portavoce Sostenibilità Equità Solidarietà
La volontà di molti di valorizzare i territori d’eccellenza che attorniano la nostra città è estremamente necessario, porterà turismo e migliorerà la vita dei cittadini dandogli la possibilità di vivere il loro tempo libero in modo salubre a due passi da casa.
MA! Questo è uno dei tasselli del bon vivre.
Non dobbiamo dimenticare che per almeno il’90% la nostra vita si svolge nel perimetro urbano, e quindi mi permetto di dare rilievo e priorità alla rigenerazione e riorganizzazione urbana della città urbanizzata che è quella che crea più problemi alla qualità della vita e alla disastrosa qualità dell’aria ormai ampiamente certificata.
Abbiamo al governo della città un gruppo di amministratori incompetenti, che hanno un pessimo rapporto con il verde urbano e con il paesaggio, che hanno desertificato la città rendendola brutta, insalubre, e non fruibile in nome di ipotetici rispetti al bilancio.
Mettiamo in evidenza alcune criticità sulla gestione del Verde Pubblico Urbano. Vediamo solo studi sulla situazione di salute degli alberi, ma non vediamo nessuna progettualità in merito a compensazione e/o prevenzione.
Se è sacrosanto sapere lo stato di salute delle piante, lo è altrettanto uno studio per dare continuità alle zone verdi (parchi, viali, piazzali, giardini ecc.).
Nonostante crescano le esigenze da parte di cittadini di spazi verdi fruibili, non vediamo una pianificazione per migliorare e incrementare il patrimonio di verde che porterebbe benefici sociali e ambientali, migliorando la salubrità della città.
A Vigevano si sono creati giardini e viali nel dopoguerra ed è logico pensare che si possano perdere da un momento all’altro: senza un progetto di compensazione attuato per tempo, assisteremo all’inevitabile abbattimento delle alberature malate o pericolanti e nessun miglioramento del patrimonio di alberato.
Non abbiamo regolamenti sul Verde Urbano e questo per una città di oltre 60.000 abitanti non è più tollerabile, manca un Piano del Verde che proprio in questo momento di fase di revisione del Piano del Governo del Territorio andrebbe adottato come documento per non far perdere alla città e ai suoi cittadini milioni di euro di valori immobiliari.
Mancanza di un minimo investimento su parchi di quartiere e su quelli di valenza cittadina, che oltre alla salubrità fisica e mentale potrebbero essere luoghi di sana frequentazione/aggregazione giovanile.
La città è governata senza la minima attenzione alla sostenibilità degli spostamenti dei cittadini al proprio interno:
nessuna attenzione alla viabilità per favorire una mobilità leggera
un trasporto collettivo con una progettazione di mezzo secolo fa nulla che guardi alla città attuale
spazi studiati solo in funzione della presenza delle automobili
una città dove la priorità sono i posti parcheggi
una città che se giri in bicicletta e ti fermi in un negozio la devi parcheggiare sul marciapiede creando disagio al pedone
una città dove i cittadini con comportamenti sostenibili sono in guerra per ricavarsi uno spazio
Vigevano da più di due decenni esternalizza di tutto e di più, svuotando gli uffici, in nome di un patetico pareggio di bilancio e il risultato è che la città non è più sotto controllo e lentamente muore, manchiamo di visione politica e se anche ci fosse manca di uffici chela sappiano realizzarla.
Un comune è virtuoso quando si prefigge di avere prima un buon pareggio di bilancio di sostenibilità ambientale, sociale e di genere
Forse non è più tanto chiaro che la parola comune definisca il contrario di quello che è privato. Il Comune è l’ente locale che rappresenta la comunità, ne cura gli interessi e ne promuove uno sviluppo sostenibile e la coesione sociale.
E lo fa assolvendo al compito che gli ha affidato la Costituzione essere il luogo della democrazia di prossimità.
E la democrazia di prossimità si rende esplicita creando luoghi di dialogo con i cittadini, smettendola con decisioni impositive prese dall’alto, costruendo una opposizione che si possa opporre con forza a tali scelte.
Aiutaci a creare una città Sostenibile Equa e Solidale
Massimo Gallina portavoce Sostenibilità Equità Solidarietà