Le mie note

© by Vittorio Crapella - i2viu 

SOCIAL NETWORK NEL BENE E NEL MALE

                   

Che Facebook e Twitter vengono spesso usati in malo modo non c'è dubbio e gli insulti e le parolacce gratuite sono da biasimare e non andrebbero mai usate tra persone civili né qui né mai. 

Però credere che far chiudere la rete perché si ricevono insulti sia la soluzione, francamente mi pare fuori luogo. 

Il mal costume nel linguaggio e ancor peggio d'azione viene però da lontano proprio da personaggi che hanno frequentato i palazzi del potere e che hanno spesso avuto visibilità anche in televisione ancor prima che nascesse la rete. 

La gente comune, che prima si limitava ad osservare, ascoltare, sapere anche di molteplici angherie della politica e si teneva la rabbia dentro non potendo replicare mai, ora con la rete si sente autorizzata a restituire pan per focaccia. 

La rete da un eccesso di conoscenze e informazioni e non sempre potrebbe essere un bene. 

Quando uno vede, sente o legge anche se apparentemente al momento non evidenzia emozioni e rimane indifferente, in realtà il nostro cervello ha visto e sentito, e prima o poi al momento opportuno elaborerà quanto memorizzato.

FB è un grande mezzo per tenere a bada le masse sopite in scambi di una miriadi di post con mi piace e condivisioni che rendono quel tanto che basta più contenti e felici gli internauti.

Ognuno scrive quello che ha dentro ed esterna al mondo di amici e non solo le su paure, la sofferenza, tristezza e momenti di gioia, libera in certo qual modo la mente quasi trovando un sollievo che un tempo aveva solo dopo una confessione dal prete.

La rabbia si placa o quasi dopo aver espresso il proprio pensiero magari con imprecazioni o epiteti o con la soddisfazione di un "mi piace" o un "condividi" su una cosa che fa indignare per ciò che mostra o descrive.

Un tempo si trovavano nel FB della piazza dove si esternava "de visus", luogo di aggregazione e di protesta per eccellenza, lì si scambiavano i vari "post", era li che da cosa nasceva cosa e la protesta in poco tempo diventava rivolta o perfino rivoluzione, ora con internet è qui sui vari blog o social network che individualmente si manifesta la protesta e la rabbia senza sfociare in nulla, quasi come tanti semi sospinti dal vento in un deserto di sabbia.

Fa parte anche questo della democrazia, di quel liberalismo tanto decantato e di un modello di capitalismo selvaggio che molti hanno invocato e continuato a sorreggere spacciandolo come il bene sociale.

Si è generato un sistema socio-economico politico, colturale e tecnologico come un grande frullatore che sta frullando e rendendo sempre più poltiglia qualsiasi cosa ci finisce dentro il vortice e tutto fa brodo.

Anche le ultime vicende politiche sono frutto di queste anomalie.

QUALE RIPRESA ?


26-11-2012 

Tagli all'ordine del giorno ovunque, ovviamente con i tagli cala la richiesta di beni di consumo e lavoratori a spasso; se questa è la logica quale potrà essere la ripresa.

Facciamo un esempio: in un programma televisivo si sosteneva che produrre meno rifiuti è possibile quasi fino ad essere autosufficienti nello smaltimento e questo è un ottimo intento da perseguire. 

Ammettiamo per un attimo di dimezzare i rifiuti perché le confezioni delle merci sono solo di carta ...o plastica riciclabile e ridotte anche queste all'essenziale e che nei paesi ognuno torni al buco nell'orto per smaltire l'umido. Tutte cose che con un poco di buona volontà sono fattibili.

Che impatto hanno però simili scelte ? Meno spazzatura meno addetti e meno mezzi per la raccolta, ne consegue che chi produce plastica vede diminuire le richieste, forse anche chi produce scatole di carta dovrà calare la produzione, se i mezzi meccanici calano anche le fabbriche che li produce dovranno adeguarsi, meno addetti meno divise meno guanti, insomma meno di tutto e tanti operai si troveranno a spasso. 

Applicando queste logiche apparentemente di buon senso si può arrivare ad un sistema sociale riconducibile agli anni 40/60 dove, almeno nei paesi, ogni famiglia o quasi aveva il suo orto, la sua stalla con qualche mucca e magari anche il porcile con uno o due maiali, il pollaio con le galline e magari anche il campo coltivato a grano e quello per le patate. 

Si buttava praticamente solo qualche scatoletta di lamiera, che nel giro di qualche anno si arrugginiva e si sbriciolava nel buco situato nella vigna o nell'orto antistante casa. 

Quello che ora chiamiamo umido in pratica lo consumava il maiale di certo era impensabile buttare nell'immondizia il pane come spesso avviene ancora oggi.

Si andava a far spesa con la borsa del pane e con i sacchetti di stoffa a seconda del prodotto da comprare, c'era quello per lo zucchero per il riso o la pasta e nel negozio c'erano i sacchi grandi con le varie specialità di alimenti, altro che pacchetto nella carta avvolti a due o tre nella plastica. 

Questo sarebbe sicuramente un sistema che ci renderebbe quasi autosufficienti in tutto ma non credo sia la soluzione che vogliamo, tuttavia pare che la direzione sia quella.

A tal proposito merita di essere letto " Le balle che preludono al caos" Di Massimo Fini

anche lui in fondo all'articolo prende in considerazione la mucca con annessi e connessi...

COS'É  IL LAVORO

      

Si sente parlare di impresa 4.0 di start-up insomma di quelle attività tanto per dire che uno è occupato.

06-01-2014

Troppi sono i preposti, seduti dietro una scrivania, a studiare e scrivere cosa e come devono lavorare gli altri.

Che cos'è il lavoro ? 

Ebbene troppi si sono allontanati dal significato fisico del lavoro per andare solo verso quello comune quasi solo mentale e i nostri parlamentari e dintorni ne sono una dimostrazione.

In una nazione dove lavorano solo impiegati, azzecca garbugli, notai, magistrati, legislatori e se non hai un PC e una scrivania non sei nessuno, non avrai un futuro facile anzi è molto probabile dovrai soccombere.

Ho trovato anche cosa ne pensava Bertrand Russell nel suo "Elogio dell’ozio" del 1935 in merito al lavoro.

"....lo voglio dire, in tutta serietà, che la fede nella virtù del lavoro provoca grandi mali nel mondo moderno, e che la strada per la felicità e la prosperità si trova invece in una diminuzione del lavoro. 

Prima di tutto, che cos'è il lavoro?

Vi sono due specie di lavoro: la prima consiste nell'alterare la posizione di una cosa su o presso la superficie della terra, relativamente a un’altra cosa; la seconda consiste nel dire ad altri di farlo.

La prima specie di lavoro è sgradevole e mal retribuita; la seconda è gradevole e ben retribuita, ed anche suscettibile di infinite variazioni. 

Per esempio, non soltanto vi sono persone che danno ordini, ma anche persone che danno consigli circa gli ordini che bisogna dare. 

Di solito due o tre gruppi organizzati di uomini danno simultaneamente due tipi di consigli opposti: ciò si chiama politica. 

Questo genere di lavoro richiede un talento particolare che non poggia sulla profonda conoscenza degli argomenti sui quali bisogna esprimere un parere, ma sulla profonda conoscenza dell’arte di persuadere gli altri con la parola o con gli scritti, cioè la pubblicità..."

14-08-2014

Saranno davvero convinti quelli che credono di creare posti di lavoro riscrivendo lo statuto dei lavoratori o creando nuove regole sulla carta o riformando la giustizia o la legge elettorale o la costituzione ? 

Se lo sono sono come quelli che vogliono risolvere il problema dell'obesità aumentando la taglia degli indumenti...

.... "Ahi serva Italia, di dolore ostello, 

nave senza nocchiere in gran tempesta, 

non donna di province, ma bordello!" ...

04-07-2013

Troppi sono i definiti esperti o saggi o autodefiniti eletti dal popolo seduti attorno ad un tavolo in commissioni, in riunioni e conferenze o nei posti del potere ad argomentare o peggio a decidere spesso inconcludenti sul destino di chi cerca lavoro, di chi lavorando produce o di chi cerca semplicemente di sopravvivere. Saggi, esperti, governanti, dirigenti e manager che dettano le regole a proprio uso e consumo, determinano i propri emolumenti e i loro privilegi e della povera gente e di chi fatica in tutti i sensi poco gli importa.

DI CHI SONO FIGLI I SOLDI

20 agosto 2012

Mi è venuta la curiosità di cercare "di chi sono figli i soldi" e ho trovato questo 

ecco il perché di questi problemi legati ai soldi..

si trasforma il tempo di chi lavora in soldi per poi comprare quello che il lavoro produce ma in questo passaggio si è deteriorato il giusto rapporto e i soldi non bastano più i prodotti del lavoro non vengono comprati e il lavoro cala e la ruota si rallenta ...

Fino a quando i soldi erano tanti la ruota era in accelerazione, abbiamo avuto l'accelerazione della storia: tutto è cambiato molto velocemente.

Negli ultimi due secoli l'umanità ha cambiato più velocemente che non in tutti i precedenti millenni, e che nei decenni succedutisi dal 1950 l'umanità ha cambiato più velocemente che non nei due ultimi secoli. Nel passato avevano il ritmo dei secoli, oggigiorno si misurano con il ritmo dei piani quinquennali/triennali. 

Per l'attuale accelerazione della storia, nella nostra epoca in cinque/dieci anni si sperimenta e si vive ciò che prima capitava normalmente in un secolo. 

Cosicché, se per realizzare la società industriale sono occorsi 150/200 anni, per la società dell'informatica sono bastati 15/20.

Era prevedibile che non era possibile continuare con una simile accelerazione, perfino il clock dei PC si è stabilizzato e non cresce più con i ritmi di prima.  Io reputo che bisogna ripensare il mondo intero e che il capitalismo sfrenato ed esasperato non porta da nessuna parte.

Incentivi a consumare e continuare a rottamare auto funzionanti per creare lavoro senza pensare che quando tutti hanno auto nuova, lavatrice e lavastoviglie nuova, frigorifero nuovo, cucina a gas nuova non puoi pretendere che l'anno dopo ricomprino tutto ancora.

Ora sta avvenendo il contrario, la ruota sta rallentando ma si affannano a voler accelerare ancora ma tirando il freno (stipendi bloccati, tasse su tasse, ecc) e questo è un controsenso.. 

un sistema sarebbe in equilibrio quando fa girare la ruota nella velocità costante e controllata.

In elettronica questo è un fenomeno ben conosciuto, studiato e funziona, si ottiene un segnale elettrico proporzionale ai giri della ruota e si condiziona (adatta) per intervenire sul sistema di chi muove la ruota  e se tende ad aumentare il segnale di controllo aumenta e interviene e fa calare la forza del motore viceversa la fa aumentare. 

Se però il controllo diventa troppo amplificato o disturbato da segnali indesiderati avviene una instabilità nel senso che se appena varia la velocità interviene troppo drasticamente si inverte il fenomeno in atto invertendo la tendenza, cioè si instaura un tipo di oscillazione, un continuo aumento e diminuzione anche con grande divario. 

Se il sistema è ben controllato questa oscillazione diventa con divario talmente ristretto che si può ritenere la velocità costante.

La stessa cosa anche in economia ci dovrebbe essere un controllo di questo tipo ma i disturbi introdotti vedi borse, banche ecc. hanno reso il sistema instabile che ha iniziato ad altalenare e per il momento è nella fase di discesa ma poi interverrà il controllo che invertirà nuovamente la rotta, almeno lo spero.

Se però il tutto avverrà senza il giusto controllo si avrà una lunga risalita fino ad arrivare all'accelerazione massima ma che poi sarà il preludio a una discesa altrettanto lunga verso il minimo e la storia si ripete. 

GIOCARE IN BORSA

         

Vorrei dire la mia in merito alle speculazioni della BORSA.

Le azioni cioè la Borsa sale scende in base alle chiacchiere del primo "esperto" che sproloquia ..

io sapevo e credevo e spererei che le azioni salissero o scendessero in base all'andamento e ai reali utili certificati nei bilanci dell'azienda a cui l'azione è legata.

Ma perché non si interviene con norme adeguate ai fini di evitare agli speculatori capitalisti, che solo per il fatto di avere qualche abilità nel comprare e vendere supportati da mezzi informatici super capaci nei calcoli e nelle transazioni al momento giusto, di fare soldi a scapito dei piccoli investitori ?

Investire in borsa dovrebbe significare credere in una certa società S.p.a. che a fine anno può dare o meno degli utili e il valore delle azioni non dovrebbe poter subire variazioni sganciate dal reale e veritiero andamento della S.p.a.

Vendere e comprare più volte nello stesso mese o peggio nello stesso giorno, (ma che dico giorno, forse minuti) lo stesso titolo non dovrebbe essere possibile per nessuno.

Pur sapendo che non sarà mai attuato personalmente auspicherei che le trattazioni delle azioni potessero avvenire soltanto per un ristretto periodo dopo il bilancio di fine anno, dove ognuno può decidere se continuare a credere in quell'azienda o se vendere.

In questo modo credo che le sparate e le chiacchiere dei vari "espertoni" che ricoprono cariche istituzionali, non potrebbero influire su un bilancio di una azienda s.p.a.

Non mi si dica che così facendo si bloccherebbe tutto; si bloccherebbe uno pseudo lavoro basato sul trovare il modo come "rubare" i soldi ai piccoli risparmiatori semplicemente movimentando titoli spesso senza nemmeno avere il corrispettivo per l'acquisto

Pare proprio che il termine GIOCARE in borse sia più che appropriato altro che lavoro.

SI VA DI FRETTA

   

7 ottobre 2012

Negli ultimi due secoli l'umanità ha cambiato più velocemente che non in tutti i precedenti millenni, e che nei decenni succedutisi dal 1950 l'umanità ha cambiato più velocemente che non nei due ultimi secoli. 

Nel passato avevano il ritmo dei secoli, oggigiorno si misurano con il ritmo dei piani quinquennali/triennali.

Per l'attuale accelerazione della storia, nella nostra epoca in cinque/dieci anni si sperimenta e si vive ciò che prima capitava normalmente in un secolo. 

Cosicché, se per realizzare la società industriale sono occorsi 150/200 anni, per la società dell'informatica sono bastati 15/20.

Siamo in un sistema socio-economico politico, colturale e tecnologico come un grande frullatore che sta frullando e rendendo sempre più poltiglia qualsiasi cosa ci finisce dentro il vortice.

Viviamo in un momento dove tutto è "eccesso" sia nel bene che nel male, chi poi lavora nella scuola ha a che fare con ragazzi bombardati da troppi input che hanno la testa persa in tanti rivoli e non certo in quello dello studio dove ci vuole impegno e costanza.

Oggi l'approfondimento è un optional si va di fretta e si arraffa solo quanto basta per correre e cercare di arrivare o almeno sopravvivere, si dimentica quello imparato ieri perché oggi c'è altro di nuovo imposto per la continua corsa.

Ricordo quando a scuola si approfondiva ogni cosa ad esempio i parametri "h" sui transistori, oggi ma chi mai si sogna una cosa simile, allora aveva senso perché si pensava al transistore come una cosa durevole nel tempo e forse lo è stato per qualche decennio.

Anche solo nell'hobby ricordo che il ritmo delle novità era imposto dal tempo di un mese infatti dovevi aspettare la rivista mensile in edicola.http://www.introni.it/riviste.html 

Con Internet solo l'imbarazzo della ricerca in un secondo hai a portata di mano libri e riviste di 50 anni di storia dell'elettronica e delle telecomunicazione, i data sheet di tutti i componenti vecchi e nuovi esistenti sul mercato. http://www.datasheetcatalog.com/

Oggi, prendiamo ad esempio i linguaggi di programmazione, non fai in tempo a diventare padrone di qualcosa che lo devi dimenticare per passare ad altro di nuovo. 

Ogni cosa sembra vecchia e superata appena si trova sul mercato. 

Credo che le nostre teste non erano fatte per ritmi di questo genere ma erano più per ritmi legati alla natura, come le stagioni. 

 

CORREVA L'ANNO 1972

                    

Le parole da sole restano tali e si ripetono nel tempo che forse matura le nespole, ma non matura né le persone né le istituzioni: il tempo, da solo, sclerotizza e porta alla morte.

Chiedetevi che avranno mai fatto i nostri politicanti se i problemi di adesso erano già di dominio pubblico 50 anni fa.

<< 7 maggio (1972) elezioni anticipate, perché?

Il benessere, ma che marxismo liberismo neuospiritualismo, l'ideologia del ventesimo secolo in marcia è questa, cerca di vivere senza pensieri c'è qualcuno dall'alto che pensa per te, vivi leggero in case felici, in quartieri ridenti, appartamenti soffici e in vacanza vieni con noi, non più conoscenza e scoperta ma confort.

La filosofia dell'apparenza senza rughe ne complessi, un sorriso, la salute, l'aspetto ad ogni costo, il modello è un solo per tutti, inseguitelo, adeguatevi, massaggiatevi, sacrificatevi, affrontate il destino con un fiore in bocca.

L'uomo dice la costituzione è libero fin da piccino e libera è anche la donna, nasce libera e trova già tutto preparato dal matrimonio al detersivo programmato e scontato convenientissimo con i buoni acquisto.

L'uomo del ventesimo secolo, energico, beve soldi e salute, a tavola non invecchia, tutto pianificato, plastificato, mercificato. 

I figli sterilizzati, supervitaminizzati e grassissimi per la gioia del papà.

La casa con stoviglie scintillanti, odorose al limone, così per tutti, è questa la libertà ?

Ciò che conta è il successo al fondo di una lunga strada fiorita il miraggio tutto italiano, il divo, l'ugola d'oro, la fortuna a 33 giri, il coro di canzonissima, la felicità che casca in bocca portata in casa dal mass media più popolare, la TV.

La libertà come mezzo di comunicazione di massa dunque ?

Sembra proprio di si, con la TV e la radio così facile, maneggevole trasportabile, lo sport che diventa tifo, chiuso dentro una scatoletta a transistor. Il risultato; il mondo fittizio dei sogni a fumetti è tornato per un giorno per un anno nelle fotografie.

A colpi di obbiettivo sfilano le illusioni in passerella inguainate nei costumi di nylon e cotone, il miraggio del cellofan e della lucida plastica racchiuso in cento sorrisi di circostanza.

I problemi esistono certo ma lasciamoli ai piombo dei giornali, ci pensano loro, a commuoverci a pagina 3, a stimolare gli angoli bui dei complessi a pagina 5, a sfogliare la margherita delle ambigue passioni sulla strada delle illusioni sportiva a pagina 9, lo sport come competenza, scienza patriottismo, agonismo e battaglia.

Legge e ordine questo è il problema, punire il colpevole prima della condanna, nei titoli urlati che raccontano di quadri rubati di musei svaligiati noi qua tranquilli in pantofole al riparo da un mondo in furore.

Notizie cronaca, notizie e cronaca ancora tutti i particolari come è accaduto perché è avvenuto chi c'era dentro e alle spalle, tutto sulla famiglia e sulla razza.

Il giornale il più tradizionale degli strumenti di pressione psicologica personale e di massa, nella scelta delle notizie di prima pagina, nel clamore dei titoli, nella dimensione, nel tessuto del racconto nel tono, una scelta, la scelta del giornale, la scelta del lettore ed è fatta.

Sono questi i problemi che interessano di più, la sollecitazione della fantasia e dei sentimenti del cervello.

l problema di adesso ? la droga forse, la vendetta anche contro un mondo di idoli passeggeri che cadono uno a uno come birilli sorpresi in un night alle prese con un mondo fasullo troppo folle perfino per loro.

Ma l'uomo libero che ne esce resta poi questo, sesso e violenza come approdi individuale cui ognuno viene dolcemente instradato fin da piccino, dov'è la libertà, cos'è soprattutto.

L'uomo condizionato, vincolato, legato riconosce il suo destino nei lacci fastidiosi della burocrazia, qui riconosce la realtà vera, non più carezzevole seducente imbrillantata ma grigia quotidiana noiosa, lo stato non conosce le menzogne del consumismo ma il discorso è in fondo lo stesso.

Chiede, sollecita, chiude il labirinto della carta bollata, dei moduli delle circolari, dei permessi, dei divieti delle procedure obbligate, la società vera è questa o almeno è anche questa, l'altra faccia del pianeta terra in 20 mila all'assalto di 400 posti di lavoro a concorso.

Condizionato, numerato, magari anche spiato succede anche questo , l'uomo del ventesimo secolo misura la libertà sulla busta paga.

La casa carissima, la scuola per privilegiati, l'assistenza sanitaria manchevole e sempre in debito, il tempo libero che libero è sempre meno, lo sport gestione misteriosa e poche attrezzature, la pensione sempre indietro al costo della vita.

La libertà è cosa concreta fatta non di slogan e di parole d'ordine ma di tante singole libertà chiamate riforme senza buchi né guadagno. 

Una casa tua a prezzo accettabile, una scuola aperta davvero a tutti, il discorso sulla libertà, sulle tante piccole libertà individuali, non più tutto affidato all'affanno personale, guadagnare di più per spendere di più, un illusorio primato personale in nome di un produttivismo fine a se stesso, libertà di respirare e di d'essere giovani se si può.

I miti messi da parte , lasciati in un angolo in una parte del tempo soltanto innanzitutto risolvere quello che si chiama preoccupazione quotidiana, l'assistenza sanitaria pure quella forse per prima affidata ad una comunità più giusta o giusta semplicemente.

La libertà nei luoghi di lavoro che significa rispetto di chi lavora e del suo contratto e l'altra libertà quella di fuori, nelle strade che non si sbattezza a protesta ma solidarietà umana come in queste immagini nell'Isolotto di Firenze.

Il mondo che si lascia ai giovani è questa volta davvero a un bivio, dietro la facciata della protesta anche violenta, c'è lo smarrimento di chi ha perduto la strada, e questa è la prima volta che ci sono elezioni anticipate in Italia vuol dire pure qualcosa, tra protesta totale e appello a percorrere la vecchia strada, che non funziona più quella del consumismo, c'è forse una terza via, tutti si contano e ognuno conta per uno.>>

IL MONDO É CAMBIATO, NIENTE É PIÙ COME PRIMA

                        

Quante volte ho sentito dire "il mondo e cambiato, niente è più come prima, lo chiede l'Europa, ora la ripresa e la crescita, lavoro per i giovani. 

In realtà poi per le cose che servono legalità, ordine, giustizia vera, meno delinquenti e più aiuti alla gente comune che lavora e che vive con pensioni da fame niente, vi pare onesto che chi fa nulla o ha fatto poco o niente nella sua vita debba prendere stipendi o pensione fuori da ogni logica di buon senso ?

Hanno lavorato magnificamente bene per l'Art.10 della costituzione e poco o nulla per gli Art. 1, 4 e 36, per questo gli Italiani ringraziano.

I furti fatti da rom, albanesi e dintorni ormai è come se fossero legalizzati, in carcere ci restano solo quelli che l'hanno combinata grossa altrimenti sono tutti liberi.

I matrimoni ormai si possono fare con chi vuoi, manca solo che si possano fare con una bambola/o gonfiabile e siamo a posto, se poi liberalizzano anche la cannabis molti parlamentari non dovranno nascondersi quando ne fanno uso.

Purtroppo quello che si nota da comune mortale è questo:

protezione all'inverosimile di rom e clandestini,

processi inutili a delinquenti che sono messi in circolazione il giorno dopo,

devi rinchiuderti in casa perché ti senti straniero nella tua città,

uso illegittimo della Marina Militare che invece di difenderci di fatto favorisce l'invasione,

l'esercito in giro per il mondo a fare servizio d'ordine quando ne abbiamo ultra modo bisogno in patria,

pensioni da fame per la gente comune e super pensioni per chi non ha mai lavorato un giorno,

terremotati che pagano l'IMU su case distrutte,

italiani senza casa e lavoro e clandestini in albergo,

tasse, leggi e regolamenti che mettono in crisi le aziende e lavoratori,

leggi che proteggono i politici e poi ancora ci raccontano che è tutto sotto controllo e che noi facciamo ancora poco per l'accoglienza e c'è chi dice palesemente che si batterà per questo e si prodiga a propagandare guide 

Per finire c'è pure chi sostiene che non c'è emergenza immigrazione e già in passato ci voleva far credere che: 

IMMIGRANTI SONO AVANGUARDIA DEL NOSTRO FUTURO STILE DI VITA

CALO DEMOGRAFICO

                   

Sono in molti, compreso la chiesa, a sostenere che abbiamo bisogno degli extracomunitari per l'aumento demografico senza chiedersi del perché gli Italiani fanno sempre meno figli.

Vorrebbero curare il male con la tecnica di chi risolve il problema dell'obesità aumentando la taglia degli indumenti.

Nel secolo scorso siamo cresciuti nel mondo di ben 6 miliardi di abitanti e a questo ritmo non possiamo che intravedere una catastrofe umanitaria mondiale.

Allora viene spontaneo chiedersi a cosa serve l'aumento demografico, forse per poter mantenere i privilegi e gli interessi di molti ? 

Certo se passa il concetto di ripresa come è stato fin'ora cioè produrre di più e in fretta per incentivare a consumare in modo sfrenato per mantenere l'accelerazione della produzione e ancora del consumo così da arricchire i ricchi o chi vive alle spalle di chi lavora allora si spiega benissimo il desiderio dell'aumento demografico.

In questa società si trasforma il tempo di chi lavora in soldi per poi poter comprare quello che il lavoro produce ma in questo passaggio si è deteriorato il giusto rapporto e i soldi non bastano più e i prodotti del lavoro non vengono comprati e il lavoro cala e la ruota si rallenta. 

Fino a quando i soldi erano tanti la ruota era in accelerazione, abbiamo avuto l'accelerazione della storia: tutto è cambiato molto velocemente.

Negli ultimi due secoli l'umanità ha cambiato più velocemente che non in tutti i precedenti millenni, e che nei decenni succedutisi dal 1950 l'umanità ha cambiato più velocemente che non nei due ultimi secoli. Nel passato avevano il ritmo dei secoli, oggigiorno si misurano con il ritmo dei piani quinquennali/triennali.

Per l'attuale accelerazione della storia, nella nostra epoca in cinque/dieci anni si sperimenta e si vive ciò che prima capitava normalmente in un secolo. 

Cosicché, se per realizzare la società industriale sono occorsi 150/200 anni, per la società dell'informatica sono bastati 15/20.

Era prevedibile che non si poteva continuare con una simile accelerazione, perfino il clock dei PC si è stabilizzato e non cresce più con i ritmi di prima. 

