A Vigevano, le mense scolastiche affrontano diverse criticità che vanno oltre le difficoltà economiche delle famiglie. Tra i problemi principali emerge la mancanza di scelta tra più piatti, che limita la possibilità per i bambini di selezionare pasti più adatti ai loro gusti o esigenze alimentari. Questo approccio non solo riduce la soddisfazione dei piccoli utenti e crea malcontento nelle famiglie, ma contribuisce anche allo spreco alimentare, poiché molti piatti vengono scartati senza essere consumati. Lo spreco alimentare rappresenta oggi una delle principali sfide globali sia dal punto di vista economico che ambientale e il suo impatto si riflette in modo diretto sulle mense scolastiche. Il cibo scartato nelle mense non è solo uno spreco di risorse alimentari, ma anche di energia, acqua, suolo e lavoro umano necessari per produrlo, trasportarlo e cucinarlo. Ogni piatto non consumato contribuisce all’aumento dei rifiuti, aggravando problemi come l’inquinamento e il cambiamento climatico.
Inoltre, la gestione delle mense a Vigevano ha sollevato accuse di discriminazione, in particolare verso i bambini le cui famiglie non riescono a sostenere i costi del servizio. L'esclusione di questi alunni dal servizio mensa è stata criticata da associazioni come "L'Articolo 3 vale anche per me", che sottolineano come tali decisioni penalizzino i bambini per situazioni che non dipendono da loro. Senza contare che la richiesta di dati oggettivi sui pasti effettivamente consumati e sul rapporto costi/consumi non viene mai evasa da chi dovrebbe raccogliere e fornire questo tipo di dati per ottimizzare consumi e costi delle mense. L'Associazione "L'Articolo 3 vale anche per me", presieduta dall’insegnante Amalia Trifogli ospite intervenuta durante l’incontro formativo del due aprile, si è impegnata a combattere la discriminazione nelle mense scolastiche, soprattutto per i bambini esclusi a causa delle difficoltà economiche delle loro famiglie. L'associazione ha criticato la decisione del Comune di escludere dal servizio mensa i figli di genitori in arretrato con i pagamenti, sottolineando che questa scelta penalizza i bambini per responsabilità che non sono loro. In risposta a questa situazione, l'associazione ha lanciato iniziative come "Adotta un bambino a mensa", che permette di sostenere il costo dei pasti per i bambini esclusi. L'obiettivo è garantire pari dignità sociale e combattere le disparità economiche che si riflettono nel sistema scolastico. Questo impegno non solo garantisce pari dignità sociale, ma promuove una cultura di solidarietà e sensibilizzazione sui diritti all'infanzia.
Sono inevitabilmente problemi, quelli che emergono dalle criticità legate alle mense scolastiche a Vigevano, che non possono essere risolti solo con nobili iniziative di volontariato, ma vanno affrontate attraverso scelte politiche mirate e precise che tengano conto di parametri quali la sostenibilità alimentare e la dignità sociale. Un esempio di buone pratiche su cui riflettere è quello del comune di Borgarello, in provincia di Pavia.
Borgarello promuove una scelta alimentare consapevole per ridurre lo spreco nelle mense scolastiche. L’intervento di Nicola Lamberti, ex sindaco di Borgarello.
Il Comune di Borgarello, grazie ai fondi PNRR, avvia un progetto pilota per combattere lo spreco alimentare nelle scuole primarie, ponendo particolare enfasi sulla possibilità di scelta consapevole tra due opzioni di pasti equivalenti dal punto di vista nutrizionale. Promosso da OnFoods in collaborazione con l'IUSS di Pavia, la Cooperativa La Rosa dei Venti e PlanEat Scuola, l'iniziativa punta a integrare tecnologie digitali, raccolta dati e attività educative per un sistema scolastico più sostenibile. Ogni giorno, i genitori potranno selezionare per il proprio figlio tra due proposte di primo piatto, secondo e contorno. Una delle opzioni è stata sviluppata con il supporto del nutrizionista Francesco Stucchi di PlanEat. La possibilità di scegliere la tipologia e la quantità dei piatti non solo favorisce un consumo più consapevole evitando rifiuti e sprechi nel consumo del cibo a mensa, ma incentiva i bambini a provare alimenti che prima avrebbero rifiutato.
Le azioni principali del progetto:
1. Scelta dei pasti: tramite l'app MenSana, i genitori possono selezionare il menu preferito e adattare le porzioni alle esigenze dei figli.
2. Monitoraggio degli sprechi: i pasti avanzati vengono pesati ogni giorno per valutare l'efficacia delle misure. Questo permette anche l’analisi di dati oggettivi su cui ragionare per promuovere strategie più efficienti, migliorare continuamente l’approccio per ridurre gli sprechi e i costi della mensa.
3. Sensibilizzazione: incontri formativi e laboratori creativi coinvolgono famiglie e bambini per un approccio educativo all’alimentazione sana.
Questo sistema di scelta consapevole, supportato dall'app MenSana, mira a ridurre gli sprechi alimentari direttamente nelle mense scolastiche, favorendo una maggiore inclusività e una relazione più sana con il cibo. Nicola Lamberti, fondatore di PlanEat, che ha illustrato il progetto di Borgarello durante l’incontro formativo del due aprile, definisce il progetto un modello esportabile a livello nazionale, che promuove il dialogo tra genitori, figli e scuola. L’iniziativa, infatti, combina sostenibilità, educazione e solidarietà, proponendo Borgarello come esempio di innovazione nelle politiche scolastiche. I risultati saranno pubblicati online, offrendo spunti e best practices ad altre scuole interessate.
Nicola Lamberti è una figura di spicco nel panorama della sostenibilità e dell'innovazione sociale. Ex sindaco di Borgarello, un piccolo comune in provincia di Pavia, è noto per il suo impegno nella tutela del territorio e nella promozione di progetti sostenibili. Durante il suo mandato, Lamberti ha guidato con successo la battaglia contro la costruzione di un grande centro commerciale che avrebbe avuto un impatto negativo sull'ambiente locale. Oltre alla sua carriera politica, Lamberti è un imprenditore visionario. Ha fondato Planeat.eco, una piattaforma che si occupa di ridurre lo spreco alimentare attraverso soluzioni innovative come il food delivery sostenibile. La sua startup si distingue per l'attenzione all'ambiente, evitando sprechi di cibo e riducendo l'inquinamento da packaging. Lamberti è anche un promotore di progetti educativi e tecnologici, come quello avviato a Borgarello per combattere lo spreco alimentare nelle mense scolastiche. Questo progetto integra tecnologia, raccolta dati e sensibilizzazione per creare un sistema più inclusivo e sostenibile. La sua visione combina pragmatismo e idealismo, dimostrando che è possibile coniugare innovazione, rispetto per l'ambiente e benessere collettivo.
Amalia Trifogli è un'insegnante e presidente dell'associazione "L'Articolo 3 vale anche per me", che si batte per i diritti dei bambini e contro le discriminazioni nelle mense scolastiche. Dal 2013, Trifogli guida l'associazione con l'obiettivo di garantire pari trattamento per tutti gli alunni, indipendentemente dalle condizioni economiche delle loro famiglie. La sua attività ha attirato l'attenzione mediatica, anche grazie a servizi come quello de Le Iene, che hanno denunciato le politiche discriminatorie adottate in alcune scuole di Vigevano. Trifogli è anche autrice del libro "Storie di straordinaria amministrazione... a Vigevano", in cui racconta le vicende delle famiglie colpite da queste problematiche e celebra il ruolo delle maestre come "raggio di luce" in situazioni difficili. Con il progetto "Adotta un bambino a mensa", Trifogli e l'associazione stanno lavorando per garantire che nessun bambino venga escluso dal servizio mensa, promuovendo una cultura di solidarietà e inclusione.