L'Informatore Vigevanese
Le dimissioni di Ceffa dovrebbero essere un atto politico di estrema rilevanza e necessità, soprattutto alla luce delle inchieste e degli arresti che hanno colpito duramente la nostra città. Questi avvenimenti hanno portato alla decapitazione non solo del comune, ma anche dell'Asm, evidenziando il fallimento politico e gestionale del centrodestra vigevanese. La situazione attuale è surreale e richiede una riflessione profonda sull'impatto che questa crisi ha avuto e continuerà ad avere su Vigevano.
Da una parte, abbiamo un sindaco agli arresti domiciliari da fine novembre, mentre dall'altra, una sindaca reggente che ha completamente abbandonato i temi e i metodi di Ceffa e della Lega vigevanese senza essere stata votata dai cittadini. Questo ha creato un consiglio comunale bloccato, dove non ci sono più i numeri necessari per far passare alcun atto o meglio, dove i tre consiglieri (Squillaci, Garifullina e Onori) che prima hanno firmato la sfiducia a Ceffa, e poi, bacchettati dalle alte sfere di partito, si sono ritirati al momento di votare il bilancio per non far cadere il centrodestra, proprio loro, ora sono l’ago della bilancia in Consiglio comunale. Tale stallo politico non solo paralizza la città, ma sminuisce anche la democrazia da un mese e mezzo a questa parte.
Le prossime amministrative potrebbero essere prima del previsto, come sappiamo. Il quadro sarà ben diverso da quello dell'ultima volta, a maggior ragione perché la destra è spaccata e senza una guida certa. Oltre a Forza Italia divisa in due gruppi consiliari contrapposti, la Lega paga lo scotto delle vicende giudiziarie del suo sindaco.
Dall'altra parte, invece, c'è un mondo che, seppur variegato, è stufo di quello che la città ha dovuto subire negli ultimi 25 anni e si prepara a correre per dare un'alternativa valida a questa amministrazione scialba e grigia. Ci sono forze sia civiche che partitiche in dialogo che si preparano a percorrere questo cammino insieme, finalmente, perché questa suona davvero come "l'ultima chiamata": la città sta morendo sotto i nostri occhi e non reggerebbe altri cinque anni di instabilità e immobilismo con gli stessi rappresentanti che hanno governato finora, ormai "bruciati" da tutte le vicende che li hanno visti protagonisti.
Nel frattempo, noi del Partito Democratico, stiamo coinvolgendo i cittadini per costruire una visione innovativa e condivisa, prendendo spunto anche da altre realtà che hanno saputo risollevare le loro comunità e dare loro nuove prospettive. Vigevano ha bisogno ora di un o una leader forte, che sappia fare squadra, mettere al servizio della città una visione nuova e fare scelte coraggiose per risollevarla.
La Provincia pavese
Tutti i vigevanesi speravano in una riduzione della Tari, un'aspettativa che sembrava finalmente a portata di mano. Tuttavia, la realtà si è presentata ben diversa: oltre alla solita tassa sui rifiuti, chi desidera il servizio di raccolta porta a porta del verde, a partire da aprile, dovrà sborsare una cifra considerevole. Questa decisione ha sollevato non poche polemiche, soprattutto considerando lo stato attuale della città, sporca e con una raccolta differenziata che non funziona come dovrebbe.
Le percentuali di raccolta differenziata a Vigevano sono basse, segno di un sistema che non funziona e che necessita di una riforma radicale. Gli abbandoni di rifiuti sono visibili ovunque, un problema che non solo degrada l'ambiente urbano ma rappresenta anche un rischio per la salute pubblica. In questo contesto, l'amministrazione ha deciso di introdurre quella che è, di fatto, una nuova Tari per chi vuole la raccolta del verde porta a porta.
La sindaca reggente Segù cosa dice di questa scelta?. I cittadini sono esasperati, sentendosi tartassati da decisioni che sembrano illogiche e prive di una visione strategica a lungo termine. L'amministrazione di centrodestra, già indebolita e senza una chiara maggioranza, appare allo sbando, incapace di rispondere ai bisogni reali della comunità.
Il presidente di ASM, Isa, coordinatore di Fratelli d'Italia a Vigevano, ha dimostrato in questi anni una mancanza di strategia efficace per rendere operativa la differenziata. La sua gestione è stata ampiamente criticata e considerata fallimentare, incapace di migliorare la situazione della raccolta rifiuti in città.
È evidente che la situazione attuale non può continuare così. È necessario ripensare la raccolta dei rifiuti da zero, adottando soluzioni innovative che possano rispondere alle esigenze dei cittadini e migliorare la pulizia della città. Tra le proposte che abbiamo già avanzato in passato vi è quella della tariffa puntuale con cassonetti intelligenti e tessere nominative, un sistema che consentirebbe di monitorare e incentivare la raccolta differenziata.
Inoltre, è fondamentale aumentare il numero di isole ecologiche, posizionandole in punti strategici vicini ai cittadini, per facilitare il conferimento dei rifiuti. Anche il verde deve essere gestito in maniera più efficiente, magari con una strategia di riciclo dei rifiuti che vada oltre la semplice raccolta nelle strade.
L'attuale gestione dei rifiuti a Vigevano è insostenibile e necessita di un cambiamento radicale. Le nuove decisioni dell'amministrazione, invece di risolvere i problemi, rischiano di aggravare ulteriormente la situazione, aumentando il malcontento tra i cittadini. È il momento di adottare soluzioni innovative e di ascoltare le proposte di chi ha a cuore il futuro della città. Solo così sarà possibile ridurre la Tari e restituire a Vigevano il decoro e la pulizia che merita.
La Provincia Pavese
Marco Vassori, membro della commissione di sicurezza, ha recentemente sollevato un dibattito ormai ciclico durante le festività natalizie. Al centro della questione: i fuochi d'artificio e i botti di Capodanno. Due visioni si contrappongono: da una parte chi vede nei botti una tradizione festiva irrinunciabile, dall’altra chi li considera una minaccia per la sicurezza pubblica, per gli animali e per la quiete delle persone più vulnerabili.
Vassori ha espresso preoccupazione per l'assenza di interventi concreti da parte delle autorità comunali e ha sottolineato la necessità di un approccio più culturale per sensibilizzare la popolazione sui pericoli legati ai botti. Tra i rischi evidenziati, c'è l'alto tasso di incidenti, specialmente tra i giovani, e i problemi di salute pubblica ed economici derivanti dagli incidenti causati dai fuochi d'artificio.
L'assenza di misure efficaci è evidente anche dal recente comunicato del Comune di Vigevano, il quale prometteva controlli intensificati durante le festività ma che si sono rivelati essere solo i consueti controlli di routine. Solo due sanzioni sono state emesse per l'uso di botti durante il periodo festivo, nonostante gli avvertimenti di multe fino a 500 euro.
Vassori propone un approccio culturale per affrontare il problema. Ricorda l'importanza di educare i giovani sui pericoli dei fuochi d'artificio attraverso iniziative nelle scuole e nei luoghi di aggregazione. Sottolinea anche l'importanza di collaborare con le forze dell'ordine e i medici per una sensibilizzazione più ampia.
In conclusione, Vassori invita la comunità a riflettere su queste problematiche e a lavorare insieme per trovare soluzioni che possano migliorare la sicurezza e la qualità della vita nella nostra città.
Nel cuore delle polemiche cittadine, l'amministrazione di Vigevano ha recentemente modificato il regolamento della ZTL (Zona a Traffico Limitato), suscitando indignazione e critiche. Invece di affrontare le problematiche generali che affliggono il sistema, il cambiamento sembra essere stato fatto esclusivamente per permettere al celebrante dei matrimoni di circolare liberamente nella ZTL.
La decisione prevede che il celebrante possa raggiungere il luogo della cerimonia parcheggiando il più vicino possibile, evitando così di dover percorrere alcuni metri a piedi. Questo privilegio rappresenta una disparità di trattamento inaccettabile. Le regole, infatti, dovrebbero valere per tutti senza eccezioni, soprattutto quando tali eccezioni sembrano favorire individui con ruoli istituzionali.
Il fatto che il celebrante in questione sia un consigliere comunale ha amplificato ulteriormente le polemiche. I cittadini si aspettano che i loro rappresentanti diano il buon esempio, rispettando le regole come chiunque altro. Invece, questa decisione è percepita come una barzelletta che evidenzia ulteriormente la disorganizzazione e la mancanza di coerenza di un'amministrazione già fortemente criticata.
Questa modifica al regolamento ZTL è solo l'ultimo episodio di una serie di decisioni contestate che hanno contraddistinto l'operato dell'attuale giunta senza sindaco. Ogni giorno che passa, l'esecutivo si conferma come tra i peggiori che Vigevano abbia mai conosciuto, incapace di rispondere alle reali esigenze della comunità e sempre più distante dalle aspettative dei cittadini.
I cambiamenti alle regolamentazioni dovrebbero essere pensati per il bene comune, non per favorire singoli individui. È essenziale che tutte le decisioni amministrative siano trasparenti e eque, garantendo che tutti i cittadini siano trattati allo stesso modo. Solo così si potrà ristabilire la fiducia nella gestione della città e assicurare un futuro migliore per Vigevano.