I gazebo ogni fine settimana al mercato (sabato) e in piazza Ducale (domenica)
È sempre emozionante vedere i volontari all’opera, soprattutto quando scelgono di essere presenti nei luoghi più vivi e quotidiani della città: il mercato, la piazza, gli spazi dove la comunità si incontra. Allestire un gazebo non è solo un gesto organizzativo, ma un atto di apertura, di ascolto, di vicinanza. Questi momenti rappresentano un’occasione preziosa per dialogare, raccogliere idee, raccontare progetti e soprattutto per far sentire ogni persona parte attiva del cambiamento. Il gazebo diventa un punto di riferimento, un luogo dove la partecipazione prende forma concreta. In un tempo in cui la distanza tra istituzioni e cittadini sembra crescere, la presenza fisica e calorosa dei volontari in piazza è un segnale forte: siamo qui, insieme, per costruire. È anche un modo per rendere visibile l’impegno, per dare volto e voce a chi lavora dietro le quinte per il bene comune.
Un gesto semplice, un impatto profondo Che si tratti di informare, raccogliere firme, promuovere un evento o semplicemente ascoltare, ogni incontro al gazebo è un tassello di comunità. È lì che si intrecciano storie, si accendono idee, si rafforza il senso di solidarietà.
Due incontri, un obiettivo comune: restituire voce e protagonismo ai cittadini di Vigevano.
Il 7 ottobre si è riunito il coordinamento del circolo PD cittadino. Una settimana dopo, il 14 ottobre, è stata la volta dell’assemblea aperta a tesserati e simpatizzanti. Due momenti intensi di confronto e condivisione, dedicati a tracciare il percorso verso le elezioni amministrative del 2026 e a costruire, insieme, le fondamenta di un nuovo patto con i cittadini.
Un patto per ricucire la fiducia e rilanciare la partecipazione. Negli ultimi anni, la partecipazione civica si è indebolita. Le Commissioni consiliari non vengono più convocate con regolarità. Le Consulte cittadine hanno perso la loro funzione originaria di ascolto e proposta. Il dialogo tra istituzioni e comunità si è logorato. Il Partito Democratico di Vigevano crede che la rinascita della città debba partire da un nuovo metodo di governo: aperto, condiviso, partecipato.
Ecco cosa prevede il patto con i cittadini:
Riattivare le Commissioni Consiliari, coinvolgendo esperti e professionisti del territorio per garantire trasparenza e competenza.
Riformare le Consulte cittadine, affinché tornino a essere luoghi vivi di confronto e proposta.
Promuovere momenti pubblici di ascolto, dove cittadini e amministratori possano dialogare apertamente su progetti, priorità e criticità.
«La nostra idea di amministrazione – afferma il coordinamento PD – si fonda sull’ascolto, sulla competenza e sulla responsabilità. Solo restituendo ai cittadini la possibilità di partecipare attivamente potremo costruire una città che non sia un dormitorio, ma un punto di riferimento per tutto il Nord Italia.»
Un presidio di democrazia e proposta: il ruolo dei consiglieri PD nel Consiglio comunale di Vigevano
Nel panorama politico vigevanese, i consiglieri comunali del Partito Democratico rappresentano un punto fermo di impegno, competenza e visione. La loro presenza in aula non si limita alla mera opposizione, ma si traduce in un lavoro costante di proposta, controllo e stimolo al dibattito pubblico.
Nel corso degli ultimi mesi, il gruppo consiliare PD ha presentato mozioni che toccano temi cruciali: dalla trasparenza amministrativa alla legalità, dalla riattivazione delle Commissioni consiliari alla riforma delle Consulte cittadine. Ogni proposta nasce da un ascolto attento del territorio e mira a restituire ai cittadini un ruolo attivo nelle scelte che li riguardano. I consiglieri PD non si limitano a denunciare le mancanze dell’amministrazione: offrono alternative, chiedono chiarimenti, propongono soluzioni. Il loro lavoro è spesso scomodo, ma necessario per garantire che il Consiglio comunale resti uno spazio vivo di confronto democratico. Anche se da parte della maggioranza il "no" è quasi un dovere d'ufficio. Ma di questo abbiamo parlato nell'articolo precedente.
Verso il 2026, con un patto di fiducia L'impegno dei quattro consiglieri si inserisce in un percorso più ampio che guarda alle prossime elezioni amministrative. L’obiettivo è chiaro: costruire un nuovo metodo di governo, fondato sull’ascolto, sulla competenza e sulla responsabilità. Un metodo che metta al centro le persone, le idee e il futuro della città.
Vigevano Partecipa Days: la città si mette in ascolto
I Vigevano Partecipa Days hanno segnato un momento importante per la vita democratica della città. Non si è trattato di una semplice iniziativa politica, ma di un vero e proprio laboratorio di partecipazione, dove cittadini, attivisti e rappresentanti istituzionali si sono confrontati su idee, bisogni e visioni per il futuro di Vigevano. Durante le giornate, si sono svolti incontri tematici, tavoli di lavoro e momenti di discussione aperta, dedicati alla costruzione condivisa e alla raccolta di proposte concrete per rilanciare la partecipazione civica, rafforzare la trasparenza amministrativa e ricucire il rapporto tra istituzioni e comunità. I Partecipa Days hanno messo al centro un’idea semplice ma rivoluzionaria: le scelte che riguardano la città devono nascere dal confronto con chi la vive ogni giorno. È da qui che prende forma il nuovo metodo di governo condiviso dal Partito Democratico di Vigevano, fondato sull’ascolto, sulla competenza e sulla responsabilità.
Verso il 2026, con radici solide Queste giornate non sono state un evento isolato, ma l’inizio di un percorso che porterà alla definizione del programma per le elezioni amministrative del 2026. Un percorso aperto, inclusivo, dove ogni voce conta e ogni proposta può diventare azione.
Raccolta firme e manifestazioni.
Negli ultimi mesi, il Partito Democratico di Vigevano ha promosso e sostenuto diverse raccolte firme su temi di rilevanza nazionale e locale, con l’obiettivo di rilanciare la partecipazione civica e rafforzare il legame tra cittadini e istituzioni. Inoltre i tesserati del circolo sono stati una presenza numerosa durante manifestazioni organizzate sia per problemi locali che nazionali, come la manifestazione contro il genocidio a Gaza o la protesta contro l'abbattimento dei tigli del mercato coperto.