Io reputo che bisogna ripensare il mondo intero e che il capitalismo sfrenato ed esasperato non porta da nessuna parte.

Incentivi a consumare e continuare a rottamare auto funzionanti per creare lavoro senza pensare che quando tutti hanno auto nuova, lavatrice e lavastoviglie nuova, frigorifero nuovo, cucina a gas nuova, ecc. non puoi pretendere che l'anno dopo ricomprino tutto ancora.

In questi ultimi anni la ruota si è rallentata ma si affannano a volerla accelerare ancora ma tirando il freno (lavoro che scarseggia, stipendi bloccati, tasse su tasse, ecc) e questo è un controsenso, un sistema sarebbe in equilibrio quando fa girare la ruota nella velocità costante e controllata.

In queste condizioni chi non ha certezza di lavoro, di casa non può pensare a procreare perché sarebbe da incoscienti. 

IMMIGRATI E CLANDESTINI

12 agosto 2014 

Far credere che era il momento buono per venire in Italia dove c'era un ministro di origine del Congo e pertanto dalla loro parte, mostrandosi disponibili e accoglienti creerà società multi-razziste e non certo multiculturali. 

Quando capiranno che questo tipo di accoglienza a "barconate" con morti e sopravvissuti senza affrontare il caso come problema mondiale cioè di tutti compreso i loro paesi d'origine sarà sempre troppo tardi.

Credo ci sia dell'altro che noi non sappiamo perché non posso immaginare tutti privi di buonsenso, ma chi sarebbe così incosciente di perseverare ad oltranza nell'offrire un trasbordo a tutti i migranti impiegando mezzi atti alla difesa dei confini per farsi invadere da stranieri di ogni etnia senza nessun accertamento veritiero di provenienza, appartenenza e nemmeno sanitario. 

Parrebbe che nemmeno un eccesso di buonismo possa arrivare a tanto, eppure continua questa accoglienza come unica soluzione. 

Se parlassero una volta dei problemi dei paesi africani dove sarebbe opportuno intraprendere li degli aiuti si potrebbe comprendere ma affrontare il problema solo sbandierando una accoglienza ad oltranza come l'unica cosa buona e giusta è da ingenui.

Non vorrei mai forse questo il vero motivo 


già il 09-07-2013 scrivevo:

Ho sentito parlare ad oltranza di accoglienza per i migranti irregolari in arrivo incessante con barconi di fortuna verso la nostra malandata Italia, quasi un invito a venire per non dire un incitamento a migrare verso di noi.

Ma mi chiedevo come si possono definire costoro, furbi, incoscienti o sono solo dei poveri in cerca di dove trovare rifugio ?

Parrebbero solo dei poveracci e molti provengono da zone di guerra e di miseria ma poi purtroppo tra questi sicuramente poveri, ci sono anche quelli che non gli basta un rifugio ma vengono ben convinti con pretese che nemmeno la nostra gente può sognare di avere.

Ma se davvero chi si batte per una accoglienza all'inverosimile è convinto di ciò che afferma, mi chiedo perché accogliere con tanta veemenza solo costoro come se al loro paese sono gli unici ad avere questo bisogno ?

Chi resta in quei paesi di miseria e guerra non avrebbe pari bisogno di migliorare il loro tenore di vita? Ma allora questi che trovano asilo sono più bisognosi o sono quelli che tutto sommato hanno trovato i soldi per farsi traghettare ? 

Dunque ancora una volta vengono premiati i più forti, i furbi e i veri poveri derelitti senza nulla nemmeno le parole per lamentarsi e lacrime per piangere quelli possono rimanere al loro pese a morire di stenti.

Chi ha potere nei posti di governo non deve pensare che l'accoglienza sia la soluzione perché altrimenti dovremmo organizzare migrazione direttamente da quei paesi con voli o navi speciali per alleviargli pure il calvario dell'attraversata e dello sbarco.

Bisogna poi chiedersi quanti ne dovremmo accogliere affinché venga risolto il problema, perché qui non si tratta di qualche migliaia ma di milioni e milioni visto che la questione è continentale con il coinvolgimento della stra grande maggioranza dei paesi africani. 

Questo dei migranti e dei poveri dei paesi africani è un problema che non si risolve con l'accoglienza a barcate spacciata come “buonismo” che alla fine diventa non opera di uomini buoni e accoglienti ma di "buonuomini" che con la loro ingenuità creeranno società multi-razziste e non certo multirazziali.

Io ho sempre delle domande ingenue ancora inevase .... 

quanti ne dovrebbero venire in Europa per salvarli dal loro patibolo, se quelli che vengono sono i più bisognosi di quei paesi da cui fuggono e se la soluzione è l'accoglienza a oltranza ?

In quei paesi non si può fare nulla a livello internazionale ? 

devono poter incessantemente continuare con guerre, niente controllo nascite ecc...

In un mondo globale va  globalizzato pure il controllo delle nascite, certi paesi poveri dell'Africa non possono essere la sala parto e la nursery d'Italia.

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Nell'Operazione "Mare nostrum" per il pattugliamento ed il soccorso dei migranti partecipano anche due fregate classe Maestrale della Marina... Per gli italiani bisognosi e non, invece ancora una volta resta solo una maestrale fregata...


Consiglierei di non buttate soldi nel pattugliamento navale, ma organizzate i voli direttamente dalla Somalia e dall'Eritrea o da altri paesi, al limite al posto degli scafisti pagano Alitalia ma vuoi mettere la comodità.

Si risparmiano pure le insidie del viaggio nel deserto e poi vuoi mettere l'immagine di un governo che ha il coraggio di fare una simile cosa. 

Se pensate che non si riesca a riempire gli aerei basta fare un poco di pubblicità magari spiegando che qui in Italia c'è pure un ministro originario del Congo.

Ovviamente la pubblicità non fatela qui in Italia perché potrebbe non essere gradita da chi non ha una casa o che deve vivere con una pensione sociale, non si sa mai si potrebbero anche incazzare e non solo.

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Sempre sull'argomento dei clandestini e migranti:

Mi viene in mente una storiella degli anni '60 che raccontavano come barzelletta. 

Un tizio ascolta la predica del parroco durante la messa e coglie e fa sue le parole del prete.

Terminata la funzione religiosa, esce dalla chiesa, aspetta il parroco e si avvia con lui verso l'abitazione e giunti sulla soglia di casa, visto che il tizio non si allontanava, il prete chiede cosa intendesse fare. 

Il tizio rispose: 

"Ho appena sentito dalla sua predica che siamo tutti figli dello stesso padre e quindi tutti fratelli e pertanto volevo rimanere a pranzo con te fratello".

A quel punto il prete un po' risentito replica: Si, siamo tutti fratelli in Dio ma non in ‘’pignatta’’ (pentola).

Ecco credo che i “buonisti” che a parole vorrebbero accogliere a braccia aperte tutti, poi in pratica sono esattamente come il prete della storiella.

Poi usano la Marina Militare per andare a prendere clandestini e li portano qui e li mantengono pure in albergo.

Questi i documenti li hanno tutti regolari e non entrano come clandestini ma sono ospiti AVANGUARDIA DEL NOSTRO FUTURO STILE DI VITA.

i clandestini andrebbero tutti espulsi altro che accolti e mantenuti.

il 16 settembre 2014 scrivevo: 

si potrebbe ravvisare qualche reato nell'aver creato "mare nostrum" .

Istigazione alla migrazione e invasione selvaggia verso la propria nazione facendo credere che verranno soccorsi comunque ed ovunque e pertanto qualsiasi mezzo, barca o barconi o gommoni si possono caricare all'inverosimile senza più valutare nessun rischio, tanto ci sono quelli di "mare nostrum" che arrivano in aiuto ma poi i morti in mare continuano.

27-12-2014

Ma questi mussulmani che fuggono da paesi islamici per andare in altri laici o di religione cattolica lo fanno per quale motivo ? 

Dovrebbero rimanere nel loro mondo quello di Allah visto che è da loro ritenuto il migliore, non mi si dica che tutti i paesi islamici sono in guerra e scappano da questa. 

Perché hanno bisogno di quello occidentale dove a loro dire imperversa il male e regna l'infedele ? 

Parrebbe allora che dietro a tutto questo ci sia un disegno perverso voluto per islamizzare e portare la barbarie anche nei nostri paesi occidentali per soffocare la libertà e la democrazia conquistata in secoli di storia.

08 Maggio 2015

Sempre sull'argomento sento parlare di poveri disperati che scappano dai loro paesi dove si sono venduti tutto per poter pagare il traghettamento; ebbene io mi chiedo ma a chi hanno venduto ? se ai loro connazionali significa che non tutti scappano e dunque dove sta il bisogno di cercare asilo politico ? 

Non scappo dalla guerra e attraverso due o tre stati senza chiedere asilo o fermarsi se non fosse che quando sono in Libia poi so che in Italia ho un albergo assicurato che mi aspetta, se fuggo mi riparo appena posso altrimenti non è fuggire dalla guerra, è farsi i propri comodi alle spalle di altri pure già in difficoltà. 

(viene espresso lo stesso concetto anche in questa intervista ad una esperta d'Africa 

Non sarà che fa gola un paese del ben godi come l'Italia dove se proprio va male mi faccio una vacanza in albergo a spese degli Italiani ?

O devo perfino arrivare a pensare che in realtà c'è chi li incita ad invaderci per islamizzare e portare la barbarie anche nei nostri paesi occidentali per soffocare la libertà e la democrazia conquistata in secoli di storia !

Sono talmente terrorizzati e ridotti in miseria perché scappano dalla guerra che una volta arrivati in Italia e ospitati in alberghi hanno pure da ridire perché vogliono il WI-FI e la TV in camera e il cibo non è di loro gradimento. 

Già, esattamente come avevano al loro paese di miseria e guerra. 

Questi sono i profughi bisognosi che hanno tablet e telefonini WI-FI di ultima generazione ? 

luglio 2015

Intanto questa è la realtà per gli Italiani: depenalizzazione dei reati,

protezione all'inverosimile di rom e clandestini,

processi inutili a delinquenti che sono messi in circolazione il giorno dopo,

devi rinchiuderti in casa perché ti senti straniero nella tua città,

uso illegittimo della Marina Militare che invece di difenderci di fatto favorisce l'#invasione,

l'esercito in giro per il mondo a fare servizio d'ordine quando ne abbiamo ultra modo bisogno in patria,

pensioni da fame per la gente comune e super pensioni per chi non ha mai lavorato un giorno,

terremotati che pagano l'IMU su case distrutte,

italiani senza casa e lavoro e clandestini in albergo,

tasse, leggi e regolamenti che mettono in crisi le aziende e lavoratori,

leggi che proteggono i politici e poi ancora ci raccontano che è tutto sotto controllo e che noi facciamo ancora poco per l'accoglienza e c'è chi  si batte per questo e distribuisce guide 

ma ancor prima ci volevano far credere che gli 

IMMIGRANTI SONO AVANGUARDIA DEL NOSTRO FUTURO STILE DI VITA

Altri link:

 

CHI PENSA CHE GLI AFRICANI POSSONO CAMBIARE CONTINENTE SBAGLIA

Quelli che ci governano facendo credere che qui c'è posto per tutti e che i barconi vengono soccorsi si rendono responsabili e complici degli scafisti per eventuali morti.

Non esiste nessun disperato che rischierebbe così incoscientemente di salire stipati come sardine su carrette del mare se non fosse che sanno e sperano nell'arrivo di immediati soccorsi promessi. 

Si potrebbe ravvisare qualche reato nell'aver creato "mare nostrum":

incitamento ad una migrazione incontrollata e cambio illegittimo di destinazione d'uso dei mezzi della Marina Militare preposta alla difesa e non a favorire l'invasione selvaggia dell'Italia da migranti clandestini facendo credere che verranno soccorsi comunque ed ovunque e pertanto qualsiasi mezzo, barca o barconi o gommoni si possono caricare all'inverosimile senza più valutare nessun rischio, tanto ci sono quelli di "mare nostrum" che arrivano in aiuto ma poi i morti in mare continuano e qualcuno dovrebbe averli sulla coscienza. 

Se fossi il fautore di chi trasforma la Marina Militare con i suoi mezzi navali e il suo personale in un pronto soccorso per migranti e clandestini, con un pattugliamento preventivo per possibili naufraghi, mi sentirei al quanto colpevole per tutti questi morti.

Quando si crea un sistema di sicurezza lo si fa in modo certo, tale che non possa portare ad eventi che si vorrebbero combattere, non può essere una trappola dove c'è chi confida in quella sicurezza poi trova la morte; qualcuno ne dovrebbe rispondere.

Non si può illudere che tutti possono venire in Italia e con qualsiasi mezzo.

Ci vorrebbe una class action contro chi ci governa per incitamento ad una migrazione incontrollata e cambio illegittimo di destinazione d'uso dei mezzi della Marina Militare preposta alla difesa e non a favorire l'invasione dell'Italia da migranti clandestini.

E quando in Italia si è fatto finta di chiudere Mare Nostrum coinvolgendo l'Europa con Triton potrebbe essere un modo per lavarsi le mani così da poter dire ancora una volta la voluto l'Europa anche di fronte a una palese responsabilità come sopra scritto. 

Ma mi chiedevo, quelli che predicano accoglienza ad oltranza che pensano di farne degli immigrati, di mantenerli a vita in albergo ? di trovargli un lavoro, di mandarli in prepensionamento o magari licenziamo un po' dei nostri lavoratori italiani così creiamo posti di lavoro per questi immigrati? 

