NO al tifo violento
Felice Mazzola IID
Sono da sempre un appassionato di calcio e non posso rassegnarmi al pensiero che i tifosi inizino a costituire il lato negativo, il risvolto della medaglia, di questo splendido sport e non solo. Ultimamente abbiamo assistito ad azioni di tifosi che io definisco semplicemente antisportive, azioni che mi fanno vergognare e che non rendono onore alla bellezza di questo sport. Non è più possibile sentire dagli spalti insulti razzisti, vedere scagliare monete contro, ad esempio, il calciatore della Lazio Pepe Reina, vergognosi i fischi contro il portiere Donnarumma nelle ultime partite della nazionale e poi perché? Solo perché ha deciso di lasciare l’Italia e andare a giocare per un’altra squadra. Per non parlare degli scontri tra tifoserie avversarie a fine partita. Gli sportivi, quelli veri, devono saper vincere, perdere e pareggiare, devono essere la carica per la loro squadra e non metterla in difficoltà in quanto sono, poi, le squadre a pagare le multe per queste azioni antisportive. A dire il vero neanche i giocatori danno sempre il buon esempio abbandonandosi, a volte, ad azioni che poco hanno a che fare con la sportività. Nella recente partita di Europa League tra Marsiglia e Lazio è stato impedito ai tifosi italiani di entrare allo stadio perché accusati di essere violenti e responsabili di insulti fascisti. Che brutta nomea ci portiamo dietro! Mi auguro che si possa ritornare a vedere del buon calcio, a gioire per la vittoria della propria squadra senza scadere nella volgarità e nel cattivo gusto, che si mettano da parte atteggiamenti che nulla hanno a che fare con l’autentico spirito sportivo.