Bug-TTL

© by Vittorio Crapella - i2viu

TASTO BUG PER IL CW CON INTEGRATI TTL

Pubblicato su Radio Rivista marzo 1982

FUNZIONAMENTO E DESCRIZIONE

Questo Bug fa uso di due palette per la manipolazione e funziona come segue:

con una delle due palette a secondo di quale premo per prima vado ad impostare una memoria set‑reset la quale tiene bloccato l'impostazione dell'altra sino a quando non ha eseguito il Punto o Linea relativi a quella memoria per primo impostata.

Nello stesso tempo che imposta la memoria si eccita il reed‑relè chiudendo i contatti d'uscita e contemporaneamente si libera un oscillatore ad onda quadra che fa avanzare il conteggio binario dell'Integrato P.

L'integrato G decodifica il conteggio e da degli impulsi che vanno ad azzerare la memoria impostata.

Il tempo intercorso fra l'impostazione e l'azzeramento della memoria durerà o un punto o una linea a secondo dì quale paletta è stata premuta.

La relazione fra punto e linea dipende dal tipo di decodifica e proprio per questo si possono avere diversi tipi dì manipolazione. Precisamente se faccio uso di un commutatore a dodici posizioni due vie e lo collego come da figura 2

allo schema di fig. 1 avrò un rapporto punto‑spazio‑Linea che è quello riportato nella tabella 1.

Eseguendo il collegamento diretto senza commutatore come da primo esempio riportato nella tabella 1 si avrà la manipolazione standard (P=1 S=1 L=3).

Se sì tengono premuto contemporaneamente le due palette il bug continua a formare punto‑linea punto linea ecc. partendo con P o L a secondo di qual e paletta ho premuto per primo.

Pigiando una o l'altra paletta anche per un tempo inferiore alla durata prevista per una data velocità, verrà formato ugualmente o il punto o la linea proprio perché esistendo la memoria set‑reset questa si imposta anche con un brevissimo impulso, dovuto alla pressione delle palette, e si azzera soltanto trascorso quel certo tempo previsto.

REALIZZAZIONE E CONSIGLI

Ho realizzato, il circuito di fig. 1 su circuito stampato a doppia faccia come da figura A e B il quale dovrà essere modificato per quanto riguarda il reed‑relè a secondo di ciò che ognuno dispone.

Nella fig. C si vede la disposizione dei componenti ed è sovrapponibile alla fig. B che è appunto la vista delle piste dalla parte dei componenti. L'alimentatore è quello la fig.4 raffigurato qui sotto

e viene alloggiato nello stesso contenitore che consiglio metallico per meglio schermare il circuito da eventuali, rientri di R.F.

A tale proposito si consiglia di unire la massa metallica del contenitore a quella di tutto l'impianto della stazione in cui si opera che dovrà essere messa a terra.

Nel prototipo non ho previsto il monitor‑nota per l'auto-ascolto ma chi volesse può aggiungere il circuito dello schea di fig. 3

Chi volesse modificare la velocità oltre l'escursione prevista potenziometro può variare la capacità da 33 mF aumentando il suo valore se vuole diminuire la velocità o diminuendo il suo valore se si vuole aumentare la velocità.

Il mio primo tasto elettronico a integrati CMOS pubblicato su radio Rivista nr.7/1984