Etna: la montagna di fuoco

Manuel Bonifacio IIC

L’Etna, con i suoi 3329 m di altezza, è il vulcano attivo più alto d’Europa; è un vulcano “vivo”, si vede di tanto in tanto “sbuffare” ed esibirsi in spettacolari eruzioni. Dal 2013 fa parte dei Patrimoni dell’Umanità, offrendo spettacolari e frequenti eruzioni e colate laviche che affascinano studiosi del settore e attirano turisti da tutto il mondo. Il vulcano è costituito da molti crateri, sia attivi che inattivi, attualmente sono cinque quelli attivi e sono: il cratere di nord-est, la voragine, la Bocca Nuova, I Crateri di Sud-Est e il nuovo Cratere di Sud-Est, creato nel 2007. Tuttavia non ci dà solo una vista suggestiva, a volte provoca anche danni all'ambiente. Sono state parecchie, infatti, le eruzioni delle quali molte veramente spaventose e distruttive questo perché l’attività vulcanica dell’Etna è mutevole e provoca lunghi periodi tranquilli o al massimo con sbuffi” di fumo, alternati ad altri con eruzioni parossistiche anche molto forti e drammatiche. Tra le prime eruzioni più importanti ricordiamo nel 1381 quando gran parte della lava raggiunse Ognina coprendo il porto, un’altra eruzione risale al 1444, la così tanta fuoriuscita di lava e le forti pressioni causarono il crollo della vetta del vulcano. L’eruzione più lunga è quella del luglio 1614 che durò oltre dieci anni che provocò l’accumulo di molti metri cubi di lava, pochi anni dopo, nel 1669 si ha l’eruzione più conosciuta e distruttiva che arrivò sino al mare creando un chilometro di nuova costa. In soli quattro mesi distrusse in buona parte molti paesi pedemontani e raggiunse pesino Catania. L’ultima e più recente eruzione è stata quella del 10 febbraio 2022, caratterizzata da molte nubi, fulmini e da una spettacolare esplosione di ceneri. La grande montagna non è fatta solo di lava, ma sui suoi fianchi, lontano dal cratere centrale, si estende una vegetazione varia, con ambienti naturali abitati da molte specie di uccelli e animali, da campi coltivati e da piantagioni di agrumi, mandorli, pistacchi. Per salvaguardare il paesaggio e la natura di questi luoghi straordinari, nel 1987 è stato istituito il Parco Naturale Regionale dove si possono trovare percorsi e sentieri che portano alla scoperta di ambienti favolosi e dove si possono ammirare il picchio rosso, un uccello particolarissimo, le ginestre, il pino larico che cresce solo sull'Etna o le betulle etnee che sopravvivono a un’altitudine di 2000 metri. L’Etna non è solo fuoco, lava e ceneri, ma è anche luogo sciistico in inverno e nel periodo primaverile è uno spettacolo naturalistico.