Pensieri e Parole 2

© by Vittorio Crapella - i2viu

PENSIERI, PAROLE E LINK - parte seconda

17-12-2016 IL RAZZISMO NON É UNA MALATTIA

Il razzismo non è da intendere una malattia ma è la salvaguardia dei popoli con le loro culture e tradizioni.

Chi elogia ed aspira a società multirazziali è come colui che aziona un frullatore che rende poltiglia tutto ciò che entra nel suo vortice, spariscono le diversità che sono patrimonio delle specie.

Ci prodighiamo tanto per salvaguardare l'habitat dei vegetali e degli animali, guai a toccare i letti dei fiumi si rovina la flora e la fauna, guai a spostare animali esotici in ambienti fuori dal loro, siamo attenti pure che le merci importate non trasportino parassiti infestanti e poi dopo tutte queste attenzioni accettiamo passivamente anzi favoriamo l'arrivo e lo spostamento di milioni di esseri umani provenienti da ogni dove, nel nome della globalizzazione, del multiculturalismo, del politicamente corretto e con tanto ingenuo buonismo.

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Dal punto di vista biologico, la scomparsa di un popolo, di una etnia o di una razza la si ottiene attraverso il ventre delle sue femmine. L'unione di una donna di razza X con un uomo di razza Y è assai più pericolosa per la razza X che per quella Y.

E ciò perché sono le donne a costituire la riserva biologica e sessuale, il patrimonio genetico delle razze, delle etnie e dei popoli, più che gli uomini.

Una donna, in effetti, nel corso della propria vita può dare alla luce un numero limitato di figli, mentre l'uomo può generarne una moltitudine, avendo a disposizione abbastanza donne in età fertile. Per questo i demografi definiscono quindi la fertilità e il rinnovamento della popolazione solo in termini di numero di figli per donna, sulla base della maternità e non della paternità.

Ecco perché dobbiamo preoccuparci dell'immigrazione incontrollata di popolazioni del terzo mondo (che hanno indici di fertilità più alti) nei paesi europei, ovvero del problema del meticciato che, soprattutto in Francia, sta raggiungendo proporzioni consistenti.

Non solo la razza bianca subisce la competizione all'interno del suo stesso territorio, non solo essa non si rinnova a causa della bassa fertilità (che ovunque è di due figli per donna) ma una parte delle donne in età fertile propende per il meticciato.

Quindi, oltre al fatto che le popolazioni straniere si riproducono tra di loro, le donne bianche fertili hanno meno figli e alcune di loro si offrono agli stranieri.

I bianchi, tranne poche eccezioni, sono l'unica popolazione che non si preoccupa del proprio futuro collettivo, che non possiede una coscienza razziale a causa del senso di colpa derivato, oltre che dalla mentalità cristianiforme universalista, dalle conseguenze del Nazismo, che hanno provocato una paralisi mentale e la creazione di una cattiva coscienza collettiva.

Alla fine, questa grave situazione risulterà, dovesse continuare, in un silenzioso e graduale genocidio dei bianchi in Europa, ovvero nella loro stessa culla, che sarà presto abitata in massima parte da forestieri, meticci e una sempre crescente minoranza di bianchi.

Questo è il destino che attende la Francia e che viene confermato ogni giorno semplicemente mettendosi a guardare la composizione dei bambini che escono da scuola alla fine delle lezioni.

Quando un popolo trasforma il suo patrimonio genetico fino a questo punto, cessa di essere ciò che è.

Se non interverranno inversioni di tendenza, gli abitanti dell'Europa alla fine del ventunesimo secolo non sanno più persone di origine europea e, di conseguenza, la civiltà europea non esisterà più.

L'Europa stessa non esisterà più come entità demografica ma solo come espressione geografica. Sarà semplicemente un'appendice dell'Africa, senza una propria coscienza etnica (al contrario della maggior parte dei popoli del mondo).

Gli europei occidentali considerano questo cataclisma con una sorprendente indifferenza da morti viventi, nonostante gli indicatori demografici puntino a questo tipo di futuro e siano realmente terrificanti.

