Il nuovo ponte è lì che aspetta. Ogni mattina, auto e camion diretti verso Milano si incolonnano sul vecchio ponte del Ticino, costruito dopo l’Unità d’Italia. Accanto, le arcate bianche del nuovo viadotto sembrano pronte a spiccare il volo ma sono ancora irraggiungibili. Dopo 13 anni dall'inizio dei lavori nel 2011, il nuovo ponte è stato completato nel 2023 dopo numerosi fallimenti, licenziamenti e aumenti dei costi. Tuttavia, mancano ancora le strade di raccordo, il cui bando è stato indetto solo nel settembre 2024. La Provincia sta valutando sette offerte per il cantiere, tra cui la Vicos di Vigevano e altre aziende lombarde e italiane. Nel frattempo, la viabilità verso Milano potrebbe peggiorare a causa dei lavori ferroviari. Alessio Bertucci, neoeletto consigliere provinciale, critica la gestione del progetto, definendo il ponte un esempio dell'Italia che non funziona. La realizzazione delle strade di accesso resta incerta, e Bertucci promette di vigilare affinché non ci siano ulteriori ritardi, sottolineando l'importanza del ponte per la città di Vigevano e per la viabilità verso Milano. L'attesa continua.
"Il ponte sul Ticino è ormai diventato un esempio del'Italia che non funziona. Un percorso ad ostacoli che non ha ancora visto la fine, nonostante siano passati 13 anni dall'inizio dei lavori. Ora siamo al punto che la Provincia ha pubblicato il bando delle strade di accesso a settembre 2024, dopo aver rivisto il progetto e ottenuto il finanziamento e siamo in attesa di vedere quando inizieranno i lavori veri e propri. Certo che però passeranno ancora mesi, non era possibile pensarci prima alle strade di accesso e non arrivare alla fine con un ponte pronto ma inaccessibile? Questa è un'opera importante per la nostra città che va in aggiunta ad altre due opere fondamentali: la tangenziale di Abbiategrasso e il raddoppio ferroviario. Se sul primo siamo a buon punto sull'inizio dei lavori, sul secondo siamo in alto mare, dopo che si è perso il treno del pnrr e ad oggi non si vede un progetto di raddoppio in tempi brevi. Ritornando al ponte, vigileremo per far si che non ci siano piu ritardi e l'opera finalmente venga conclusa." Alessio Bertucci.
La palestra inutilizzabile "Quello a cui stiamo assistendo è l'ennesimo cantiere sul territorio vigevanese che si sa quando inizia ma non si sa quando finisce. Stavolta a fare le spese dei ritardi della Provincia sono gli alunni del Caramuel, costretti a fare lezione di educazione fisica a rotazione. I lavori affidati nel 2022 dovevano essere finiti nel 2023 ma ancora non si vede la fine. Questo è un problema notevole per i ragazzi e la didattica. Il Caramuel, che è un'eccellenza cittadina e ospita tantissimi alunni in aumento negli ultimi anni, non può permettersi ulteriori ritardi. Auspico che finalmente dopo le vacanze di Natale la palestra sia consegnata e sia utilizzabile dagli studenti. Questa volta il presidente Palli si deve prendere l'impegno di una data certa e di mantenere le promesse. Noi vigileremo affinche non ci siano più ritardi." Alessio Bertucci
Al minuto 14.38 del video intervista al Consigliere Comunale Marco Vassori: il servizio di Andrea Ballone si intitola "a Vigevano salta il progetto per affidare ai detenuti la manutenzione del cimitero".
L'Araldo, articolo di Edoardo Varese
L'arresto del sindaco (28 novembre). I consiglieri di minoranza preparano la mozione di sfiducia al sindaco. "Con l'arresto del sindaco Andrea Ceffa la città vive un momento difficile, che rappresenta però anche un'opportunità per riflettere sul lungo periodo di governo della destra a Vigevano, che dura ormai da 25 anni con sempre gli stessi protagonisti. Non vogliamo cadere nella tentazione di criminalizzare un individuo, perché facciamo fatica a intravedere in Andrea Ceffa una vera e propria 'mente criminale', ma piuttosto un esempio di come il potere, quando è concentrato per troppo tempo nelle stesse mani, possa alimentare un pericoloso sentimento di invulnerabilità. Un clima opaco che si autoalimenta, non necessariamente in maniera illegale ma indubbiamente poco trasparente. Come gruppi di minoranza, abbiamo presentato una mozione di sfiducia per chiedere un cambiamento: comprendiamo che per i consiglieri di maggioranza quello richiesto sia un passo difficile e doloroso, ma siamo convinti che la nostra città meriti un’amministrazione trasparente, responsabile e capace di restituire dignità e fiducia ai cittadini di Vigevano. È il momento anche per loro di fare un passo indietro e comprendere che con Ceffa non si può più andare avanti. Già da due anni la situazione era diventata insostenibile, ma oggi è urgente prenderne coscienza." Arianna Spissu
Consiglio Comunale del 17 dicembre 2024. La mozione di sfiducia non passa per un pareggio. Il Partito Democratico è compatto sulla mozione di sfiducia presentata nei confronti del sindaco Andrea Ceffa. Ha votato insieme alle altre forze di opposizione, mandando un segnale forte all’amministrazione. Nonostante il pareggio 12 a 12, che ha "salvato" la maggioranza, la posizione dei nostri consiglieri è chiara: serve responsabilità e un cambio di rotta per la città."Non si può ignorare il contesto e i problemi emersi" – questa la linea emersa dai consiglieri democratici, che continuano a rappresentare l’opposizione con determinazione.
