Diffondiamo dal sito del PD nazionale.
LA SCUOLA È IL PRINCIPALE BALUARDO SOCIALE DELLA COMUNITÀ PRESIDIO DI DEMOCRAZIA E CONTRASTO ALLE DISEGUAGLIANZE
“Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la Politica” Don Milani, scuola di Barbiana
Ci siamo accorti di quanto sia necessaria e indispensabile, di quanto mancasse la sua presenza costante proprio nel momento in cui – durante la pandemia da Covid 19 abbiamo registrato fisicamente l’assenza della sua socialità. Oggi ci troviamo in un momento storico molto significativo e delicato: ciò che riguarda la scuola riguarda ognuno ed ognuna di noi e deve essere un’urgenza comune. Riscontriamo nella scuola e nella società uno smarrimento e un disorientamento generalizzato che ci interroga e ci spinge a provare a lavorare sulla costruzione di un nuovo lessico comune. Un vocabolario di parole chiave – parole sporgenti – che servano a delineare una rotta, a tessere nuovamente i fili della comunità. Perché l’unico modo per affrontare la crisi della democrazia e della comunità è sviluppare linguaggio e pensieri per raffigurare il nuovo e indirizzarlo. E farlo insieme.
Il senso del documento che abbiamo costruito con il contributo di personalità impegnate da anni nell’innovazione della scuola è quello di indicare in modo chiaro un nostro punto di vista di prospettiva su scuola e educazione, nel rapporto con la democrazia e lo sviluppo del nostro Paese e dell’Europa.
Con un linguaggio popolare e divulgativo che non lo renda un testo per addetti ai lavori o uno studio ma un documento politico e democratico che si rivolge a chi ha a cuore la scuola nella sua essenziale funzione.
Il testo è a disposizione e sarà oggetto di confronto e discussione con tutte le realtà del Partito, con i circoli, con gli amministratori e con tutte le realtà associative e le rappresentazioni istituzionali di chi vive e lavora nella scuola, le ragazze e i ragazzi, le famiglie, i sindacati, i docenti, i dirigenti e tutto il personale.
Raccoglieremo spunti, osservazioni, proposte e modifiche in preparazione del documento finale.
Naturalmente questo lavoro va in parallelo con la quotidiana critica alle politiche della destra nelle sedi parlamentari e pubbliche per denunciare il caos senza precedenti che ha contraddistinto questo avvio di anno scolastico, il precariato che esplode perché il partito di riferimento del ministro dell’istruzione nel 2018 ha deciso di cancellare una riforma del Pd che avrebbe ridotto gradualmente il numero di insegnanti precari, la procedura di infrazione della UE per abuso di contratti a tempo determinato, le cattedre scoperte sul sostegno, l’istituzione del liceo Made in Italy bocciata sonoramente dalle famiglie, l’autonomia differenziata che allargherà le disuguaglianze con tanti sistemi di istruzione regionalizzati, le linee guida sull’educazione civica bocciate dal CSPI, la revisione del sistema di valutazione alla scuola primaria, la riforma del voto in condotta, le rimodulazioni del PNRR che hanno tagliato più di 100 mila posti negli asili nido. E infine la legge di bilancio con il taglio di più di 5000 posti di organico di potenziamento. Misure che vanno contro e non a favore della scuola. Su questo continueremo a fare la nostra opposizione di merito e contenuto nelle aule parlamentari, come fatto fino ad oggi. Ma questo documento vuole essere di durata e di scenario. E quindi guardare al presente e al futuro. Per lavorare all’alternativa e per immaginare e costruire il Paese di domani.
Ti chiediamo di diffonderlo e di rispondere alle domande che trovi al seguente link: