrive la ragazza in una lettera alla madre.

Un elemento che colpisce particolarmente è il cambiamento del clima in concomitanza allo sviluppo del rapporto tra i due protagonisti nel corso del film. Un temporale accompagna i primi momenti del viaggio, in cui sono entrambi rancorosi, mentre in un momento di maggiore serenità e comprensione il sole torna a splendere. 

L’intento del film è quello di incitare alla tolleranza, mostrando l’importanza dell’accettazione da parte degli altri, che necessariamente passa attraverso l’accettazione di sé. L’obiettivo è pienamente raggiunto, in quanto porta lo spettatore a un pieno coinvolgimento emotivo nelle insicurezze e nelle speranze della protagonista.

Recensione di GIORGIA BERTOLAMI classe IV sez. B

Durante la prima giornata della XVII edizione di Alice nella Città ho visto il film Lola, un coinvolgente road movie. La protagonista che dà il nome al film è una giovane transgender a cui è morta da poco la madre a cui era molto legata. Suo padre Philip fa in modo che Lola si perda il funerale: due anni prima aveva cacciato la ragazza di casa abbandonandola a se stessa, lei per fortuna aveva incontrato Samir un ragazzo arabo gay che l'aveva aiutata a trovare posto in una casa famiglia.

Lola trova a casa del padre le ceneri della madre e decide di portarsele via con lei ma Philip è determinato a portare le ceneri alla casa d'infanzia della moglie e disperderle nel Mare del Nord. La ragazza disposta a tutto pur di non lasciare la madre Cathrine, partirà in viaggio con lui.

Philip scopre che la figlia aveva riallacciato i rapporti con la madre negli ultimi tempi e che voleva operarsi per diventare a tutti gli effetti donna con l'appoggio e il consenso di Cathrine. Lui invece non riesce proprio a capire cosa stia succedendo nella mente del figlio e perchè abbia questa necessità di cambiare sesso. 

Il tema affrontato è attuale e ricorrente nella società odierna,  i comportamenti negativi nei confronti di persone gay e transgender si manifestano non solo in ambito sociale ma anche familiare, come nel caso specifico, che diventa una situazione ancora più pesante per chi la subisce.

Questo continuo conflitto con il padre rimane alla fine irrisolto lasciando comunque una sensazione di speranza per un riavvicinamento tra padre e figlia.