La manifestazione studentesca del 31 marzo a Vigevano ha acceso un dibattito intenso, non solo per le richieste avanzate dai giovani, ma anche per le reazioni politiche che ne sono seguite. Dopo le vicende recenti che hanno visto giovanissimi essere vittima di pestaggi e furti in pieno giorno, in luoghi pubblici ad opera di baby gang, gli studenti delle tre scuole superiori di Vigevano (Casale, Caramuel, Cairoli) hanno manifestato portando richieste scritte chiare sotto le finestre del Comune: non hanno chiesto solo una maggiore presenza preventiva delle forze dell'ordine, ma anche spazi pubblici per l'aggregazione, progetti gratuiti dedicati ai giovani ed una strategia quindi di prevenzione e non solo di sanzione. Queste richieste riflettono il loro desiderio di essere protagonisti attivi nella vita civica, dimostrando autonomia critica e decisionale.
L'assessore alla polizia locale Nicola Scardillo ha però sollevato polemiche, insinuando che le richieste fossero manipolate dal consigliere comunale e segretario PD, Marco Vassori. Scardillo ha anche inviato una lettera ai dirigenti scolastici degli istituti vigevanesi, in cui ha espresso preoccupazioni riguardo alla possibilità che gli studenti fossero strumentalizzati politicamente. Nella lettera, ha criticato la narrazione degli studenti, definendola un attacco nebuloso all'amministrazione comunale e suggerendo che fosse influenzata da figure politiche. Ha messo in discussione il ruolo di Vassori, che ha partecipato alla manifestazione e agli incontri online con gli studenti in qualità di Educatore professionista, non certo di figura politica.
Marco Vassori ha risposto con fermezza, difendendo l'autonomia degli studenti, che hanno promosso la manifestazione in modo spontaneo, e sottolineando il loro impegno genuino nel portare avanti le proprie richieste, azioni e proposte. Ha ribadito che i giovani non sono strumenti di manipolazione politica, ma individui con idee e aspirazioni proprie. La sua posizione ha trovato eco nel Partito Democratico di Vigevano e Pavia, che ha chiesto le dimissioni di Scardillo, accusandolo di aver insultato e sottovalutato i giovani, e non rivelandosi all'altezza del proprio compito istituzionale.
Questa vicenda evidenzia un tema fondamentale: il rispetto per la voce dei giovani. Le loro richieste non devono essere sminuite o strumentalizzate, ma accolte come un'opportunità per costruire un dialogo costruttivo e inclusivo. La manifestazione del 31 marzo non è stata solo una protesta, ma un invito a riconoscere il valore e la dignità delle nuove generazioni nel plasmare il futuro della comunità.
I Consiglieri Comunali PD presenteranno un'interrogazione al Sindaco e alla Giunta per sapere quali soluzioni siano state proposte agli studenti e quali iniziative verranno attuate. Inoltre l'interrogazione chiederà che venga chiarito e dichiarato se la Giunta condivida le affermazioni dell’Assessore Scardillo e ritenga che tali affermazioni rappresentino la posizione ufficiale dell’Amministrazione.