La Festa della Repubblica: il significato del 2 giugno per l’Italia
Ogni anno, il 2 giugno, l’Italia celebra la nascita della sua Repubblica, un evento fondamentale nella storia del Paese. Quest'anno, il 2025, segna il 79° anniversario di quel momento in cui gli italiani scelsero la forma repubblicana dello Stato con un referendum istituzionale, svoltosi nel 1946.
Un voto che ha cambiato il destino della nazione
La scelta del popolo italiano non fu casuale né priva di conseguenze. Per comprenderne l’importanza, bisogna tornare agli anni finali della Seconda Guerra Mondiale. In quel periodo, il re Vittorio Emanuele III si trovava in una posizione fortemente compromessa: il suo lungo regno era stato segnato dalla condivisione del potere con la dittatura fascista. Con l’inizio della Resistenza, i partiti antifascisti accettarono di riconoscerlo ancora come capo dello Stato, ma con una condizione precisa: dopo la fine del conflitto, sarebbe stato il popolo a decidere tra il mantenimento della monarchia e l’istituzione della repubblica.
Il referendum del 1946 e l’inizio della Repubblica
Il 2 giugno 1946, gli italiani si recarono alle urne e scelsero la Repubblica con due milioni di voti di scarto rispetto alla monarchia. La decisione sancì un passaggio storico: il 13 giugno dello stesso anno, Umberto II, l’ultimo re d’Italia, lasciò il Paese, segnando la fine della dinastia sabauda e l’inizio di una nuova era democratica.
La celebrazione del 2 giugno oggi
Oggi, la Festa della Repubblica è un momento di grande significato istituzionale e civile. A Roma, il Presidente della Repubblica presiede la tradizionale parata ai Fori Imperiali, accompagnato dalle massime autorità dello Stato. In tutta Italia si svolgono cerimonie, eventi culturali e iniziative volte a ricordare l’importanza della democrazia e della partecipazione attiva dei cittadini.
La celebrazione del 2 giugno è dunque più di una semplice commemorazione: è un’occasione per riflettere su un momento fondamentale della storia italiana e sull’importanza dei valori democratici che ancora oggi guidano la Repubblica.