Storia di una bella amicizia:
Jesse Owens e Luz Long
di Manuel Bonifacio Rosolino 1C
Luz Long di Lipsia, e Jesse Owens di Oakville, ebbero l’opportunità di conoscersi nel 1936, tre anni prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale. Si svolgevano le olimpiadi e Luz Long non riusciva a fare un salto più lungo dell’avversario, il primo e secondo tentativo andarono male, ma al terzo tentativo, riuscì nell’impresa, ad incoraggiarlo proprio il suo avversario che lo aveva incoraggiato con le seguenti parole: "Non pensare ad altro pensa solo a saltare più che puoi" ed eccolo il risultato un salto i di 8,06 cm. medaglia d'argento. Quello stesso anno Jess Owen fu medaglia d’oro il 3 agosto vinse i 100 m piani, il 4 agosto il salto in lungo, il 5 agosto i 200 m piani e il 9 agosto la staffetta 4x100 m. Questo il ricordo di Owen «Dopo essere sceso dal podio del vincitore, passai davanti alla tribuna d'onore per rientrare negli spogliatoi. Il Cancelliere tedesco Adolf Hitler mi fissò, si alzò e mi salutò agitando la mano. Io feci altrettanto, rispondendo al saluto. Penso che giornalisti e scrittori mostrarono cattivo gusto inventando poi un'ostilità che non ci fu affatto». Dopo 3 anni dalle olimpiadi, e cioè durante la Seconda guerra mondiale, Jesse Owens e Luz Long ebbero l’opportunità di rincontrarsi, ma questa volta come nemici. Nemici che una assurda guerra aveva messo l’uno contro l’altro. Una volta finita la guerra Luz fu seppellito a Motta Santa Anastasia in Sicilia, fu proprio Jesse a comunicare alla famiglia di Luz la sua morte, in quella circostanza promise che da quel momento in poi Jesse si sarebbe occupato di loro, che non avrebbe mai abbandonato la famiglia dell'amico. Luz aveva tre figlie insieme alla bellissima moglie Minnie Ruth Solomon che sposò nel 1935, le figlie: Gloria, Marlene e Beverly.