Chi pensa che gli Africani possono cambiare continente sbaglia ! 

E pensare che c'è chi si batterà per questo 

I numeri non sono parole, l'accoglienza non è fare pattugliamento preventivo con le navi militari preposte alla difesa per usarle come pronto soccorso per gli immigrati clandestini quando questi alzano il telefono satellitare e chiamano: "venite a prenderci alle coordinate x..y ..". 

In quale codice della navigazione c'è scritto che bisogna fare servizio preventivo per il soccorso in mare per eventuali naufraghi ? 

Poi sulla terra ferma ci si accorge che non ci sono più navi di salvataggio per nessuno nemmeno per gli italiani.

Se parlassero una volta dei problemi dei paesi africani dove sarebbe opportuno intraprendere li degli aiuti si potrebbe comprendere ma affrontare il problema solo sbandierando una accoglienza ad oltranza come l'unica cosa buona e giusta è da ingenui. 

Quando capiranno che questo tipo di accoglienza a "barconate" con morti e sopravvissuti non regge senza affrontare il caso come problema mondiale, cioè di tutti compreso i loro paesi d'origine, sarà sempre troppo tardi".

Ma non tutti comprendono che questo dei migranti clandestini abbandonati a se stessi è un problema sociale, basta sentire quanto dice una delle massime cariche dello stato:

Ditemi se questo può dissuadere o incentivare a migrare verso l'Italia; che idee si faranno i migranti già qui e quelli che verranno sentendo le parole di questi politicanti fautori e sostenitori di una migrazione ad oltranza ? 

Davvero stiamo andando alla deriva e noi a chi dobbiamo telefonare affinché ci salvino da questo naufragare incessante, non vedo nessuna nave all'orizzonte ma intravedo solo un abisso che si avvicina inesorabilmente.

L'esercito ora dovrebbe far rientro in Italia e far fronte al nostro ordine pubblico e non in giro per il mondo. 

Intanto la realtà percepita è questa:

depenalizzazione dei reati, protezione all'inverosimile di ROM e clandestini, processi inutili a delinquenti che sono messi in circolazione il giorno dopo, devi rinchiuderti in casa perché ti senti straniero nella tua città, uso illegittimo della Marina Militare che invece di difenderci di fatto favorisce l'invasione, l'esercito in giro per il mondo a fare servizio d'ordine quando ne abbiamo ultra modo bisogno in patria, pensioni da fame per la gente comune e super pensioni per chi non ha mai lavorato un giorno, 

terremotati che pagano l'IMU su case distrutte, italiani senza casa e lavoro e clandestini in albergo, tasse, leggi e regolamenti che mettono in crisi le aziende e lavoratori, 

leggi che proteggono i politici e poi ancora ci raccontano che è tutto sotto controllo e che noi facciamo ancora poco per l'accoglienza e c'è chi dice palesemente che si batterà per questo e si prodiga a propagandare guide "Welcome to Italy".

e per finire c'è pure chi sostiene che non c'è emergenza immigrazione 

e ancor prima ci volevano far credere che i migranti sono avanguardia del nostro futuro stile di vita 

https://www.youtube.com/watch?v=E7QePDmPHfk 

ma dove vivono questi ?

Ci dicono pure che sono "risorse", noi ne abbiamo bisogno per risolvere i nostro calo demografico, per il lavoro che i nostri non vogliono più fare e per pagare le nostre pensioni. 

Se questo fosse vero, anche questa spregiudicata accoglienza sarebbe ancora figlia del nostro egoismo: ".. noi ne abbiamo bisogno..."

Chi sostiene che sono delle risorse sono proprio egoisti perché ancora una volta giustificano gli immigrati perché sono un interesse, sono "risorse". 

Ma se è così l'Africa viene depredata ulteriormente pure di queste risorse che servirebbero a migliorare i loro paesi.

Sulla pagina di Alfano dove dice:

"Aperta sede di Frontex a Catania. Un successo italiano per cui mi sono molto battuto. Salvare vite e garantire sicurezza";

ho scritto:

Avete già pensato a qualche sede Frontex per salvare qualche vita anche sulla terra ferma, ci sono tanti dei nostri Italiani con l'acqua alla gola, ma già le navi della salvezza possono andare solo per mare e i nostri, spesso dall'acqua alla gola, passano alla corda e la fanno finita, non gli permettete altre scelte nemmeno quella di avere le stesse attenzione che riservate alle "risorse" che importate andando a prelevarli dalle coste Libiche, che sono il "nostro futuro stile di vita" come avete affermato.

Chi pensa che gli africani possano cambiare continente sbaglia. non basta accogliere ci dovete spiegare come è possibile immaginare tutti quelli che arrivano mantenuti in albergo ad oziare. 

Che lavoro pensate di offrire forse quello che non trovano i nostri giovani ?

Che famiglie pensate possano formare tutti questi giovani dai 18 ai 30 anni, davvero immaginate che immettere stalloni nel recinto Europa serva per sopperire al calo demografico ?

Non credo si possono riprodurre come le lumache ? o si spera in qualche violenza sessuale? 

A meno che ci siano già donne "buoniste" preposte e accoglienti pure per questo.

PS: In Italia non fanno più figli !....

che dite, se per ogni figlio nato, per 2 o 3 anni gli fosse dato ai genitori 35 Euro al giorno l'Italia si ripopolerebbe ?

SCAPPANO DALLA GUERRA ?

In Africa ci sono solo 7 paesi che hanno un PIL che cresce meno del 2 % e 8 con il PIL oltre il 6%. 

Ebbene cosa fanno molti abitanti di questi paesi, scappano e dove vanno ? in Italia dove non c'è lavoro e PIL cresce dello 0,8 % 

Chi mi spiega l'incongruenza ? 

Che poi in questi paesi ci sia povertà è certo ma non sono quelli che arrivano sulle coste libiche e che le navi ONG vanno a prelevare con il beneplacito della Marina Militare e dei nostri governanti che hanno nel cuore e nella mente solo immigrati e poco o nulla gli Italiani.

I veri bisognosi dei paesi Africani non hanno nemmeno le lacrime per piangere, non sanno neppure dove si trova l'Italia e di certo non sono baldanzosi e prepotenti come quelli che abbiamo a che fare ogni giorno, mantenuti e in giro a bighellonare.

Poi ci raccontano che scappano dalla guerra, la guerra entro poco l'avremo noi in casa nostra per causa loro.

Chi scappa non si rifugia nel primo stato vicino non in guerra ma passa su altre nazioni in guerra per arrivare in LIbia dove pure c'è guerra e finalmente rischiare l'attraversata del mare per arrivare in Italia che è esattamente 100 volte più piccola dell'Africa. 

Questa è la logica di chi scappa dalla guerra ?

Secondo i dati ufficiali del Ministero degli Interni nel 2017 gli immigrati portati in Italia provengono dai paesi indicati in tabella.


Ebbene esaminiamo ad esempio il SENEGAL da cui risulta essere arrivati 6000 immigrati, scopri che :

<< Il Senegal fa parte dei dieci Paesi più competitivi dell’Africa subsahariana. Forte della sua stabilità politica, punta a un tasso di crescita del 7% nel 2017 e si è fissato un obiettivo ambizioso: entrare nella top ten della classifica Doing Business Africa.>> 

Religioni in Senegal: Musulmani 92%, cristiani 2%, animisti 6%.

Vorrei che qualche anima buona di quelli che predicano ACCOGLIENZA perché ormai non sanno dire altro mi spiegasse perché mai dal Senegal devono scappare, rischiare la vita per arrivare in Italia dove non c'è lavoro, non c'è prospettiva di nulla e rimanere un peso al già malandato welfare italiano.

 Dalla NIGERIA ne sono arrivati 18158

Una leggera ripresa dell’economia nigeriana è attesa nel 2017, PIL 1%, secondo il rapporto sulle prospettive globali della Banca Mondiale.

La Nigeria mira a rientrare nelle prime 20 economie del mondo nel 2020

Religione: è molto diffusa la religione cristiana

Dalla COSTA D'AVORIO ne sono arrivati 9507

La Costa d'Avorio, con PIL nel 2017 all'8%, ha adottato un nuovo Piano Nazionale di Sviluppo (PND) 2016-2020, in continuità con quello precedente, varato dal Governo per far divenire la Costa d'Avorio Paese emergente nel 2020.

La religione tradizionale è l'islam, diffuso in circa il 43% della popolazione, cattolici col 17%, gli evangelici col 12% + altre.

Dal SUDAN ne sono arrivati 6221

Ci si aspetta che la crescita del PIL reale acceleri moderatamente raggiungendo il 4,3% nel 2020. Dopo una media di 17,5% nel 2015 .

Religione: Musulmani sunniti (70%), Animisti (25%), Cristiani (5%)

Dalla TUNISIA ne sono arrivati 6151 

La Banca Centrale di Tunisi prevede per il Paese un tasso di crescita annuale del 3-3,5% nel 2017

Religione: Musulmani (99%)

Dal MAROCCO ne sono arrivati 6003 

Nel dettaglio, la crescita economica del Marocco dovrebbe raggiungere il + 4,2 % nel 2017 e attestarsi al 3,7% nel 2018.

Religione: Islamici (98,7%); cristiani (1,1%)

Dal SENEGAL ne sono arrivati 6000

Il Senegal fa parte dei dieci Paesi più competitivi dell’Africa subsahariana. Forte della sua stabilità politica, punta a un tasso di crescita del 7% nel 2017 e si è fissato un obiettivo ambizioso: entrare nella top ten della classifica Doing Business Africa.

Religioni: Musulmani 92%, cristiani 2%, animisti 6%.

Eccetto la Nigeria tutti gli altri sono di religione fortemente islamica e anche questo è un problema da non sottovalutare.

FIN CHE LA BARCA VA...  I CLANDESTINI ARRIVERANNO

                     © by Vittorio Crapella - i2viu

Sarò semplicistico e forse ingenuo ma a tutti quelli che dicono come si fa a fermarli, il mare non è una frontiera, dico: 

si può, si può basta volerlo e metterci solo altrettanto impegno nel respingere come ora si fa nell'andare a prenderli. 

Basterebbe soccorrerli e poi riportarli da dove sono venuti. 

Se l'Europa non vuole gli immigrati e blocca le frontiere fa bene e l'Italia, se non ha il coraggio ne la forza di respingerli riportandoli sulle coste Libiche, che smetta perlomeno di andare a prenderli e lo dica a voce alta all'Europa che non è più disponibile né a pattugliare né a traghettare e tanto meno accogliere immigrati sul suo territorio.

Se ci saranno navi non Italiane che li caricano se li porteranno nelle rispettive nazioni di appartenenza.

Siamo già in difficoltà e in molte città esasperati per questa invasione incontrollata, immaginatevi anche solo al ritmo di 500 al giorno se è una cosa sostenibile senza che prima o poi scoppi la rivolta.

C'è chi invoca il diritto della navigazione per giustificare questo incessante pattugliamento nel mare della Libia, ma da qualche parte c'è forse scritto che è fatto obbligo di un pattugliamento preventivo per eventuali possibili naufraghi di gente che volutamente, senza valutare nessun rischio sapendo che saranno immediatamente soccorsi, parte con mezzi inappropriati di fortuna ?

Cominciamo a non andare a prenderli come fossimo dei taxisti poi uno se vuole suicidarsi è libero; cosa fanno per i nostri che si suicidano, fanno per caso opera di prevenzione e corrono in aiuto o prendono misure adeguate perché ciò non possa avvenire ? 

Pare che i morti nell'ormai famoso canale di Sicilia/ Libia abbiano un valore aggiunto rispetto ai nostri, a Lampedusa e dintorni hanno ricordato le vittime del mare morte durante le traversate verso l'Italia con mezzi impropri di fortuna stabilendo che si commemorerà ogni 3 ottobre. 

Mi chiedevo quando si fisserà una data di ogni anno per commemorare tutte le vittime italiane che in difficoltà sono morte suicide perché vessate o abbandonate dalle istituzioni? http://espresso.repubblica.it/

Se dovessimo affrontare il problema dal punto di vista ideologico tutto mi quadra e vedrei tanta povera gente che scappa chi dalla guerra chi da paesi poveri e pertanto come umano non potrei che offrire solidarietà e cercare di essere accogliente. 

La realtà però mi impone di valutare la questione con molto più realismo. 

Non posso pensare che si cambi destinazione d'uso alle navi Militari preposte alla difesa della nazione per favorire di fatto l'invasione. 

Non è pensabile né sostenibile che tutti i bisognosi della terra possano venire tutti in Italia.

Ci sono tanti dei nostri Italiani con l'acqua alla gola, ma già le navi della salvezza possono andare solo per mare e i nostri, spesso dall'acqua alla gola, passano alla corda e la fanno finita, non gli permettono altre scelte nemmeno quella di avere le stesse attenzioni che riservano alle "risorse" che prelevano dalle coste Libiche e ci vogliono far credere che saranno il "nostro futuro stile di vita".

É inutile che ci raccontino di società multirazziali e multiculturalismo, sono balle, non si potrà mai realizzare; qui assistiamo ad un continuo assecondare e accettare la cultura retrograda di secoli a scapito della nostra fatta di conquiste avvenute negli ultimi 200/300 anni di storia.

Mai potrà convivere e integrarsi il nostro blando cattolicesimo svincolato dal sistema politico ed economico con un islam che non è solo religione ma è un sistema socio-politico radicato in tutto, che mai condividerà nulla del nostro sistema sociale. 

