Lampada telecomandata

LAMPADA CON TELECOMANDO

© by Vittorio Crapella - i2viu

Il progetto è basato sull'utilizzo dell'integrato S576 della Infineon apposta per questo utilizzo come si può vedere nel DATA SHEET.

SCHEMA

Circuito sottoposto a tensione di rete potenzialmente pericoloso se non si osservano le norme di sicurezza

Lo schema qui sopra raffigurato è la fotocopia di quanto a suo tempo avevo disegnato a mano ma c'è anche quello disegnato con Orcad II.

L'alimentazione del circuito si ottiene direttamente dalla rete mediante C15, R14, D1, D2 e diodo zener D3 che stabilizza a 15V con il condensatore C18 che funge da capacità di livellamento.

L'integrato S576 comanda il TRIAC controllando il suo innesco e di conseguenza alimenta la lampada con poca o tanta tensione. Questo avviene in funzione del livello di tensione sul pin 5. Più precisamente ad ogni passaggio da livello alto a livello basso del pin 5 si ha un comando una volta ON e una volta OFF del triac e di conseguenza della lampada. Il livello di luce aumenta se tengo basso il pin 5 nello stato ON e cala se sono nello stato OFF.

Il pin 5 viene comandato dall'integrato NE567 decodificatore di tono che manda basso il suo pin 8 ogni volta che all'ingresso pin 3 arriva un segnale di BF avente una frequenza sintonizzabile con il trimmer multigiri R11.

Questo segnale BF arriva da Q3 che funge da amplificatore del segnale proveniente da R15 e da L2 che assieme a Q2, L1, C10, C11 e C16 formano la parte ricevente (ricezione in supereazione). Si tratta di un oscillatore che oscilla attorno ai 300 Mhz sensibile ad altri segnali a RF proveniente dal trasmettitore che trasmetterà sulla stessa banda. Quando i due segnali, quello di questo oscillatore con quello proveniente dal Tx, si miscelano creano un battimento che fa variare il segnale su R15. Pertanto se il TX viene modulato da un'onda quadra interferirà con il ricevitore creando una variazione di segnale su R15 con la stessa frequenza dell'onda quadra del TX che verrà riconosciuta dal NE567 così da mandare basso il pin 8 per tutta la durata che il trasmettitore rimane attivo.

L3 non è critica ne indispensabile, è una induttanza che blocca eventuali spurie verso la rete 230Vac, ottenuta con 15 o 20 spire di filo di rame smaltato del diametro 0,7 o 0,8 mm su un pezzo di ferrite del diametro di 6 o 8 mm.

L1 si realizza in aria con filo di rame (se possibile argentato) del diametro 0,8 o 1 mm avvolgendo 2 spire su un supporto (punta da trapano) del diamtero di 6 o 6,5 mm.

C10, C11 e C16 dovranno essere dei condensatori ceramici NP0 (Negativo Positivo Zero) cioè coefficiente di temperatura nullo, la capacità non varia al variare della temperatura.

C15 può essere sostituito da due condensatori in parallelo da 0,47 uF 400 VL

VISTA DEL MONTAGGIO RX

Chiudendo il pulsante SW1 alimento il circuito il led si accende indicando che è in trasmissione. R2 e D1 forniscono tensione di 5,1V all'integrato NE555 che genera una onda quadra sul pin 7 che pilota il BC239 che a sua volta quando va in saturazione porta a massa l'emettitore del BF199. Il BF199 assieme ad L1, C2, C5, R4 e C1 forma un oscillatore a RF che irradia segnale verso il ricevitore solo per il tempo che il Q1 resta saturo.

Al ricevitore arriva, come previsto un segnale RF modulato (tutto niente) dall'onda quadra a frequenza BF data da R1 e C3 di circa 5KHz.

Con il compensatore (condensatore variabile 3-13pF) regolo il valore della RF affinché il ricevitore riceva il massimo segnale.

La JAF (induttanza di blocco per la RF) è composta da una ventina di spire di filo di rame smaltato del diametro (non critico) di circa 0,30 mm in aria su supporto del diametro di 5 mm. (usare una punta da trapano, avvolgere le spire e poi togliere la punta).

C1 e C2 è opportuno siano dei ceramici NP0



VISTA DEL MONTAGGIO TX




TARATURA

Per una messa a punto corretta serve l'oscilloscopio collegato tra il positivo di C6 e massa del ricevitore in portata 100 mV/cm. e 100 uS/cm. In queste condizioni tenere SW1 del TX pigiato e regolare, con un cacciavite anti induttivo (tutto di plastica con solo la punta in lamina di ottone), il compensatore C5 del trasmettitore per avere la massima tensione sull'oscilloscopio. Ho così messo al passo frequenza del ricevitore con quella del trasmettitore. Ora con il multimetro tra il pin 8 dell'integrato NE567 e massa regolo il trimmer R11 fino a quando la tensione va a 0V tenendo il TX sempre in trasmissione.

Se non dispongo di oscilloscopio si può procedere nel seguente modo:

- unire massa dell'RX con quella del TX;

- unire con filo il collettore di Q1 del trasmettitore e il positivo di C6 dell'RX;

- regolare il trimmer R11 fino a quando la tensione sul pin 8 dell'integrato NE567 va a 0V tenendo il TX sempre in trasmissione;

- scollegare il filo tra Q1 e C6 e il filo di massa poi con TX in trasmissione regolare il compensatore C5 del trasmettitore fino a quando la tensione sul pin 8 dell'integrato NE567 va a 0V.

Disponendo dell'oscilloscopio si può procedere ad una taratura del trimmer R11 affinché la durata del periodo dell'onda triangolare osservata sul pin 6 dell'NE567 sia uguale al periodo dell'onda quadra osservata sul pin 7 del NE555 del TX.