LA COSMETICA DEL NEMICO di Amelie Nothomb

Di Francesca Varraso e Viola Milanetto | 8 marzo 2022

Autrice: Amélie Nothomb


Genere: Romanzo breve


1 pubblicazione: 2001


Casa editrice: Voland


Lingua originale: francese



UN ROMANZO CHE CON LA SUA IRONIA, METTE IN LUCE IL VERO NEMICO DELL’UOMO: SE STESSO

Definirei il mio stile "paranoico" perché quando mi volgo al mio lato lirico, quello autentico in cui credo, avverto uno stridore che prelude a suggerimenti crudeli che non mi appartengono.” -Amélie Nothomb

“– È buffo questo bisogno che hanno certi individui di accusare gli altri di rovinargli la vita. Ci riescono così bene da soli, senza l’aiuto di nessuno!”


La Cosmetica del nemico, pubblicato dalla casa editrice Voland e tradotto da Biancamaria Bruno, è il romanzo breve di Fabienne Caire Nothomb, in arte Amélie Nothomb. Amante del nero e dei cappelli stravaganti e nata a Kobe, in Giappone – terra a cui è sempre stata molto legata –. E’ una scrittrice esordiente degli anni ’90 che oggi vive tra Bruxelles e Parigi. L’autrice trasmette il proprio pensiero cinico, dando vita a un romanzo lucido, crudele eppure privo di rancore.

“Si vede subito quando uno legge. Chi legge, chi legge veramente, è altrove. Lei invece sta qua.”

Un uomo come tanti attende l’arrivo del proprio aereo in un aeroporto, e nell'atto di leggere un libro viene disturbato da uno strano individuo. Il protagonista tenta invano di allontanarlo, ma l’estraneo lo forza ad ascoltare il racconto della sua stravagante vita. Il dialogo teso e assurdo tra i due, rivela con un ritmo incalzante una verità tagliente che appartiene a ognuno di noi.

Per evitare rivelazioni sullo svolgersi del racconto, consigliamo di non proseguire la lettura

“Il nemico è quello che dall’interno distrugge tutto ciò che vale”


Lo sconosciuto coinvolge il protagonista nell’analisi di se stesso. Rivela così il conflitto interno, destinato a tormentare l’animo umano per tutta la sua esistenza, tra il lato buono e quello crudele, entrambi presenti in ognuno di noi.

Il confronto tra le due parti non poteva che avvenire in quel luogo, in quel giorno e a quella precisa ora, infatti il lato malvagio, dopo anni di insofferenza causati dalla sua continua soppressione, non desiderava altro che imporsi e dominare sull’altro.

«Sono quella parte che non conosci ma che ti conosce fin troppo bene. Sono la parte di te che tu ti sforzi di ignorare»


L’uomo, guidato dalla parte morale di sé, si ostina a ignorare le insinuazioni dell’estraneo, eppure nemmeno lui riesce a negare ciò che gli è stato detto, perché nel profondo la sua parte crudele conosce la verità.

La verità è che non abbiamo mai la forza di affrontare il nostro peggior nemico: noi stessi.

“La cosmetica, povero ignorante, è la scienza dell’ordine universale, la morale suprema che determina il mondo.”


Il carnefice agisce seguendo una cosmetica rigorosa. Quella cosmetica che ci costringe poi ad aprire gli occhi e accorgerci della cruda realtà che ci circonda.

Consigliamo vivamente la lettura di questo racconto. L’autrice riesce, grazie alla sua capacità di trattare un tema così significativo in modo ironico e brillante, a catturare il lettore fin dalla prima pagina. Il messaggio trasmesso, in quanto monito a prestare attenzione alla propria duplice personalità, non potrà fare altro che lasciare una sensazione di disagio ma allo stesso tempo di conforto.

TI È PIACIUTO L'ARTICOLO? CONDIVIDILO!