"I consiglieri di maggioranza hanno fatto una scelta di comodo ieri sera. Sanno perfettamente che con il loro voto contrario hanno solo prolungato di una settimana l'agonia e lo stallo in cui si trova questa amministrazione, ma hanno deciso di fare in modo che questa scelta non fosse determinata dal loro voto. Lo dimostra il fatto che ieri sera avrebbero potuto intervenire tutti in modo compatto per difendere l'operato politico e amministrativo del sindaco e della giunta, ma non hanno trovato neanche uno spunto per farlo. Davanti alle domande incalzanti di Bertucci (come sono andati i lavori pubblici in questi anni? Come sta andando la situazione occupazionale a Vigevano?) non sono riusciti a proferire parola. Perché, diciamocelo, neanche le loro proposte sono state portate avanti. Ci sono state tante mozioni votate in consiglio che non hanno avuto seguito e non possiamo credere che si sentano soddisfatti di come sono andati questi quattro anni. Se lo fossero, ieri si sarebbero spesi per comunicare a tutti quanto sia valida e meritevole questa giunta, invece hanno scelto di barricarsi dietro un voto di comodo, che certamente li colloca dalla parte di Ceffa ma nel solito modo piatto e scialbo che è la vera cifra di questa amministrazione: sufficienti pulsantiere consumate a comando, poca convinzione e ancor meno coraggio." Arianna Spissu
Il presidio Pd davanti al comune prima del Consiglio Comunale del 23 dicembre 2024 a sostegno del Consiglieri sostenitori della sfiducia al sindaco.
L'accanimento terapeutico e le pagliacciate. Il consiglio comunale del 23 dicembre 2024.
Tre consiglieri di Forza Italia (Squillaci, Garifullina e Onori), firmatari della mozione di sfiducia al sindaco una settimana prima, si sono astenuti dal votare il bilancio durante il Consiglio Comunale del 23 dicembre, permettendo alla Giunta di non cadere. Subito dopo, hanno lasciato l'aula tra lo sdegno del pubblico presente. Il Consiglio è proseguito con i consiglieri di maggioranza che parlavano di rispetto, ma poi, infastiditi dalle critiche costruttive, alcuni si sono allontanati dall'aula durante gli interventi dei consiglieri Pd.
La maggioranza dimostra ogni volta la propria presunzione, ignorando il contributo della minoranza, che rappresenta comunque cittadini vigevanesi e chiede soluzioni condivise e definendo il dissenso una pagliacciata. Continueremo a "goderci" una maggioranza arrogante, attaccata a una visione non condivisa, che non vuole ascoltare nulla se non la propria voce, sbandierando progetti e promesse che nessuno verificherà (tranne i consiglieri di minoranza). Tanto poi uno slogan, un saluto cordiale, un Salvini che passa in città faranno dimenticare tutto.
Arianna Spissu, rivolgendosi ai banchi della maggioranza durante il Consiglio comunale del 23 dicembre: "è accanimento terapeutico il voler tenere in vita per forza una maggioranza che è ormai morta e sepolta, priva ormai di una guida politica. Ed a pagare il prezzo è solo la città: pensate di potere proseguire con questo stallo sino al 2026?" e si è rivolta ai banchi di maggioranza dicendo: "Se per voi questo è dignitoso ci spiace, noi non ci stiamo. Da anni navighiamo come fossimo in ordinaria amministrazione, non viene mai alzata l'asticella. E nemmeno dalla maggioranza, in questi giorni, si è alzata una voce per difendere il sindaco Ceffa e il suo operato e questo perchè non avevate alcun argomento".
I video degli interventi dei Consiglieri Comunali Pd sono disponibili sul nuovo canale YouTube pd.vigevano http://www.youtube.com/@pd.vigevano
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