NUMERO 12 APRILE 2025
NUMERO 12 APRILE 2025
Il mondo degli adulti non perde occasione di parlare dei giovani in modo squalificante, lamentandosi della loro passività, della loro mancanza di impegno e di iniziativa. Non hanno voglia di lavorare né di studiare. Sono sdraiati sul divano, senza passione per nulla. Questa la descrizione (quando va bene).
La prima volta che succede, in città, che alcuni di loro decidono di muoversi e mobilitarsi per una causa, per qualcosa che li preoccupa, in cui credono, ecco la reazione immediata dell’Amministrazione (a dire il vero di uno solo “illuminato”) che mette mano ad una lettera in cui scrive loro che hanno sbagliato. Che si sono fatti manipolare, che il problema che vedono non esiste e che le loro richieste sono sbagliate perché c’è già tutto quello che serve.
Quindi, come direbbero i Maneskin: “Zitti e Buoni!”. L’Assessore illuminato li sgrida. Tra l’altro, isolato da tutti, anche dai colleghi imbarazzati di Giunta.
Ecco il paradosso del doppio messaggio che diamo ai ragazzi: “Giovani, prendete l’iniziativa! Dimostrate qualche passione!” e subito dopo: “Giovani, zitti e buoni! Chi vi ha detto che potete prendere l’iniziativa?”
Roba da mandare in tilt chiunque! Ma come? Se non faccio, non va bene. Se faccio, non va bene. Sai che c’è? Me ne torno sul divano.
Ma per fortuna loro sono meglio di noi e, dopo una pausa di silenzio (altra grande lezione! Loro non rispondono di getto. Pensano!) rispondono con una lettera educata e per nulla offensiva in cui tornano a proporre le loro disponibilità nel collaborare con i politici per trovare soluzioni, ribadendo a bassa voce che loro sono preoccupati.
“Ma chi se ne frega se sono preoccupati!” penserà l’illuminato che, speriamo almeno questa volta, si trattenga dal metterlo per iscritto.
Grazie ragazzi. Scusateci se non siamo capaci di ascoltarvi. Siamo troppo presi dalle nostre preoccupazioni elettorali per darvi spazio. Abbiate pazienza. State lì, fermi zitti e buoni.