12-11-2016 UNA TRISTE STORIA SENZA FINE

Ci raccontavano già anni fa "scappano dalla guerra, hanno venduto tutto per pagare gli scafisti". Al momento senti parlare di guerra e quasi ti commuovi, poi rifletti sul significato di "hanno venduto tutto" e ti chiedi ma a chi hanno venduto ? a qualche altro loro paesano ma allora non scappano tutti e pensi pure ma che strane guerre.

Poi dai oggi dai domani ti vedi arrivare solo giovani baldanzosi qui a bighellonare e sfoggiare moda e tecnologia di ultima generazione e cominci a pensare alla guerra.

Ma che strane guerre ci sono in Africa se i giovani e forti scappano ?, che siano i vecchi le donne e bambini i nuovi guerrieri ?

Presto ci rassicurarono che questi sarebbero stati "l’elemento umano, l’avanguardia di questa globalizzazione che ci offriranno uno stile di vita per tutti noi" e che noi ne abbiamo bisogno perché sono delle risorse che ci pagano le pensioni.

E allora di fronte al bisogno e al tornaconto uno dice "ah beh se le cose stanno così.." ma poi ci rifletti e viene spontaneo dire "ma come sono delle risorse ?", ma allora siamo pure egoisti li accogliamo perché sono risorse e poi concludi "ma se sono risorse non lo dovrebbero essere ancor meglio per i loro paesi?"

Vedendo che questi sono ospiti in alberghi cominci a chiederti ma chi li mantiene e quanto costa? Scopri che ci costano ognuno 35 euro al giorno ma vieni rassicurato che non siamo noi che paghiamo ma sono soldi che arrivano dall'Europa.

Ti tranquillizzi e per qualche ora non ci pensi.

Poi però ti balza all'occhio che tre o quatto sono li davanti alla vetrina dei cellulari e Iphone, altri li vedi gironzolare beati e spensierati con le cuffiette alle orecchie altri ancora in bici e cominci a chiederti: "che strane risorse... ci pagano le pensioni !?".

Cerchi di capire ma comunque la giri i conti non tornano e rimandi il ragionamento ad un altro momento. Intanto almeno un conto torna, ci rompono i maroni con l'Europa, lo chiede l'Europa e cose di questo genere e vieni a sapere che all'Europa versiamo decine di miliardi e ne ritornano la metà e a questo punto ti ricordi dei famosi soldi dell'Europa che servono a pagare 35 euro al giorno per ogni clandestino in albergo.

E qui comici a storcere il naso perché i soldi dell'Europa sono anche nostri e allora le risorse diventano dei parassiti altro che ci pagano le pensioni.

Intanto la crisi colpisce sempre più Italiani che si trovano spesso senza lavoro, senza casa e vanno sempre più a rovistare nei cassonetti per recuperare qualcosa da mangiare dormono in macchina per strada. Ti viene in mente l'albergo dove hanno messo quelli che scappano dalle strane guerre e pensi alla macchina di quel tuo connazionale e comprendi che il sistema non regge, c'è qualcosa che stride e non può andare.

Se lo fai notare i”buonisti” accoglienti di turno subito pronti a predicare ovunque possono "ma no i soldi per gli immigrati arrivano dall'Europa e per i nostri italiani ci devono pensare i Comuni che hanno altri fondi stanziati dal governo", intanto nasce una evidente e palese disparità di trattamento tra questi in albergo e i nostri sfortunati Italiani senza nulla ma anche tra quelli che qualcosa hanno come una misera pensione sociale o come tutti quelli che devono vivere con meno di 1200 euro al mese perché a tanto ammonta mantenere un immigrato in albergo.

Intanto ci devono convincere che questa accoglienza ci vuole e basta non c'è nulla da fare e si inventano la storia del calo demografico, gli italiani non fanno più figli, per cui ci penseranno gli immigrati clandestini a ripopolare l'Italia e l'Europa, quasi come voler dire che se si immettono stalloni giovani, forti e baldanzosi nel recinto Italia qualche cavalla o con le buone o con violenza dovrà sottostare...

Ad un certo punto nasce palese il dato istituzionale dove emerge che di tutti questi, traghettati con gli onori della marina militare, solo il 4 o 5 % scappano davvero dalla guerra, tutti gli altri sono finti profughi clandestini che non vogliono nemmeno farsi identificare.

Sempre i “buonisti” sbugiardati dal fatto che non scappano da nessuna guerra si inventano "vengono da paesi poveri e in miseria", altri ancora a sostenere e giustificare "sono migranti economici", addirittura "migranti climatici". Ancora non ho sentito come invece potrebbero dirlo tranquillamente per molti "migranti delinquenziali".

L'incessante trasbordo di clandestini comincia a saturare l'ambiente e diventa difficile sistemarli. Ormai gli arrivisti speculatori che hanno fiutato il business son finiti e scarseggia chi mette a disposizione alberghi o strutture per questa incessante e dissennata accoglienza e allora iniziano le illecite requisizioni di proprietà private e si arriva perfino al paradosso che l'Italiano che non è riuscito a pagare il mutuo gli pignorano la casa e il giudice pensa di dare queste agli immigrati. Capite che siamo arrivati davvero ad una accoglienza spregiudicata, folle e inaccettabile.

Di fonte a questo, sempre i nostri “buonisti” che hanno il cuore che batte solo per gli immigrati e sempre meno per gli Italiani, vogliono far credere che la soluzione sarebbe che ogni comune accogliesse il 3 per mille.

Su una popolazione di 60.000.000 di abitanti e evidente che il 3 x 1000 fa 180.000 che sono in effetti quelli arrivati solo quest'anno, e se fosse finita li potrebbe anche starci ma ci sono pure quelli arrivati negli anni precedenti ma il peggio è che gli arrivi non sono finiti, anzi hanno già preventivato, e pertanto già a bilancio nella finanziaria 2017, ben 4 miliardi per l'accoglienza per altri minimo 180.000 e c’è pure chi afferma che si andrà avanti per anni.

E noi quasi ci avevano pure creduto che i soldi per mantenere questi arrivassero dall'Europa.

Se azzardi a proporre di rimandare al proprio paese questi clandestini irregolari, sempre i nostri “buonist” al governo, sono pure capace di dirti "se si potesse fare, dobbiamo aspettare perché fanno ricorso e fino al terzo grado di giudizio non si possono rispedire" e non solo c'è anche chi dice "dove li rimandi che non si sa nemmeno da dove arrivano". Ma allora come hanno fatto a stabilire che solo 4/5 % sono veri rifugiati, in base a quali dati ? se gli altri non si sa da dove arrivano ? Mi sa che non la raccontano giusta.

Un altra cosa poi che nessuno ne parla ma che mi piacerebbe venisse chiarita: se mediamente su un barcone ci sono 100 clandestini pensando a tutti quelli arrivati in questi anni dovrebbero aver sequestrato almeno 40.000 barconi / gommoni. Ebbene pensando che li trasbordano sempre nei soliti porti di Lampedusa o Sicilia questi dovrebbero essere saturi di questi relitti, ma dove li hanno stipati tutti ? Viene spontaneo pensare o che gli scafisti ritornano da dove sono venuti con la stessa barca, dopo aver trasbordato il clandestini, oppure le navi della marina vanno a fare il pieno direttamente in Libia.

Questo è solo l’inizio di una triste , tristissima storia perché, viste le premesse, non potrà che finire molto male.

PS: È del 4 dicembre la rivelazione secondo cui 15 navi appartenenti alle Ong (Organizzazioni non governative) Moas, Jugend Rettet, Stichting Bootvluchting, Medici Senza Frontiere, Save the Children, Proactiva Open Arms, Sea-Watch.org, Sea-Eye e Life Boat, hanno introdotto in Italia 39 mila clandestini in due mesi.

