Incontro con i Carabinieri
Felice Mazzola IID
Il 23 maggio, giorno della ricorrenza della strage di Capaci, presso il plesso Marconi, nella palestra, è avvenuto l’incontro con i carabinieri della stazione di Agira ed Enna, per discutere di Bullismo, di Cyberbullismo, uso consapevole dei social network che possono essere molto dannosi, se usati in modo inappropriato. Inoltre ci sono state date molte informazioni sull’arma dei Carabinieri, utili per chi avesse il desiderio, in futuro, di intraprendere questo lavoro. Quale giornata migliore per continuare a parlare di legalità? A 30 anni dalla strage di Capaci in cui perse la vita il magistrato Giovanni Falcone, sua moglie e gli uomini della scorta, le attività all’interno della scuola per discutere di rispetto delle regole sono sicuramente aumentate e la nostra scuola non perde occasione per poter parlare di LEGALITA’. I carabinieri ci hanno spiegato come fare un buon uso dei social, ci hanno raccomandato di non messaggiare con persone sconosciute perché non si possono conoscere le intezioni reali di soggetti che si nascondono dietro uno schermo, persone che spesso utilizzano profili fake. Hanno ribadito di stare attenti anche a pubblicare una normale foto sul proprio profilo perché può essere rubata e che quindi, nel momento in cui noi postiamo una foto, questa non ci appartiene più e chiunque ne entri in possesso può farne l’uso che vuole. Si è parlato di haker e di come capire se un telefonino è stato hakerato. In riferimento all’argomento sul bullismo si è sottolineato con forza che, se si è vittime di bulli, non bisogna avere paura, non bisogna isolarsi ma parlare con un adulto, che può essere un genitore, un insegnante e se il fenomeno continua andare a denunciare presso le forze dell’ordine. Anche questo incontro ha avuto un forte impatto educativo su noi ragazzi, sono incontri molto importanti perché non solo ci mettono in guardia sui pericoli della rete e sulle conseguenze che possono comportare, ma anche perché ci fanno ulteriormente capire quanto sia importante, in una società civile, rispettare le regole.