Vigevano attraversa una fase delicata. Tra spazi pubblici in abbandono, crisi del settore produttivo e lamentele crescenti da parte dei cittadini, l’Amministrazione comunale si trova sotto i riflettori dell’opinione pubblica e delle opposizioni consiliari, che denunciano l'assenza di una visione strategica e il progressivo scollamento tra istituzioni e realtà cittadina.
Il PD cittadino, insieme ad altre forze di opposizione, sta conducendo un’intensa attività di denuncia e proposta. Il punto di partenza è l’evidente degrado urbano che coinvolge infrastrutture, scuole, aree verdi e spazi pubblici. Caso emblematico, quello della balaustra del Naviglio in Viale Manzoni: danneggiata nel 2020 e mai ripristinata. L’area è ancora transennata e priva di una protezione definitiva, creando una situazione pericolosa e visivamente impattante in una zona frequentata anche da turisti. Dopo cinque anni, l’Amministrazione dichiara soltanto di essere alla ricerca di un artigiano per la ricostruzione della struttura, senza indicare alcuna tempistica.
Altro capitolo dolente è il Parco Parri, un’area cruciale per la socialità urbana, oggi segnata da incuria: rifiuti, animali morti, accessi sbarrati e cancelli chiusi senza motivazione. Le interrogazioni consiliari di PD, Polo Laico e Movimento5Stelle chiedono chiarimenti su manutenzioni mancate, sicurezza dei bambini nelle aree gioco e tutela degli animali lasciati liberi all’interno del parco, spesso a rischio aggressione da parte di cani vaganti o di maltrattamenti da vandali.
Accanto al malessere urbanistico, la città affronta anche una crisi occupazionale profonda. Il distretto calzaturiero, un tempo colonna portante dell’economia locale, è oggi in ginocchio. Ultimo caso, la Calzoleria Artigiana, che ha annunciato 24 licenziamenti — 12 a tempo indeterminato, 12 a domicilio — a causa delle difficoltà legate al blocco del mercato arabo. Una crisi che segue quella di marchi storici come Moreschi, Gravati e Caribù. Sindacati e Partito Democratico cittadino denunciano lo stato di stallo della Provincia, in quanto il presidente Palli non ha mai attivato il tavolo di crisi promesso. Anche alla Isem i lavoratori sono in agitazione per chiedere maggiori tutele e chiarimenti sul trasferimento dell’azienda a Trecate.
Ma nonostante il panorama difficile, qualcosa si muove.
“Vigevano Partecipa Days”: un segnale di risveglio civico
Sabato 31 maggio, nella sala dell’Affresco, si è tenuto il primo incontro del ciclo “Vigevano Partecipa Days – Progettiamo insieme una nuova Vigevano”. Un evento che ha sorpreso per la partecipazione: cittadini, esperti e rappresentanti politici hanno dedicato la mattinata al confronto su temi urgenti come giovani e sicurezza, ambiente, cultura e turismo.
Non è stato uno “sfogatoio”: sono emerse proposte concrete, dati precisi, buone pratiche da altri Comuni, e soprattutto un desiderio collettivo di ricostruire legami e prospettive. È nata una comunità pensante, capace di generare idee e di pretendere una città migliore. Un patrimonio umano e culturale prezioso, che gli organizzatori intendono coltivare con nuovi appuntamenti già in programma.
Questa iniziativa è solo uno dei tasselli di un mosaico più ampio. I gruppi PD, M5S e Polo Laico hanno già avviato una collaborazione per costruire un’alternativa politica solida e credibile in vista delle prossime elezioni comunali. Delegazioni del PD hanno già avviato incontri con ulteriori forze politiche come Azione e Rifondazione. Il confronto del 31 maggio si è svolto in un clima leale e costruttivo, con l’obiettivo di definire obiettivi comuni e soluzioni condivise.
«Vigevano non può continuare a essere amministrata da chi non ascolta, non decide e non agisce», dichiarano i promotori dell’iniziativa. «Serve un cambio di passo radicale, fatto di partecipazione, trasparenza e responsabilità»