In Piazza Ducale a Vigevano, alcuni adolescenti sono stati vittime di aggressioni da parte di baby gang. Un episodio recente riguarda un sedicenne aggredito e rapinato con un taser da un gruppo di giovani nei pressi della scuola media Bussi. Pochi giorni prima, quattro studenti erano stati aggrediti nel Parco Parri. Si potrebbero elencare qui tanti altri esempi di un fenomeno che sembra diffondersi sempre di più destando preoccupazione tra i genitori e nella comunità, soprattutto riguardo alla sicurezza degli adolescenti. Gli stessi genitori stanno cercando di coinvolgere le autorità locali per trovare soluzioni concrete, come una maggiore presenza delle forze dell'ordine nelle zone più frequentate dai ragazzi: senza dubbio la cooperazione tra cittadini e istituzioni sarà fondamentale per affrontare efficacemente queste sfide.
Arianna Spissu, capogruppo consiliare PD, dopo l'aggressione al Parco Parri, ha recentemente dichiarato: "È una notizia che mi preoccupa anche e soprattutto come insegnante, perché penso a tutto quello che raccontiamo a scuola cercando di crescere dei buoni cittadini e poi appena mettono piede fuori la realtà è quella che è. Mi chiedo come sia possibile che una cosa simile avvenga in pieno centro, in pieno giorno, nel parco che a detta della giunta precedente era stato dato in gestione anche per garantire un maggiore controllo sulle frequentazioni. E invece si rivela l'ennesimo segnale di un centro 'terra di nessuno' e se si osa chiedere un presidio un po' più stabile che faccia almeno da deterrente ci sentiamo rispondere con tono piccato che il problema sicurezza non esiste: lo vadano a raccontare ai ragazzini aggrediti e alle loro famiglie. Questo episodio ci conferma che sicurezza e politiche giovanili devono andare a braccetto, mentre in questi anni abbiamo visto solo slogan sulla sicurezza e zero politiche giovanili, la cui commissione non è mai stata neanche convocata. Quando si decideranno a trovare soluzioni adeguate?"
E' semplice cercare una soluzione solo propinando slogan sulla sicurezza, ma in realtà il problema non può essere affrontato senza prendere in considerazione, accanto ad interventi di controllo e di sanzione, anche un discorso educativo legato alle politiche giovanili. Gli educatori consigliano di lavorare su più fronti per contrastare il problema delle baby gang. Un approccio efficace includerebbe l'aumento della presenza di educatori nelle zone più sensibili e un'intensificazione dei controlli. La promozione di interventi socio-educativi focalizzati sul potenziamento dell'intelligenza emotiva e delle abilità sociali. Il coinvolgimento della comunità educante, inclusi i gruppi di coetanei, per promuovere iniziative nei luoghi di ritrovo dei ragazzi.
Ricordiamo che Marco Vassori, educatore di professione, consigliere comunale e attualmente segretario del partito cittadino, a fine settembre dello scorso anno aveva già portato in commissione sicurezza locale la proposta di convocare una commissione congiunta per riflettere, anche con l’aiuto di esperti del settore, su ciò che oggi manca nella nostra città: un doppio binario sicurezza/educativa che elevi culturalmente l'attenzione ai nostri giovani e non solo.