Dunque o noi ci adeguiamo a loro o si potranno formare soltanto ghetti in una società multirazzista. 

Non ci resta che andare ad esaminare dove questo è già in parte avvenuto, negli Stati Uniti, Francia, Belgio ecc.

Il multiculturalismo può avvenire quando fra le nazioni c'è reciprocità nei diritti e nei doveri; a loro è permesso tutto, vengono qui e, per non urtare la loro sensibilità, togliamo il crocifisso dalle scuole, permettiamo macellerie speciali dove sgozzano gli animali con la testa rivolta alla mecca, permettiamo la costruzione delle moschee, permettiamo che indossino il burqa, il burkini, ecc. 

Se noi andiamo nei loro paesi non avviene altrettanto, ditemi dove le donne potrebbero girare senza velo, con la minigonna o dove potremmo andare a costruire chiese, mangiare carne di maiale o bere qualche alcolico ecc...

Credo che a chi viene nei nostri paesi occidentali si debba concedere tanto quanto è reciprocamente concesso a noi nei loro paesi, questo vale per il burkini contro il bichini, vale per le moschee contro le chiese e via di questo passo. A chi non piace è libero di torna al suo paese nessuno li ha chiamati per venire.

CLANDESTINI PERCHÉ TUTTI IN ITALIA

                     © by Vittorio Crapella - i2viu

Mi devono spiegare perché vogliono venire tutti in Italia,il Marocco la Tunisia, l'Algeria l'Egitto sono forse in guerra ? 

Come mai non chiedono asilo politico a questi paesi oppure perché non in Egitto, in Iran o in India, e in Europa perché non in Spagna o Portogallo ? 

Ma poi questi musulmani che fuggono da paesi islamici per andare in altri laici o di religione cattolica lo fanno per quale motivo ? 

Dovrebbero rimanere nel loro mondo quello di Allah visto che è da loro ritenuto il migliore, non mi si dica che tutti i paesi islamici sono in guerra e scappano da questa. 

Perché hanno bisogno di quello occidentale dove a loro dire imperversa il male e regna l'infedele ? 

Non scappo dal mio paese e attraverso due o tre stati senza chiedere asilo e fermarmi, se fuggo dalla guerra mi riparo appena posso altrimenti non è fuggire è farsi i propri comodi alle spalle di altri pure già in difficoltà.

Ci sarà un motivo perché vengono in Italia o no ? 

Hanno saputo sicuramente che qui sono stati eletti in parlamento Cécile Kyenge o Khalid Chaouki, che sono più tutelati degli Italiani stessi, che vivono tranquilli in albergo con vitto e alloggio, che ti pagano pure le sigarette e la ricarica del telefonino, che se fai il delinquente non rischi nulla perché ti fanno il processo poi ti danno un pezzo di carta con scritto che devi andartene ma poi fai quello che vuoi tanto non cambia nulla. 

Hanno pure ricevuto la guida "Velcome to Italy".

Sanno che possono perfino decidere se l'albergo è o no di loro gradimento e che possono pure protestare, sfasciare strutture dove sono ospitati, reclamare sul cibo, insomma fare quello che più  aggrada senza problemi tanto li accolgono e proteggono in tutti i sensi.

Sentirai pure dire dalle cariche istituzionali che i migranti sono AVANGUARDIA DEL NOSTRO FUTURO STILE DI VITA o che noi ne abbiamo bisogno, che con il loro lavoro (quello che non hanno i nostri giovani) pagheranno le pensioni ai nostri vecchi e che risolveranno il problema del calo demografico. 

Hanno pure il Papa dalla loro parte: "Troppe volte non vi abbiamo accolto".... "Siete un dono, non un peso".

Comprendo il suo ruolo e la sua misericordia ma forse le parole andrebbero commisurate alle azioni e a fatti concreti che poi si fanno. Non vorrei che sia convinto che la soluzione sia accogliere tutti gli africani che vogliono venire in Europa, questo andrebbe contro ogni logica di buon senso. 

Chi crede ed esulta nel pensare ad integrazione tra varie culture per creare società multi razziali in realtà creerà solo società multi razziste. 

Come potrà mai coesistere chi ha nell'anima e nel cuore l'Islam con il Corano e chi invece o è laico o è un blando Cattolico ?

Non capisco il perché questi migranti clandestini non hanno mai i documenti d'identità, per quale motivo devono essere tutti senza documenti ? capisco 1 o 2 % può essere senza ma se lo sono tutti vuol dire che non vogliono avere una identità infatti non si lasciano prendere impronte o identificare e allora andrebbero spediti da dove sono venuti ... ma basta ! d'accordo essere buoni ma c'è un limite a tutto.

Parrebbe allora che dietro a tutto questo ci sia un disegno perverso voluto per islamizzare e portare la barbarie anche nei nostri paesi occidentali per soffocare la libertà e la democrazia conquistata in secoli di storia.

UNA TRISTE STORIA SENZA FINE

                     © by Vittorio Crapella - i2viu

Ci raccontavano già anni fa "scappano dalla guerra, hanno venduto tutto per pagare gli scafisti". 

Al momento senti parlare di guerra e quasi ti commuovi, poi rifletti sul significato di "hanno venduto tutto" e ti chiedi ma a chi hanno venduto ? a qualche altro loro paesano ma allora non scappano tutti e pensi pure ma che strane guerre.

Poi dai oggi dai domani ti vedi arrivare solo giovani baldanzosi qui a bighellonare e sfoggiare moda e tecnologia di ultima generazione e cominci a pensare alla guerra. 

Ma che strane guerre ci sono in Africa se i giovani e forti scappano ?, che siano i vecchi le donne e bambini i nuovi guerrieri ?

Presto ci rassicurarono che questi sarebbero stati "l’elemento umano, l’avanguardia di questa globalizzazione che ci offriranno uno stile di vita per tutti noi" e che noi ne abbiamo bisogno perché sono delle risorse che ci pagano le pensioni.

E allora di fronte al bisogno e al tornaconto uno dice "ah beh se le cose stanno così.." ma poi ci rifletti e viene spontaneo dire "ma come sono delle risorse ?", ma allora siamo pure egoisti li accogliamo perché sono risorse e poi concludi "ma se sono risorse non lo dovrebbero essere ancor meglio per i loro paesi?"

Vedendo che questi sono ospiti in alberghi cominci a chiederti ma chi li mantiene e quanto costa? Scopri che ci costano ognuno 35 euro al giorno ma vieni rassicurato che non siamo noi che paghiamo ma sono soldi che arrivano dall'Europa. 

Ti tranquillizzi e per qualche ora non ci pensi.

Poi però ti balza all'occhio che tre o quatto sono li davanti alla vetrina dei cellulari e Iphone, altri li vedi gironzolare beati e spensierati con le cuffiette alle orecchie altri ancora in bici e cominci a chiederti: "che strane risorse... ci pagano le pensioni !?". 

Cerchi di capire ma comunque la giri i conti non tornano e rimandi il ragionamento ad un altro momento. Intanto almeno un conto torna, ci rompono i "maroni" con l'Europa, lo chiede l'Europa e cose di questo genere e vieni a sapere che all'Europa versiamo decine di miliardi e ne ritornano la metà e a questo punto ti ricordi dei famosi soldi dell'Europa che servono a pagare 35 euro al giorno per ogni clandestino in albergo.

E qui comici a storcere il naso perché i soldi dell'Europa sono anche nostri e allora le risorse diventano dei parassiti altro che ci pagano le pensioni. 

Intanto la crisi colpisce sempre più Italiani che si trovano spesso senza lavoro, senza casa e vanno sempre più a rovistare nei cassonetti per recuperare qualcosa da mangiare dormono in macchina per strada. Ti viene in mente l'albergo dove hanno messo quelli che scappano dalle strane guerre e pensi alla macchina di quel tuo connazionale e comprendi che il sistema non regge, c'è qualcosa che stride e non può andare.

Se lo fai notare i”buonisti” accoglienti di turno subito pronti a predicare ovunque possono "ma no i soldi per gli immigrati arrivano dall'Europa e per i nostri italiani ci devono pensare i Comuni che hanno altri fondi stanziati dal governo", intanto nasce una evidente e palese disparità di trattamento tra questi in albergo e i nostri sfortunati Italiani senza nulla ma anche tra quelli che qualcosa hanno come una misera pensione sociale o come tutti quelli che devono vivere con meno di 1200 euro al mese perché a tanto ammonta mantenere un immigrato in albergo.

Intanto ci devono convincere che questa accoglienza ci vuole e basta non c'è nulla da fare e si inventano la storia del calo demografico, gli italiani non fanno più figli, per cui ci penseranno gli immigrati clandestini a ripopolare l'Italia e l'Europa, quasi come voler dire che se si immettono stalloni giovani, forti e baldanzosi nel recinto Italia qualche cavalla o con le buone o con violenza dovrà sottostare...

Ad un certo punto nasce palese il dato istituzionale dove emerge che di tutti questi, traghettati con gli onori della marina militare, solo il 4 o 5 % scappano davvero dalla guerra, tutti gli altri sono finti profughi clandestini che non vogliono nemmeno farsi identificare. 

Sempre i “buonisti” sbugiardati dal fatto che non scappano da nessuna guerra si inventano "vengono da paesi poveri e in miseria", altri ancora a sostenere e giustificare "sono migranti economici", addirittura "migranti climatici". Ancora non ho sentito come invece potrebbero dirlo tranquillamente per molti "migranti delinquenziali". 

L'incessante trasbordo di clandestini comincia a saturare l'ambiente e diventa difficile sistemarli. Ormai gli arrivisti speculatori che hanno fiutato il business sono finiti e scarseggia chi mette a disposizione alberghi o strutture per questa incessante e dissennata accoglienza e allora iniziano le illecite requisizioni di proprietà private e si arriva perfino al paradosso che l'Italiano che non è riuscito a pagare il mutuo gli pignorano la casa e il giudice pensa di dare queste agli immigrati. 

Capite che siamo arrivati davvero ad una accoglienza spregiudicata, folle e inaccettabile.

Di fonte a questo, sempre i nostri “buonisti” che hanno il cuore che batte solo per gli immigrati e sempre meno per gli Italiani, vogliono far credere che la soluzione sarebbe che ogni comune accogliesse il 3 per mille.

Su una popolazione di 60.000.000 di abitanti e evidente che il 3 x 1000 fa 180.000 che sono in effetti quelli arrivati solo quest'anno, e se fosse finita li potrebbe anche starci ma ci sono pure quelli arrivati negli anni precedenti ma il peggio è che gli arrivi non sono finiti, anzi hanno già preventivato, e pertanto già a bilancio nella finanziaria 2017, ben 4 miliardi per l'accoglienza per altri minimo 180.000 e c’è pure chi afferma che si andrà avanti per anni. 

E noi quasi ci avevano pure creduto che i soldi per mantenere questi arrivassero dall'Europa. 

Se azzardi a proporre di rimandare al proprio paese questi clandestini irregolari, sempre i nostri “buonist” al governo, sono pure capace di dirti "se si potesse fare, dobbiamo aspettare perché fanno ricorso e fino al terzo grado di giudizio non si possono rispedire" e non solo c'è anche chi dice "dove li rimandi che non si sa nemmeno da dove arrivano". Ma allora come hanno fatto a stabilire che solo 4/5 % sono veri rifugiati, in base a quali dati ? se gli altri non si sa da dove arrivano ? Mi sa che non la raccontano giusta. 

Un altra cosa poi che nessuno ne parla ma che mi piacerebbe venisse chiarita: se mediamente su un barcone ci sono 100 clandestini pensando a tutti quelli arrivati in questi anni dovrebbero aver sequestrato almeno 40.000 barconi / gommoni. 

Ebbene pensando che li trasbordano sempre nei soliti porti di Lampedusa o Sicilia questi dovrebbero essere saturi di questi relitti, ma dove li hanno stipati tutti ? Viene spontaneo pensare o che gli scafisti ritornano da dove sono venuti con la stessa barca, dopo aver trasbordato il clandestini, oppure le navi della marina vanno a fare il pieno direttamente in Libia. 

Questo è solo l’inizio di una triste , tristissima storia perché, viste le premesse, non potrà che finire molto male.

PS: È del 4 dicembre 2017 la rivelazione secondo cui 15 navi appartenenti alle Ong (Organizzazioni non governative) Moas, Jugend Rettet, Stichting Bootvluchting, Medici Senza Frontiere, Save the Children, Proactiva Open Arms, Sea-Watch.org, Sea-Eye e Life Boat, hanno introdotto in Italia 39 mila clandestini in due mesi. 

Emerge che gli scafisti si mettono d'accordo con la guardia costiera italiana, prima ancora di salpare dalla costa libica, per concordare il punto dove avverrà il trasbordo dei clandestini dai gommoni alle navi.

SOLO DIRITTI E NIENTE DOVERI

  GUIDA “WELCOME TO ITALY” (testo parziale) Originale in formato PDF

Nell'originale PDF vengono usate le parole diritto 89 volte e diritti 72 , l'unico divieto è 

per il personale medico che gli è vietato fare qualsiasi segnalazione all'Autorità di Polizia.

Presentazione

La guida “Welcome to Italy” è realizzata dalla rete euro-africana “Welcome to Europe” formata da centinaia di attivisti/e ed associazioni che dal 2009 in tutta Europa e in Africa del Nord offrono supporto diretto a migranti e rifugiati/e, promuovono la libertà di movimento, l'uguaglianza dei diritti per tutti/e e lottano contro i confini, le discriminazioni e le politiche militari e repressive dell'Unione Europea, dei singoli Stati europei ed i loro alleati in altre parti del mondo.

Questa guida è indirizzata a tutti/e i/le migranti che arrivano in Italia e che intendono restarci o andare in un altro Paese europeo. 

In questa guida troverete informazioni indipendenti sui vostri diritti fondamentali qui in Italia, su come fare richiesta di protezione internazionale (asilo politico), sul vostro arrivo e sulla vostra prima e seconda accoglienza, sulle pratiche e la legislazione italiane ed europee in materia di immigrazione e protezione internazionale, sulle modalità attraverso le quali potrete spostarvi in Italia e chiedere aiuto e su chi contattare nelle varie città italiane.

Questa guida è gratuita e tra di noi non ci sono rappresentanti dello Stato, delle Forze dell'Ordine, delle Nazioni Unite o di organizzazioni finanziate da governi. Siamo tutti attivisti, gruppi e associazioni indipendenti. 

Il nostro obiettivo non è solo offrire supporto ai migranti nelle zone in cui ognuno di noi vive ma, prima di tutto, contribuire a rendervi indipendenti e capaci di proseguire il percorso che avete scelto, di auto-organizzarvi, cioè trovare persone e gruppi coi quali collaborare e lottare per un futuro migliore – vostro, nostro e delle società nelle quali viviamo.

Questa versione della guida è stata scritta e pubblicata nel gennaio 2016 e nel momento in cui la ricevete potrebbero esserci state alcune novità (ad esempio nella normativa o nel sistema di accoglienza in Italia). 

Noi faremo il possibile per aggiornarla periodicamente in base ai cambiamenti che avverranno e in ogni caso ricorda che i tuoi dirittifondamentali (che troverai indicati all'interno di questa guida) rimangono sempre gli stessi.

Oltre alle principali informazioni di cui avete bisogno, troverete nel CAPITOLO 6 la lista di attivisti e associazioni che possono aiutarvi. In caso di emergenze, problemi, richieste e qualsiasi necessità contattate la realtà più vicina a voi che trovate in questa guida, scrivete a 

w2eu_info@yahoo.com  o w2eu@hotmail.com  o visitate il sito www.w2eu.info  e la sezione "contatti" del sito web.

Benvenuti in Italia e in Europa! Versione 1.0 Gennaio 2016

 (..omissis..)

CAPITOLO 1

- INTRODUZIONE

1.1 Quali sono i tuoi diritti fondamentali come migrante e richiedente asilo in Italia e in Europa? Dal momento in cui arrivi in Italia e in Europa, hai dei diritti fondamentali che sono sanciti da leggi internazionali, europee e italiane. Tra questi diritti ti segnaliamo i seguenti:

- hai diritto a non essere rimandato in uno Stato dove puoi essere oggetto di persecuzione e discriminazioni per motivi di razza, di sesso, di lingua, di cittadinanza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali o sociali (secondo la “Convenzione di Ginevra”);

- hai diritto in ogni caso a rimanere in Italia (e quindi a non essere espulso) se fai parte delle “categorie vulnerabili” (minorenni, donne in stato di gravidanza, persone con disabilità, vittime di gravi violenze psicologiche, fisiche o sessuali, vittime di tratta, o se sei genitore di un bimbo con meno di sei mesi di età)

- hai diritto all'assistenza medica di base e allo screening sanitario completo e gratuito; le donne, i minorenni e chi ha problemi fisici e/o psichici ha diritto ad un'assistenza specifica e gratuita;

- nei centri di accoglienza hai diritto ad avere cibo e acqua almeno tre volte al giorno e ad essere alloggiato in strutture non sovraffollate e dotate di tutti i principali servizi;

- hai diritto a ricevere nella tua lingua di origine o in una lingua che comprendi le informazioni principali sulle procedure per chiedere asilo, sui tuoi diritti e sul luogo in cui ti trovi, il tempo di permanenza nella struttura di accoglienza in cui stai ed i mezzi di trasporto nella zona in cui vivi;

- hai diritto a poter comprendere quanto scritto in tutti i documenti che ti verranno consegnati e a rifiutarti di firmare se il documento non è scritto o non ti viene letto in una lingua che conosci;

- hai diritto ad avere copia scritta di tutti i documenti che ti vengono consegnati;

- hai diritto a poter contattare, tramite telefono o internet, i tuoi familiari e amici, sia nel tuo paese di origine che in Italia ed Europa, ed a parlare con mediatori linguistico-culturali ai quali spiegare la tua situazione e chiedere le informazioni di cui hai bisogno;

- hai diritto, se necessario, a chiedere il supporto di un avvocato;

- hai diritto alla tua libertà personale e a non subire violenze fisiche e/o verbali da parte delle forze dell'ordine e/o di altre persone;

- hai il diritto all'integrità familiare, cioè a poter restare sempre insieme ai tuoi parenti più vicini (padre, madre, fratello, sorella, marito, moglie, figli);

- se sei una donna o una coppia con figli hai il diritto ad essere subito accolto in strutture specifiche dove puoi ricevere il supporto e i servizi necessari;

- se sei un minore non accompagnato hai diritto ad alloggiare in un luogo sicuro e ad avere un tutore; - hai diritto ad avere tutela legale con il “gratuito patrocinio” (cioè senza spese a tuo carico).

1.2 Chi è un richiedente protezione internazionale (asilo politico)?

Secondo le normative italiane ed europee attraverso la richiesta d'asilo è possibile ottenere un permesso di soggiorno. La richiesta di asilo può essere fatta da tutti/e e in qualsiasi momento. 

Il richiedente protezione internazionale (o richiedente asilo) è una persona che ha presentato la richiesta ed è in attesa della decisione sul riconoscimento dello status di rifugiato o di altra forma di protezione.

Secondo la Convenzione di Ginevra del 1951 puoi fare la richiesta di protezione internazionale (asilo politico) se hai subito o hai il timore di subire violenze, persecuzioni,  minacce e, in generale, violazioni dei tuoi diritti fondamentali nel tuo Paese di origine per motivi legati ad appartenenza etnica, religione, nazionalità, appartenenza ad un gruppo sociale, opinione politica o se il tuo Paese è coinvolto in un conflitto armato internazionale o in un conflitto armato interno o se in caso di rientro nel tuo Paese rischi di essere condannato, ucciso o torturato o di subire in ogni caso un trattamento inumano o degradante.

Tieni presente che la povertà, i problemi economici e la tua volontà di cercare lavoro in Italia non sono da soli validi motivi per chiedere protezione internazionale (asilo politico). 

 

Una volta formalizzata la tua richiesta di asilo la legge italiana prevede il rilascio di un “permesso di soggiorno per richiesta di protezione internazionale” della durata di 6 mesi e con questo permesso hai diritto a lavorare dopo 2 mesi di regolare soggiorno in Italia. 


Ricorda che è un diritto di tutti/e fare domanda di protezione internazionale (asilo politico) e puoi farla con la “manifestazione di volontà” cioè dicendo o scrivendo (in una lingua che conosci) che vuoi chiedere asilo politico. Quando chiedi protezione internazionale devi spiegare in breve perché sei in pericolo nel tuo Paese.

Leggi bene il CAPITOLO 5 e la SCHEDA N.2 

IMPORTANTE! INFORMAZIONI SULL'AGENZIA EUROPEA “FRONTEX” Frontex è l'agenzia europea che si occupa del controllo delle frontiere. 

L'Unione Europea sta aumentando i fondi per questa agenzia e moltissimi membri di Frontex saranno inviati nei prossimi mesi in Italia e in particolare in Sicilia dove saranno aperti gli “hotspot”, nuovi centri dove probabilmente i migranti appena arrivati in Italia saranno divisi tra coloro che potranno chiedere protezione internazionale (asilo politico) e coloro costretti a farlo solo dopo essere stati detenuti o aver ricevuto il “foglio di via” con il rischio per alcuni di loro di essere rimpatriati o costretti a rimanere in Italia senza un regolare permesso di soggiorno.

L'obiettivo di Frontex non è tutelare i diritti umani ma pattugliare e sorvegliare i confini europei ed extraeuropei marittimi e terrestri. In base alle nuove indicazioni europee i membri di Frontex saranno sempre più presenti nei luoghi di sbarco dei migranti (soprattutto in Sicilia) e faranno sempre più spesso domande ai migranti appena arrivati per decidere se considerarli “richiedenti asilo” o “migranti economici”; inoltre le interviste che faranno serviranno per capire meglio i movimenti dei migranti in Italia e in Europa allo scopo di aumentare i controlli e la militariazzione dei confini.

Frontex non ha come obiettivo principali offrirti supporto e non è una ONG ma una agenzia di polizia. Se parli con Frontex, ricorda che loro comunicheranno quello che tu hai detto alla polizia italiana e/o di altri Paesi europei.

IMPORTANTE! Le forze dell'ordine italiane e i membri delle agenzie europee (come Frontex e Europol) potrebbero farti delle domande “trappola” per classificarti come “migrante economico” e non come “richiedente asilo”. Se ad esempio ti chiedono “perchè sei venuto in Italia?” e tu rispondi “per lavorare” potrebbero impedirti di chiedere asilo politico.

Inoltre da alcune settimane le autorità italiane ed europee stanno utilizzando nei luoghi di arrivo dei migranti - un formulario nel quale non è scritto chiaramente che una delle possibilità dell'arrivo in Italia è la richiesta di asilo mentre sono scritte in maniera chiara le altre opzioni (come “lavoro” e “ricongiungimento familiare”).

Prima di tutto ricordati quindi che hai da subito la possibilità di chiedere asilo politico e ricordati di spiegare e/o scrivere brevemente in una lingua che conosci (o con l'aiuto di un traduttore) i motivi per cui non puoi tornare nel tuo Paese e la tua volontà di chiedere protezione internazionale.

 IMPORTANTE!

Conserva tutti i tuoi documenti personali e ricorda che hai sempre il diritto a comprendere tutti i documenti che ti vengono consegnati, a non firmare documenti che non puoi comprendere e a conservare una copia di tutti i documenti che ti vengono consegnati.

1.3 Richiedenti asilo in arrivo da un “Paese terzo” (un Paese diverso da quello di origine) 

Una questione particolare riguarda le persone che chiedono asilo politico perché fuggono da situazioni di pericolo in un Paese che non è il loro Paese di origine (come Libia o Tunisia).

E' un tuo diritto chiedere protezione internazionale se ci sono gravi motivi di carattere umanitario cioè se hai vissuto o sei provieni da un Paese (diverso dal tuo Paese di origine) dove sia in corso o sia da poco concluso un conflitto interno o internazionale.

In questi casi l'ottenimento di una forma di protezione internazionale è però difficile a causa delle leggi restrittive sia italiane che europee nonostante sia l'Unione Europea (Direttiva 2001/55/CE) che l'Italia (articolo 20 del Testo Unico Immigrazione) prevedano la possibilità di rilasciare un permesso di soggiorno temporaneo per motivi umanitari.

Purtroppo però queste leggi non vengono quasi mai applicate quindi è probabile che nel momento in cui verrà esaminata la tua richiesta di asilo verrà valutata solamente la situazione nel tuo Paese di origine e non nell'ultimo Paese in cui hai vissuto o in cui sei transitato.

1.4 Cosa fare se vieni fermato/a dalla polizia in Italia e vuoi chiedere protezione internazionale 

Se vieni fermato dalla polizia e sei appena arrivato, devi chiedere subito quali sono i tuoi diritti e chiedere un interprete, a prescindere da qualsiasi tipo di domanda e intimidazione, e dichiarare (preferibilmente in lingua inglese o francese) le tue generalità (nome/cognome/data/luogo di nascita) e il fatto che vuoi chiedere protezione internazionale (asilo politico). 

Ricorda che la tua domanda di asilo non può MAI essere respinta dalla Questura.

Se ti impediscono di fare la domanda di asilo scrivi su un foglio le tue generalità, la data e la città dove di trovi e con caratteri grandi le parole: CHIEDO ASILO e la tua firma, e poi fai una foto a questo foglio e mandalo alle associazioni o ai tuoi contatti. Dopo questa dichiarazione dovrai chiedere di contattare un avvocato ed un mediatore (contatta le associazioni nella città in cui ti trovi nel CAPITOLO 6). In ogni caso hai il diritto ad avere un avvocato d’ufficio.

IMPORTANTE! non rispondere alle provocazioni da parte della polizia IMPORTANTE! quando chiedi protezione intarnazionale/asilo politico devi specificare i pericoli che corri nel tuo Paese (ricorda che la povertà, la ricerca di un lavoro e i problemi economici o ambientali non sono un valido motivo).

 (..omissis..)

SCHEDA N.5 

CODICE FISCALE, SISTEMA SANITARIO NAZIONALE, TESSERA STP, TESSERA SANITARIA, MEDICO DI BASE 

La Costituzione italiana tutela la salute come diritto fondamentale dell'individuo. 

Si tratta di un diritto che deve essere garantito a TUTTI, anche a chi non è in possesso di un regolare permesso di soggiorno.

In Italia TUTTI hanno il diritto all'assistenza sanitaria nelle strutture pubbliche e private accreditate del Sistema Sanitario Nazionale (S.S.N.). Se sei senza permesso di soggiorno, puoi chiedere il rilascio della tessera STP (Straniero Temporaneamente Presente) e avere accesso alle cure ambulatoriali e ospedaliere urgenti ed essenziali, anche in modo continuativo, agli interventi di medicina preventiva e all'assistenza farmaceutica. L’assistenza può essere gratuita per alcune tipologie di prestazioni, a parità del cittadino italiano, ad es. la gravidanza e l’accesso al consultorio familiare, alcune patologie, l’accesso ai centri salute mentale, prestazioni attraverso il Dipartimento di Prevenzione (vaccini, screening, prevenzione del HIV), per età (inferiore ai 6 anni e superiore ai 65 anni), ecc.

Puoi chiedere il rilascio della tessera STP in qualsiasi centro sanitario pubblico della città in cui ti trovi e dove effettui il primo accesso sanitario (pronto soccorso, ospedali, poliambulatori, consultori, ecc.) e devi solo dichiarare le tue generalità senza mostrare alcun documento di identità. La tessera ha una durata di 6 mesi, è rinnovabile per altri 6 mesi e vale in tutta Italia. 

Se hai il permesso di soggiorno come richiedente asilo o come titolare di protezione internazionale o umanitaria, puoi iscriverti al S.S.N. nel distretto sanitario della città in cui ti trovi.

L'iscrizione al S.S.N. è valida per tutta la durata del tuo permesso di soggiorno e può essere rinnovata alla scadenza previo rinnovo del permesso di soggiorno. L'iscrizione al S.S.N. consente di accedere agli stessi diritti garantiti al cittadino italiano (medico di base gratuito, ricovero ospedaliero gratuito, assistenza farmaceutica, visite mediche ambulatoriali e specialistiche, vaccinazioni, esami del sangue, etc...).

IMPORTANTE: - se non hai ancora chiesto il rilascio della tessera STP, ma hai bisogno di cure mediche urgenti, hai il diritto di accedere al Pronto Soccorso e di ricevere le cure necessarie. 

Puoi chiedere all’Ospedale stesso di rilasciare l’STP. 

- Per il personale medico, è vietato fare qualsiasi segnalazione all'Autorità di Polizia. 

Nessun personale operante nelle strutture sanitarie (pronto soccorso, ambulatori dedicati, ecc) può denunciare la tua condizione (art 35 comma 5 del Decreto Legislativo n. 286/1998).

- Per iscriverti al S.S.N. devi portare un'autocertificazione di residenza o dell’indirizzo che hai dato per il rinnovo del permesso di soggiorno o una dichiarazione di ospitalità del centro in cui ti trovi.

- il costo delle visite mediche parte dai 15 euro circa e può arrivare anche a 100 euro. Se non lavori o se hai un reddito inferiore agli 8000 euro lordi all'anno, puoi fare la richiesta per avere delle esenzioni per effettuare le visite mediche o per acquistare i farmaci nelle farmacie. Le modalità di rilascio delle esenzioni dal ticket possono variare da regione a regione.

- Per iscriversi al S.S.N. è necessario avere il codice fiscale, rilasciato da un'agenzia pubblica chiamata Agenzia delle Entrate che è presente in ogni città italiana. Il CODICE FISCALE è un codice di sedici caratteri, composto da numeri e da lettere che riproduce i tuoi dati anagrafici (nome, cognome, data di nascita, luogo di nascita) e serve ad identificare in modo univoco il cittadino/lo straniero soggiornante in Italia a fini fiscali e amministrativi.

SCHEDA N.6 

I DIRITTI DEI MINORI E DEI SOGGETTI VULNERABILI

I minori stranieri non sono espellibili né respingibili e le autorità si polizia devono informare al più presto della loro presenza i competenti Tribunali per i minori. 

Con il nuovo decreto legge 142 entrato in vigore il 30 settembre 2015 i minori hanno diritto a servizi speciali all'interno del sistema di accoglienza. Se sei minorenne e ti trovi da solo in Italia:

-  hai diritto ad essere ospitato in strutture adeguate alla tua età; 6. non puoi essere espulso;

- hai diritto ad essere alloggiato assieme ai tuoi genitori, ai fratelli minori non coniugati o ad un adulto legalmente responsabile;

- hai diritto ad avere un tutore che ti aiuterà mentre sei in Italia (in particolare nella procedura di protezione internazionale);

- hai diritto a cercare i tuoi familiari. Tutte le informazioni utili per ritrovarli rimarranno confidenziali. Ricordati che in base al Regolamento Dublino 3 se hai un familiare o un parente in un altro stato europeo, hai il diritto a ricongiungerti.

- hai il diritto a frequentare le scuole pubbliche;

- per verificare la tua età puoi essere sottoposto all'esame del polso solo se dai il tuo consenso. Se ti rifiuti, non perdi il diritto a presentare la domanda di protezione internazionale e a rimanere all'interno della struttura dove ti trovi. Hai diritto a particolari misure di accoglienza se sei un minore, un minore non accompagnato, un disabile, un anziano, una donna in stato di gravidanza, un genitore da solo con un figlio minore, una vittima di tratta o di tortura, una persona affetta da una grave malattia o da disturbi mentali.

- Le donne in stato di gravidanza e quelle che hanno partorito da meno di sei mesi non sono espellibili e hanno diritto ad un permesso di soggiorno;

- Per le vittime di tratta esiste uno specifico percorso di accoglienza e di protezione in strutture specializzate;

- I malati fisici o psichici hanno diritto ad un sistema di accoglienza speciale che prevede misure assistenziali specifiche;

- Le vittime di tortura hanno diritto ad assistenza e cure mediche e psicologiche appropriate.

      (..omissis..)

SCHEDA N.8 

IL DIRITTO DI RESIDENZA

La Costituzione italiana (art.16) tutela la libertà di circolazione e di soggiorno in qualsiasi parte del territorio nazionale. Tutti gli stranieri in possesso di un regolare permesso di soggiorno (richiedenti protezione internazionale, titolari di protezione internazionale e umanitaria, ricorrenti) hanno diritto ad essere iscritti nelle liste anagrafiche del Comune in cui vivono.

Con l'iscrizione anagrafica hai diritto:

 di ricevere l'assistenza sociale e i sussidi previsti dal tuo Comune;

 di accedere ad altri diritti sociali tra cui la partecipazione a bandi per l'assegnazione di alloggi;

 alla concessione della cittadinanza dopo un determinato periodo di residenza legale in Italia;

 di avere la carta d'identità e le certificazioni anagrafiche;

 di chiedere la patente di guida italiana o la conversione della patente di guida estera In base alla legge italiana, se vivi da più di 3 mesi in un centro di accoglienza, hai diritto alla residenza.

IL RAZZISMO NON É UNA MALATTIA

                     © by Vittorio Crapella - i2viu

Il razzismo non è da intendere una malattia ma è la salvaguardia dei popoli con le loro culture e tradizioni. 

Chi elogia ed aspira a società multietnica è come colui che aziona un frullatore che rende poltiglia tutto ciò che entra nel suo vortice, spariscono le diversità che sono patrimonio delle specie.

Ci prodighiamo tanto per salvaguardare l'habitat dei vegetali e degli animali, guai a toccare i letti dei fiumi si rovina la flora e la fauna, guai a spostare animali esotici in ambienti fuori dal loro, siamo attenti pure che le merci importate non trasportino parassiti infestanti e poi dopo tutte queste attenzioni accettiamo passivamente anzi favoriamo l'arrivo e lo spostamento di milioni di esseri umani provenienti da ogni dove, nel nome della globalizzazione, del multiculturalismo, del politicamente corretto e con tanto ingenuo buonismo.

Dal link: http://ilblogdilameduck.blogspot.it/2016/10/guillaume-faye-limperativo-del.html 

Dal punto di vista biologico, la scomparsa di un popolo, di una etnia o di una razza la si ottiene attraverso il ventre delle sue femmine. L'unione di una donna di razza X con un uomo di razza Y è assai più pericolosa per la razza X che per quella Y. 

E ciò perché sono le donne a costituire la riserva biologica e sessuale, il patrimonio genetico delle razze, delle etnie e dei popoli, più che gli uomini.

Una donna, in effetti, nel corso della propria vita può dare alla luce un numero limitato di figli, mentre l'uomo può generarne una moltitudine, avendo a disposizione abbastanza donne in età fertile. Per questo i demografi definiscono quindi la fertilità e il rinnovamento della popolazione solo in termini di numero di figli per donna, sulla base della maternità e non della paternità.

Ecco perché dobbiamo preoccuparci dell'immigrazione incontrollata di popolazioni del terzo mondo (che hanno indici di fertilità più alti) nei paesi europei, ovvero del problema del meticciato che, soprattutto in Francia, sta raggiungendo proporzioni consistenti. 

Non solo la razza bianca subisce la competizione all'interno del suo stesso territorio, non solo essa non si rinnova a causa della bassa fertilità (che ovunque è di due figli per donna) ma una parte delle donne in età fertile propende per il meticciato. 

Quindi, oltre al fatto che le popolazioni straniere si riproducono tra di loro, le donne bianche fertili hanno meno figli e alcune di loro si offrono agli stranieri.

I bianchi, tranne poche eccezioni, sono l'unica popolazione che non si preoccupa del proprio futuro collettivo, che non possiede una coscienza razziale a causa del senso di colpa derivato, oltre che dalla mentalità cristianiforme universalista, dalle conseguenze del Nazismo, che hanno provocato una paralisi mentale e la creazione di una cattiva coscienza collettiva.

Alla fine, questa grave situazione risulterà, dovesse continuare, in un silenzioso e graduale genocidio dei bianchi in Europa, ovvero nella loro stessa culla, che sarà presto abitata in massima parte da forestieri, meticci e una sempre crescente minoranza di bianchi. 

Questo è il destino che attende la Francia e che viene confermato ogni giorno semplicemente mettendosi a guardare la composizione dei bambini che escono da scuola alla fine delle lezioni.

Quando un popolo trasforma il suo patrimonio genetico fino a questo punto, cessa di essere ciò che è.

Se non interverranno inversioni di tendenza, gli abitanti dell'Europa alla fine del ventunesimo secolo non sanno più persone di origine europea e, di conseguenza, la civiltà europea non esisterà più. 

L'Europa stessa non esisterà più come entità demografica ma solo come espressione geografica. 

Sarà semplicemente un'appendice dell'Africa, senza una propria coscienza etnica (al contrario della maggior parte dei popoli del mondo). 

Gli europei occidentali considerano questo cataclisma con una sorprendente indifferenza da morti viventi, nonostante gli indicatori demografici puntino a questo tipo di futuro e siano realmente terrificanti.

AUTOVELOX, SEMAFORI INTELLIGENTI E TELECAMERE NASCOSTE

    © by Vittorio Crapella - i2viu

28-08-2013

Pensando a tutti quei prodotti tecnologici utilizzati per vessare gli automobilisti come autovelox, semafori intelligenti, telecamere nascoste, trubox, percepisco il loro utilizzo come un abuso di posizione dominante da parte delle amministrazioni che li mettono in atto.

Vengono spacciati come mezzi di prevenzione per la sicurezza stradale ma poi li usano per fare cassa tant'è che nei bilanci delle amministrazioni vengono preventivamente stimate le contravvenzioni derivanti dal loro uso. 

Comprendo che una guida corretta e rispettosa delle norme di circolazione sia la base per la sicurezza ma si evince pure che l'automobilista combatte ad armi impari anche quando il buon senso è dalla parte di chi guida. 

Infatti un autovelox non perdona, valuta, misura e stampa la velocità con decimali mentre un contachilometri sulle auto garantisce una precisione al massimo del 5% e non serve a nulla la valutazione di chi guida che adegua la velocità in funzione della strada o del traffico. 

L'autista dovrebbe essere un robot che impartisce gli ordini all'auto in base ai cartelli stradali che incontra anche se il 50% di questi sono messi fuori da ogni logica corretta.

E’ ovvio che se vengono seminate trappole un po’ ovunque prima o poi ogni automobilista incapperà in una di queste pur essendo ligio e attento alle norme e guidando con prudenza.

DA VALUTARE  QUANDO  SI  ASSUME  UNA  BADANTE

                           © by Vittorio Crapella - i2viu

Le cose da sapere quando si vuol assumere una badante.

Questi link sono già di per se eloquenti in merito ma affrontano quasi solo il problema burocratico amministrativo.

http://www.assistere.net/quanto-costa-assumere-direttamente-una-badante/

http://contrattobadanti.blogspot.it/

http://contrattobadanti.blogspot.it/2015/07/doveri-cosa-deve-fare-la-badante.html#links

Adlccomo:  http://www.adlccomo.it/

Ci sono altri aspetti molto importanti da non sotto valutare per non incorrere in spiacevoli sorprese e che comunque è sempre meglio conoscere anche se apparentemente sono marginali.

Va chiarito in partenza che anche la più brava, se straniera, non è in Italia per opere di beneficenza ma esclusivamente per recuperare più soldi possibili da inviare al loro paese e non solo soldi ma anche viveri o altri beni che comprano o si appropriano in modo non sempre lecito.

- Valutare eventuali referenze che in genere sono propense ad esibire.

- Ci sono anche quelle che accettano volentieri anche qualche mese in nero perché nel frattempo riscuotono la disoccupazione così i soldi aumentano.

