Elly Schlein ospite d’onore alla Festa dei Piccolini
Elly Schlein ospite d’onore alla Festa dei Piccolini
Venerdì 29 agosto, sotto un cielo che minacciava di aprire le cateratte, è arrivata da Roma, attesa da un nugolo di militanti, amministratori locali (tra cui il sindaco di Pavia Lissia), deputati (come l’onorevole Roggiani) ed ex parlamentari, giornalisti e fotografi. Ha parlato per 40 minuti, poi interrotta dalla pioggia, in modo appassionato e generoso, elencando le battaglie identitarie che sta portando avanti il PD a livello nazionale e di cui dovrà farsi carico il circolo di Vigevano per vincere le elezioni.
Dopo aver esordito accennando a Gaza e alle richieste del PD al governo Meloni, perché la pace “è una questione identitaria per la sinistra”, Schlein ha preso in esame i problemi più assillanti che travagliano la vita di un gran numero di Italiani. A cominciare dalla sanità. “Anche qui a Vigevano – ha detto - si dovrà portare avanti una battaglia per salvare la sanità pubblica, universalistica, dai tagli e dalla privatizzazione strisciante che la destra porta avanti”. “Argomento su cui la Meloni non ha speso nemmeno una parola – ha proseguito - durante il discorso di un’ora che ha pronunciato al meeting di Rimini”. Non è un caso, è un preciso disegno quello di smantellare il pubblico: “Basta chiudere il rubinetto delle risorse – ha commentato -. Infatti, in rapporto al PIL (come si calcola in tutto il mondo), la spesa sanitaria è scesa da quando Meloni guida il governo fino ai livelli minimi degli ultimi 15 anni”. La destra vuole “una sanità a misura di portafoglio”; i dati lo dimostrano: durante il suo governo siamo passati da 4,5 a 6 milioni di Italiani che hanno rinunciato a curarsi. “Noi invece vogliamo la cura della comunità, la sanità di prossimità, servizi per anziani e persone non autosufficienti”.
La seconda grande battaglia che il PD è chiamato a fare è quella in difesa della scuola pubblica, definita “il primo luogo di emancipazione sociale delle persone, di contrasto alle disuguaglianze, di sblocco di quell’ascensore sociale che oggi ostacola la crescita di bambine e bambini”. In questo Paese le disuguaglianze sono aumentate e la povertà passa di generazione in generazione; le possibilità di riscatto partono da quanto noi crediamo nella scuola pubblica. Il governo ha ridotto le risorse per gli asili nido e per le scuole dell’infanzia. “Per noi i nidi sono un’ossessione – ha proseguito Schlein - perché gli studi ci dicono che i bambini che frequentano il nido avranno più possibilità nel loro percorso educativo. Nelle regioni in cui governiamo utilizziamo i fondi europei per rendere gratuito l’accesso al nido a tutti i bambini”. Di pari passo va la battaglia per il lavoro e il salario. Ogni giorno la propaganda di governo ci racconta che l’occupazione è aumentata ma dentro quei dati vediamo che è aumentato il lavoro povero, precario, lo sfruttamento. Noi dobbiamo chiedere che il lavoro sia dignitoso, per esempio abolendo gli stage gratuiti, che non consentono ai giovani di costruirsi un futuro. Noi dobbiamo aiutare i giovani a costruirsi un’idea di futuro non andando per forza all’estero. Un’altra parola tabù è “salario”: “Non vogliono – ha spiegato - che si dica che i salari degli Italiani sono diminuiti – lo certifica l’ISTAT – dell’8% dal 2021”. Dobbiamo insistere anche da qui per avere una legge sul salario minimo. La proposta di legge del PD estende a tutti il contratto firmato dalle organizzazioni sindacali più rappresentative dei lavoratori e delle imprese, spazzando via i contratti pirata che condannano alla precarietà intere generazioni. E neppure la contrattazione collettiva può scendere al di sotto dei 9 euro. “La nostra proposta –ha aggiunto - è stata messa dal governo su un binario morto ma abbiamo raccolto le firme e la riporteremo in Parlamento. Se vinceremo a Vigevano – ha aggiunto -, come è stato fatto a Genova, Firenze, Bologna e in altre città, introdurremo il salario minimo per tutti gli appalti che farà il Comune. A proposito di appalti, Salvini e Meloni hanno introdotto nel codice degli appalti la possibilità di sub-appaltare ma in fondo alla catena il lavoro è meno sicuro, il lavoratore è più ricattabile e c’è più rischio di infiltrazione criminale. “Bisogna aumentare i presidi di legalità – è il parere di Schlein -, tenere alta la guardia, collaborando con il mondo dell’associazionismo e con le associazioni di impresa per tenere mille fari accesi, mille occhi aperti su ogni tentativo di corrompere l’economia legale”.
Altro tema che sta a cuore alla segretaria sono le politiche industriali. Quante crisi e vertenze anche in questo territorio! Il riscatto passa dal “prendere per mano” quelle piccole e medie imprese che oggi fanno più fatica. La prima cosa: abbassare il costo dell’energia perché noi abbiamo le bollette più care d’Europa. Come possono le aziende reggere la concorrenza di quelle straniere? E poi sostenere le imprese innovative. A tutto questo si aggiunge il diritto fondamentale alla casa. Meloni ha annunciato un piano casa. È la 25ma volta che hanno annunciato un piano casa. Unico provvedimento è stato cancellare il fondo per l’affitto di 300 milioni di euro a sostegno di chi rischiava lo sfratto. E poi l’ennesimo condono, il numero 20. Per questo il PD chiede di reinserire il fondo per l’affitto e di creare strumenti per gli affitti calmierati a favore di chi non riesce a stare sul libero mercato. E poi le case popolari: in Lombardia ce ne sono 15 mila sfitte con liste d’attesa di anni!
Diritti sociali e civili insieme: di famiglia non c’è solo quella tradizionale, ha sostenuto Elly, “ma tante, plurali, diverse, vanno tutte sostenute e le loro figlie e i loro figli non vanno discriminati. Continueremo a sostenere le famiglie LGBT+ a cui la destra nega persino il diritto a esistere”.
Avviandosi alla conclusione, Schlein ha detto che “nelle elezioni non avremo come avversario solo la destra ma uno più insidioso, l’indifferenza”. Molti credono che andare a votare non faccia la differenza nella loro vita. Noi dobbiamo essere credibili per dimostrare che il voto fa la differenza: tutte le promesse della destra sono state tradite (dalle accise al blocco navale alle pensioni). “Noi dovremo essere capaci di costruire l’alternativa parlando delle questioni concrete che interessano i cittadini, non farci accusare di essere astratti”.
E l’appello finale: AVANTI TUTTA! UNITI TESTARDAMENTE NELLA COSTRUZIONE DELLA COALIZIONE PROGRESSISTA. NON VINCEREMO CONTRO QUALCUNO MA PER LA NOSTRA IDEA DI FUTURO. LI BATTEREMO CON UN PROGRAMMA CHE PARLA DEI BISOGNI DELLE PERSONE
Elena Gorini