NUMERO 14 GIUGNO 2025
NUMERO 14 GIUGNO 2025
“Dove eravamo rimasti?”
Così esordisce il nostro Sindaco Andrea Ceffa, nei suoi interventi in trasmissioni, articoli e tagli di nastro.
Io, in quanto rappresentante di quella parte sana ed educata di Vigevano – quella che sceglie di mordersi la lingua piuttosto che apparire scontrosa – e ben distinta da quella parte di cittadini inebetiti dai vostri inutili pianti di finta commozione, mi sento in dovere di risponderti:
"Eravamo rimasti con un Sindaco agli arresti domiciliari."
Con una dentista – nominata, non eletta – assessora, che di fatto è diventata Sindaca, raffazzona idee, le spaccia per programmi, e si prende la libertà di nominare nuove assessore.
Siamo rimasti a una maggioranza lacerata da lotte intestine, che paralizzano la città. Con leghisti in fuga, smarriti senza un capobranco che indichi chi azzannare. Con il tuo ex vicesindaco, Galiani – da te nominato – che orchestra ritorni in maggioranza per l’ennesimo, logoro gioco di potere.
Siamo rimasti con dirigenti che scappano da Vigevano, e altri che attendono con ansia la pensione, consapevoli che nulla funziona. Perché sanno che prima o poi dovrete cercare l’ennesimo alibi per giustificare le vostre incapacità. E sanno anche che sotto elezione non potrete esagerare nel prendervela con gli immigrati: quei voti vi servono, come sempre. E allora, come al solito, la colpa cadrà sui dipendenti comunali.
Del resto, non potrete più darla alla Provincia, né alla Regione, né al Governo centrale: siete sempre voi.
“Dove siamo rimasti”, Andrea?
Siamo rimasti a Vigevano, mentre tu eri agli arresti domiciliari, mentre temporeggiavi, rifiutandoti di dimetterti.
Noi eravamo qui. A lavorare.
Spero che adesso sia tutto più chiaro.
Segretario del circolo PD Vigevano
Marco Vassori