- In ogni caso non dare lavoro in nero nemmeno per un giorno di prova a nessuno nemmeno se all'apparenza sembra la migliore persona mai vista.   Se vuole certezze di essere assunta subito o altrimenti minaccia che ha già un altro posto dove andare, lasciarla subito per il suo destino che tanto di badanti c'è ne sono.   Ricordate che, anche quelle in regola con tanto di contratto, sono propense alla fine del rapporto di lavoro, sobillate e tutelate dai sindacati, ad andare dall'avvocato (tanto anche quello viene pagato dallo stato cioè noi) dei vari patronati affermando che lavoravano da tizio ma facevano più ore di quelle dichiarate, o non hanno usufruito deelle ferie o dei giorni di permesso ecc.. e qui cominciano le grane e ci si deve rivolgere all'avvocato e c'è il rischio di finire davanti al giudice del lavoro che in base alle leggi protezioniste potrebbe anche dare ragione alla badante.

- Stipulate il contratto con tutte le specifiche in base alle proprie esigenze ben chiare davanti agli addetti di un patronato sindacale o di chi farà le buste paga e esperti in materia di assunzioni badanti.

- Sappiate che la legge tutela all'inverosimile il lavoratore e che può sempre dire in seguito " ma io facevo più ore, non ho usufruito del/i giorno/i di festività o..." e di fronte al giudice può affermare di non aver mai reclamato prima perché era in stato di bisogno e non voleva magari essere licenziata. 

Sarà lei a presentare l'onere delle prove di quanto afferma ma intanto potreste avere grane da sostenere.

Va ricordato anche che eventuali controversie ed eventuali esborsi aggiuntivi ricadono sugli eredi.

- Chiarite la loro situazione famigliare e che intenzioni hanno ad esempio sull'eventuale ipotesi di portarsi in casa dei loro congiunti (soprattutto eventuali minori).

- Una delle prime cose che vi chiederanno è se avete accesso ad internet e se c'è il WiFi in quel caso chiedono se possono aver accesso, così non hanno bisogno di chiavette per connettersi a internet a loro spese.   Poi le ritroverete spesso in video conferenza con i suoi, anche in orari non sempre consoni con il lavoro che stanno svolgendo.

- Sappiate che loro conoscono per filo e per segno i loro diritti e su quelli sono intransigenti mentre voi 

avrete sempre sorprese che non conoscevate. 

Riassumendo 2 ore pomeridiane di libero è sacro, mezza giornata e un giorno di riposo alla settimana pure. Nel giorno di riposo intendono proprio che in quel giorno l'assistito sia gestito dai famigliari, parenti o altri dal risveglio all'andata a letto la sera. 

Pertanto se non vi va bene va concordato altro ed eventualmente messo anche per iscritto.

- Le festività riconosciute e che risulteranno sul contratto spesso le vorrebbero non usufruire ma essere retribuite a parte ad esempio 50 Euro a giornata.

- Quando usufruisce dei giorni di festa come indicato da contratto (1 e 6 gennaio, 25 aprile ecc - 12 in un anno) meglio un semplice scritto in cui dichiara che usufruisce del/i giorno/i, data e firma di entrambi. 

Se non usufruisce e resta al lavoro e gli date tot, altro breve scritto con indicato importo data e firma.

(chiedete eventualmente a chi fa le buste paga come vanno gestiti questi compensi extra paga).

- Le ferie in genere vanno concordate ma spesso vi trovate spiazzati perché pensate che faranno almeno 1 anno prima di pensare alle ferie di un mese più altri giorni che gli spettano. 

In realtà, in virtù delle loro abilità conoscitive dei diritti, sanno che dopo 10 mesi e qualche giorni hanno maturato ferie per circa 22 giorni ma con altri previsti e giorni festivi non conteggiati raggiungono la possibilità di farsi tranquillamente un mese di ferie.

In genere non vi verrà detto con largo anticipo ma solo quando hanno già pianificato tutto e a voi resta solo il tempo di pensare come provvedere alla sostituzione.

- Se si ammala ha diritto alla conservazione del posto di lavoro, per:

• 10 giorni, se lavora con la stessa famiglia da 1 a 6 mesi;

• 45 giorni, se lavora da 6 mesi a 2 anni;

• 180 giorni, se lavora da più di 2 anni.

Inoltre hai diritto al pagamento della metà dello stipendio

stabilito per i primi 3 giorni e dello stipendio intero per i giorni

successivi, fino a un massimo di:

• 8 giorni, se lavori con la stessa famiglia da 1 a 6 mesi;

• 10 giorni, se lavori con la stessa famiglia da 6 mesi a 2 anni;

• 15 giorni, se lavori da più di 2 anni. 

- Se convivono con l'assistito hanno diritto anche a vitto e alloggio oltre il normale importo pattuito e prendono pure la residenza che il comune rilascia e che comunque conteggia nei calcoli riferiti alla TARI. 

Attenzione che quando finisce il contratto di loro iniziativa non comunicano nulla al comune e 

continuano a mantenere la residenza (d'ufficio un anno) pertanto va fatto due righe all'anagrafe del comune specificando che la badante xx ha finito il suo rapporto di lavoro e che non risiede più presso l'abitazione di yy in via zz.


- Se il rapporto di lavoro cessa per morte dell'assistito sappiate che tendono a voler rimanere nello stesso alloggio per qualche tempo in genere fino al ritrovamento di un nuovo impiego. 

Sono cose da chiarire bene anche queste magari per iscritto per non avere discussioni dopo.

- In genere la spesa per la casa la fanno volentieri anche perché così si possono comprare più o meno quello che gradiscono. Pretendete sempre il relativo scontrino e verificare cosa e come spendono.

- Consegnate e tenete una copia della busta paga dove risulti le relative firme della badante e del datore di lavoro con la data e il pagamento fatelo con assegno o bonifico bancario. 

L'ideale sarebbe che la badante avesse un suo conto corrente con numero IBAN e poi voi date ordine alla vostra banca di fare il bonifico dell'importo indicato in busta paga.

Evitate il contante anche perché per importi superiori a 1000 euro non sarebbe consentito ma va fatto appunto con bonifico o comunque con altri metodi tracciabili consentiti. 

- In caso di licenziamento per qualsiasi motivo va dato il preavviso di 15 giorni con lettera scritta che in genere prepara chi vi tiene le buste paga, in questi 15 giorni la badante continua a fare il suo lavoro. 

Questo vale anche in caso di decesso improvviso del paziente, viene spontaneo chiedersi cosa farà in quei giorni, continuerà a rimanere con vitto e alloggio come prima e al massimo potrà mantenere le pulizie di casa e farsi la spesa.

- Avendo diritto di vitto e alloggio questo gli si deve riconoscere anche nell'importo del TFR e tredicesima e ferie (accertatevene prima per inutili discussioni dopo).

- Ogni anno in base al contratto nazionale ci sarà l'adeguamento di stipendio (ad esempio dal 2014 al 2015 c'è stato un aumento di circa  8 euro su 1000).

- A fine rapporto di lavoro e molto probabile che vi venga richiesto una lettera in cui rilasciate delle credenziali sul lavoro svolto dalla badante (non è comunque un obbligo).

Quanto scritto sopra non va preso alla lettera come verità assoluta ma è solo una guida che tocca diverse problematiche che vanno valutare e la dove ci sono dubbi vanno chiarite assieme alla badante davanti ad uno sportello sindacale che redimerà ogni dubbio in base alle norme vigenti.

P.S. Se leggiamo il Contratto Collettivo Nazionale su ben 53 articoli troveremo un solo articolo il nr. 10  http://www.adlccomo.it/contratto-collettivo-nazionale-lavoro-domestico/

inerente "Inquadramento dei lavoratori" dove parla  delle mansioni come ad esempio la dove recita:       

Livello C super

Profilo:

Assistente a persone non autosufficienti (non formato). Svolge mansioni di assistenza a persone non autosufficienti, ivi comprese, se richieste, le attività connesse alle esigenze del vitto e della pulizia della casa ove vivono gli assistiti.

Ora viene spontaneo domandarsi se, di fronte ad un mare di specifiche sui diritti,  forse non si poteva spendere qualche altra frase per evidenziare altre mansioni  non specificate  che altrimenti restano aleatorie.  Liquidano il tutto con "assistenza a persone non autosufficienti.."; forse andava esplicitato in maniera più chiara quali sono le cose fondamentali di cui ha bisogno una persona non autosufficiente.   

Ci sono casi di badanti che, di fronte alla richiesta del paziente di essere pulito dopo essere andato in bagno, rispondono: "il culo e tuo e puliscilo te.."

Altri link da leggere:

http://www.guidaconsumatore.com/lavoro/badanti-inps-tredicesima-e-licenziamento.html

http://www.ilgiornale.it/news/politica/furti-ricatti-e-seduzione-laltra-faccia-delle-badanti-1040901.html

http://contrattobadanti.blogspot.it/2010/11/cosa-fare-se-una-badante-fa-una.html

http://www.webcolf.com/cedolino-paga-e-trattamento-economico/vitto-e-alloggio-colf-e-badanti.html

http://contrattobadanti.blogspot.it/2015/07/doveri-cosa-deve-fare-la-badante.html#links

MA È TUTTO NORMALE ?

Mi domando perché si debba chiedere asilo politico solo in Italia, attraversando mezza Africa come ci fanno credere affrontando il deserto per arrivare guarda caso in un paese che è pure in guerra come la Libia. 

Pure dal Marocco, Algeria, Tunisia, Bangladesh e altri vanno in Libia per farsi naufragare, stranamente non arriva nessun libico, eppure ci continuano a dire che lì c’è la guerra e i migranti sono a rischio e sono torturati, ma poi quando li vedi sulle navi della salvezza le uniche torture che gli hanno inflitto è Iphone 7 da tenere sempre a portata di mano per chiamare i soccorsi.

A guardar bene il tutto è architettato come unico scopo quello di far arrivare in Italia tutti gli Africani che si possono permettere di pagare il viaggio compreso minori o singoli componenti di famiglie, a mio parere, istruiti e consapevoli delle leggi e dei diritti che esistono e gli spettano solo qui da noi, che garantiscono il ricongiungimento famigliare in assoluta riservatezza.

Ne arriva uno ma poi per legge si ricostruisce qui la famiglia in anonimato (vedi legge 47 aprile del 2017)

Ed ecco che per mettere a segno questo infausto disegno costruiscono a hoc naufragi, salvataggi, rifugiati politici, insomma si attaccano e sfruttano quei diritti che chi li ha voluti di certo non immaginava venissero usati in questo modo.

Io credo che chi ha scritto l'Art. 10 in Costituzione di certo non l'ha stilato immaginando che venisse applicato a chi parte dal centro Africa senza documenti, si imbarca per naufragare, per essere salvato e volutamente insiste per arrivare in Italia.

C'è chi insiste nel dire "poverini scappano dalla guerra, dalla miseria, dobbiamo accoglierli..." affrontano il problema solo sul finale, senza guardare la questione nella sua interezza che è molto più complessa. 

È una questione mondiale quella dell'Africa e se non si comprende che va creato una cultura del controllo delle nascite portando lì istruzione con scuole per insegnare professioni per creare lavoro in loco, ma si pensa di affrontare il problema a barcate con morti e salvati da destinare in porti sicuri ma rigorosamente in Italia, è una visione da miopi e nell'arco di poco sarà una catastrofe europea e non solo.

LETTERA DA UNO QUALUNQUE ALLE ONG

Andare in Libia (chiamato perfino Canale di Sicilia) a caricare, non migranti e non naufraghi ma clandestini senza documenti, rigorosamente in possesso però di Ipod per chiamarvi, e volerli insistentemente portarli in Italia non è opera di bene per il salvataggio di vite umane; si chiama servizio di traghettamento e traffico illecito di clandestini.

Se davvero siete convinti di fare del bene lo dovete sapere gestire fino in fondo; non potete obbligare e pretendere che altri si prendano cura di queste inconsapevoli vittime, dopo averli scaricati nel vostro scelto porto sicuro.

Quello è una violazione dei diritti degli altri, degli Italiani che se esprimono il loro diniego, voi non potete pretendere che applaudano per il vostro presunto e auto referenziato "noi salviamo naufraghi, salviamo vite umane e siamo bravi a prescindere".

Volere un porto sicuro ma che debba essere rigorosamente in Italia di certo non può essere inquadrato nelle norme del diritto del mare inerenti i naufraghi; il naufrago è quello che si salva da un naufragio dove presuppone davvero un fatto insolito e tragico dove una imbarcazione affonda e una volta salvati si portano sulla terra ferma più vicina..

Se su un gommone, mezzo inappropriato per partire dalla Libia, viene preconfezionato un ammasso di persone con tanto di giubbotto salvagente premonitore di un possibile naufragio significa valutare il rischio a metà e confidare nell'arrivo della nave già preventivamente allertata.

Vorrei conosce in quale norma o legge del diritto del mare contempli casi simili. Questo a mio avviso si chiama organizzazione illegale di traffico di esseri umani spacciati per naufraghi da poter dire li abbiamo salvati.

Ma nei giorni che le vostre navi non perlustrano il mare libico siete davvero convinti che qualcuno possa annegare ?

Se siete convinti di no allora vorrebbe dire che via le navi niente migranti, se invece siete convinti di si allora dovremmo avere come minimo dai 150 ai 170 mila morti in mare ogni anno ... perché quello era il numero che "salvavate" e traghettavate in Italia negli anni 2016/2017

Vi pare sia quest'ultima la realtà ?

Basta ormai l'hanno capito perfino i pesci del mare libico il giochino che c'è dietro.

A supporto di quanto ho scritto basterebbe consultare i tracciati delle vostre navi quando nel 2016/2017 si andava a 2 o 3 miglia dalle coste libiche a fare il pieno.