Emerge che gli scafisti si mettono d'accordo con la guardia costiera italiana, prima ancora di salpare dalla costa libica, per concordare il punto dove avverrà il trasbordo dei clandestini dai gommoni alle navi.

02-11-2016 REQUISIZIONE IMMOBILI PER IMMIGRATI IRREGOLARI

C'è chi vorrebbe forse applicare l'art. 42 della Costituzione la dove recita:

"La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge e salvo indennizzo, espropriata per motivi di interesse generale."

L'interesse generale o pubblico è da intendere riferito alla nazione cioè per l'interesse del popolo che compone una comunità, pertanto da quando si è formata l'unione Europea l'interesse pubblico si ampia al concetto di Europa e non solo di nazione o stato ed è funzionalizzato al perseguimento dell'interesse della comunità europea.

Dunque l'immigrato clandestino fino a quando non è regolarizzato non appartiene alla comunità ne della nostra nazione e tanto meno della comunità europea.

Pertanto andare a prendere clandestini con i mezzi della Marina Militare e portarli e tenerli in Italia (perché la comunità europea ha detto basta) creando emergenze logistiche di sistemazione non può diventare di interesse pubblico o generale, anzi può perfino essere ritenuto esattamente antisociale e chi vuole appellarsi all'articolo 42 della Costituzione può incorrere in un illecito molto grave contravvenendo non solo alla costituzione ma anche alle altre norme che regolano la requisizione come art. 835 c.c. dove recita:

"...può essere disposta solo per gravi ed urgenti necessità pubbliche, militari o civili o non per semplici motivi di pubblico interesse."

In barba all'articolo 835 del codice civile, in base all'unica legge del lontanissimo 1865, i prefetti vogliono requisire strutture per darle ai clandestini. Se tanto mi da tanto, con l'incessante trasbordo ogni giorno di clandestini , dopo gli ostelli, gli hotel e le case pignorate si arriverà agli appartamenti sfitti e cioè alla guerra civile perché non credo che gli Italiani accetteranno tutto questo passivamente.

QUALI SONO LE FASI DELLA REQUISIZIONE IN USO

La requisizione in uso è un provvedimento, emanato dalla Pubblica Amministrazione, che incide sulla sfera patrimoniale del privato, privandolo del possesso di un bene mobile o immobile o, comunque, limitandolo nel godimento di un bene su cui vanta un altro diritto reale (ad es.: l’uso o l’abitazione).

Per poter procedere con la requisizione in uso: è necessaria la presenza di gravi e urgenti necessità, tipiche delle situazioni impreviste o imprevedibili;

bisogna individuare i beni mobili, immobili o le aziende da requisire e i rispettivi proprietari o titolari di diritti reali;

bisogna stabilire una sorta di prezzo di uso, da corrispondere al proprietario durante l’utilizzo del bene;

al termine dell’utilizzo, bisogna restituire il bene oggetto della requisizione al proprietario.

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Mi domando dove sarebbe "la presenza di gravi e urgenti necessità, tipiche delle SITUAZIONI IMPREVISTE O IMPREVEDIBILI” per giustificare le circolari prefettizie che operano in tal senso ?

Se pianifico e organizzo, cambiando destinazione d’uso a mezzi e personale della Marina Militare, un continuo e incessante trasbordo di clandestini dove sta l’imprevedibilità.

Mi pare che tutto questo agire nel prodigarsi come forsennati nell'andare a prendere sedicenti rifugiati dopo aver pianificato un pattugliamento preventivo non possa avere nulla di imprevedibile anzi considerando l’arrivo mediamente di 500 persone al giorno i calcoli non ammettono imprevedibilità e si sa benissimo che fanno almeno 150.000 immigrati l’anno, e dunque il problema di dove sistemarli è noto sin dal primo momento che la nave parte per il trasbordo.

E’ pieno il web la dove si dice che l’Italia non può accogliere tutta l’Africa e dunque anche il più ingenuo ha compreso già da anni che non era possibile accogliere immigrati senza correre ai ripari su due fronti. Sia con il respingimento in mare e sia con l’espulsione di tutti quelli (il 90%) che non hanno i requisiti di rifugiato.

A tutti quelli che dicono come si fa a fermarli, il mare non è una frontiera, dico: si può, si può basta volerlo e metterci solo altrettanto impegno nel respingere come ora si fa nell'andare a prenderli.

Basterebbe soccorrerli e poi riportarli da dove sono venuti.

Se l'Europa non vuole gli immigrati e blocca le frontiere fa bene e l'Italia, se non ha il coraggio ne la forza di respingerli riportandoli sulle coste Libiche, che smetta perlomeno di andare a prenderli e lo dica a voce alta all'Europa che non è più disponibile né a pattugliare né a traghettare e tanto meno accogliere immigrati sul suo territorio.

Se ci saranno navi non Italiane che li caricano se li porteranno nelle rispettive nazioni di appartenenza.

Siamo già in difficoltà e in molte città esasperati per questa invasione incontrollata, immaginatevi anche solo al ritmo di 500 al giorno se è una cosa sostenibile senza che prima o poi scoppi la rivolta.

C'è chi invoca il diritto della navigazione per giustificare questo incessante pattugliamento nel mare della Libia, ma da qualche parte c'è forse scritto che è fatto obbligo di un pattugliamento preventivo per eventuali possibili naufraghi di gente che volutamente parte con mezzi inappropriati di fortuna ?

Cominciamo a non andare a prenderli come fossimo dei tassisti poi uno se vuole suicidarsi è libero; cosa fanno per i nostri che si suicidano, fanno per caso opera di prevenzione o corrono in aiuto o prendono misure adeguate perché ciò non possa avvenire ?

La Patria viene definita come l'ambito territoriale, tradizionale e culturale, cui si riferiscono le esperienze affettive, morali, politiche dell'individuo, in quanto appartenente a un popolo: il suolo, i confini.

L'Art. 52 della Costituzione Italiana in primis recita:

La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino.

Ebbene il cittadino italiano avrebbe il diritto e soprattutto il dovere di rispettare e far rispettare quanto sopra esposto con qualsiasi mezzo a cominciare a rimuovere chi, in posti di potere, non solo non opera secondo tali principi ma esercita il suo potere nel perseguire esattamente il contrario.

Un esempio fra tutti è quello dell'immigrazione clandestina dove è fatto uso dei mezzi della Marina Militare, preposti alla difesa, per farci invadere nell'andare a prelevare immigrati dalle coste libiche.

Dunque contravvenendo all'Art. 52, non difendendo il suolo e i confini fisici della nazione, favorendo l’arrivo di immigrati, distruggono le nostre tradizioni culturali, le nostre esperienze affettive, morali e politiche; il tutto nel nome del politicamente corretto per non offendere la sensibilità degli extracomunitari favoriscono l'espandersi della loro cultura e delle loro abitudini palesemente in contrasto con le nostre.

L'incessante trasbordo di migranti irregolari, con i mezzi della Marina Militari verso l'Italia, potrebbe perfino contravvenire all'art. 11 della nostra Costituzione che recita:

"L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa della libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo".

Molti diranno cosa centra l'art. 11 con i clandestini, li si parla di guerra.

In effetti la questione è molto sottile ma alla lunga anche l'art. 11 potrebbe riguardare questa incessante invasione di migranti clandestini.

Già, quel giorno che il popolo Italiano, leso nei suoi diritti di sicurezza ed economici per questa invasione, scenderà in piazza e scatenerà una rivolta forse anche cruenta simile per i suoi effetti a quelli di una guerra, potremmo dire di aver avuto governanti, di cui sappiamo nomi e cognomi, che con il loro "buonismo" hanno contravvenuto l'art. 11 della nostra Costituzione.

01-11-2016 SOSTITUZIONE DI POPOLI

studiano solo progetti a salvaguardia degli invasori e pensano solo all'integrazione e non alla espulsione di tutti quelli che non ne hanno diritto.

L'altra sera in TV in merito alle espulsioni la dove veniva chiesto come mai non si identificano subito e rispediti immediatamente, l'illuminata di turno, afferma ".. ma fanno ricorso..".

E noi permettiamo agli invasori clandestini di fare ricorso ? e i nostri invece li sfratti e li butti per strada?

E poi parlano solo di migranti morti in mare e ci fanno sentire pure in colpa.

Non è una questione umanitaria come ci vogliono far credere ma è una questione di sostituzione di popoli e relativi usi e costumi.

Quando giustificano l'accoglienza per sopperire il calo demografico e importano al 90% solo uomini giovani e attuano progetti per l'integrazione è chiaro che vogliono integrare incrociando le razze.

Immettono nuovi stalloni nel recinto Italia e volenti o nolenti ci saranno pure le nostre donne che si integreranno.

Chi non comprende questo è poco lungimirante.

Se poi pensiamo a che costo, in termini economici, di sicurezza e di distruzione del nostro sistema sociale, si stanno prodigando perché ciò avvenga, è evidente che chi ci governa andrebbe condannato per alto tradimento ed esiliato.

Non stanno di certo lavorando in nome dell'Art. 52 della Costituzione che afferma: "La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino", e a maggior ragione è sacro dovere di chi detiene il potere su mezzi e personale preposto per la difesa che ora li destina per favorire l'invasione, esattamente al contrario, andando a prendere clandestini con le navi della Marina Militare.

Questa non è l'Italia che voglio!

26-10-2016 STANNO DISTRUGGENDO LA NAZIONE

Quelli che non sono italiani sono quelli che non rispettano il popolo italiano e stanno distruggendo la nazione imponendo che uomini e mezzi preposti per la difesa dell'Italia vengano utilizzati per favorire l'invasione di clandestini andando a prenderli nelle coste libiche...

Tutti quelli che operano in tal senso compreso il governo sono contro gli Italiani e pertanto andrebbero esiliati e condannati come traditori della patria.

La Patria viene definita come

L'ambito territoriale, tradizionale e culturale, cui si riferiscono le esperienze affettive, morali, politiche dell'individuo, in quanto appartenente a un popolo: il suolo, i confini.

L'Art. 52 della Costituzione Italiana in primis recita:

La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino.

Ebbene il cittadino italiano avrebbe il diritto e soprattutto il dovere di rispettare e far rispettare quanto sopra esposto con qualsiasi mezzo a cominciare a rimuovere chi, in posti di potere, non solo non opera secondo tali principi ma esercita il suo potere nel perseguire esattamente il contrario.

Un esempio fra tutti è quello dell'immigrazione clandestina dove è fatto uso dei mezzi della Marina Militare, preposti alla difesa, per farci invadere nell'andare a prelevare immigrati dalle coste libiche.

Dunque contravvenendo all'Art. 52, non difendendo il suolo e i confini fisici della nazione, distruggendo inoltre le nostre tradizioni culturali, le nostre esperienze affettive, morali e politiche; il tutto nel nome del politicamente corretto per non offendere la sensibilità degli extracomunitari favorendo l'espandersi della loro cultura e delle loro abitudini palesemente in contrasto con le nostre.

05-10-2016 FIN CHE LA BARCA VA....I CLANDESTINI ARRIVERANNO


Sarò semplicistico e forse ingenuo ma a tutti quelli che dicono come si fa a fermarli, il mare non è una frontiera, dico:

si può, si può basta volerlo e metterci solo altrettanto impegno nel respingere come ora si fa nell'andare a prenderli.

Basterebbe soccorrerli e poi riportarli da dove sono venuti.

Se l'Europa non vuole gli immigrati e blocca le frontiere fa bene e l'Italia, se non ha il coraggio ne la forza di respingerli riportandoli sulle coste Libiche, che smetta perlomeno di andare a prenderli e lo dica a voce alta all'Europa che non è più disponibile né a pattugliare né a traghettare e tanto meno accogliere immigrati sul suo territorio.

Se ci saranno navi non Italiane che li caricano se li porteranno nelle rispettive nazioni di appartenenza.

Siamo già in difficoltà e in molte città esasperati per questa invasione incontrollata, immaginatevi anche solo al ritmo di 500 al giorno se è una cosa sostenibile senza che prima o poi scoppi la rivolta.

C'è chi invoca il diritto della navigazione per giustificare questo incessante pattugliamento nel mare della Libia, ma da qualche parte c'è forse scritto che è fatto obbligo di un pattugliamento preventivo per eventuali possibili naufraghi di gente che volutamente parte con mezzi inappropriati di fortuna ?

Cominciamo a non andare a prenderli come fossimo dei tassisti poi uno se vuole suicidarsi è libero; cosa fanno per i nostri che si suicidano, fanno per caso opera di prevenzione e corrono in aiuto o prendono misure adeguate perché ciò non possa avvenire ?

A Lampedusa e dintorni hanno ricordato le vittime del mare morte durante le traversate verso l'Italia con mezzi impropri di fortuna stabilendo che si commemorerà ogni 3 ottobre.

MI chiedevo quando si fisserà una data di ogni anno per commemorare tutte le vittime italiane che in difficoltà sono morte suicide perché vessate o abbandonate dalle istituzioni?

Se dovessimo affrontare il problema dal punto di vista ideologico tutto mi quadra e vedrei tanta povera gente che scappa chi dalla guerra chi da paesi poveri e pertanto come umano non potrei che offrire solidarietà e cercare di essere accogliente.

La realtà però mi impone di valutare la questione con molto più realismo.

Non posso pensare che si cambi destinazione d'uso alle navi Militari preposte alla difesa della nazione per favorire di fatto l'invasione.

Non è pensabile né sostenibile che tutti i bisognosi della terra possano venire tutti in Italia.

Ci sono tanti dei nostri Italiani con l'acqua alla gola, ma già le navi della salvezza possono andare solo per mare e i nostri, spesso dall'acqua alla gola, passano alla corda e la fanno finita, non gli permettono altre scelte nemmeno quella di avere le stesse attenzioni che riservano alle "risorse" che prelevano dalle coste Libiche e ci vogliono far credere che saranno il "nostro futuro stile di vita".

É inutile che ci raccontino di società multirazziali e multiculturalismo, sono balle, non si potrà mai realizzare; qui assistiamo ad un continuo assecondare e accettare la cultura retrograda di secoli a scapito della nostra fatta di conquiste avvenute negli ultimi 200/300 anni di storia.

Mai potrà convivere e integrarsi il nostro blando cattolicesimo svincolato dal sistema politico ed economico con un islam che non è solo religione ma è un sistema socio-politico radicato in tutto, che mai condividerà nulla del nostro sistema sociale.

Dunque o noi ci adeguiamo a loro o si potranno formare soltanto ghetti in una società multirazzista.

Non ci resta che andare ad esaminare dove questo è già in parte avvenuto, negli Stati Uniti, Francia, Belgio ecc.

Il multiculturalismo può avvenire quando fra le nazioni c'è reciprocità nei diritti e nei doveri; a loro è permesso tutto, vengono qui e, per non urtare la loro sensibilità, togliamo il crocifisso dalle scuole, permettiamo macellerie speciali dove sgozzano gli animali con la testa rivolta alla mecca, permettiamo la costruzione delle moschee, permettiamo che indossino il burqa, il burkini, ecc.

Se noi andiamo nei loro paesi non avviene altrettanto, ditemi dove le donne potrebbero girare senza velo, con la minigonna o dove potremmo andare a costruire chiese, mangiare carne di maiale o bere qualche alcolico ecc...

Credo che a chi viene nei nostri paesi occidentali si debba concedere tanto quanto è reciprocamente concesso a noi nei loro paesi, questo vale per il burkini contro il bichini, vale per le moschee contro le chiese e via di questo passo. A chi non piace è libero di torna al suo paese nessuno li ha chiamati per venire.