POETI DALL'INFERNO

Di Sabrina Attademo | 13/03/2022








data di uscita: 2021

regia: Louis Leterrier, Marcela Said, Ludovic Bernard

paese di produzione: Francia

genere: crimine, tratto da libri

lo trovate su: Netflix

L'amore deve essere reinventato!

"L'amore non esiste, qualsiasi cosa tenga insieme le famiglie e le coppie sposate non è amore, è stupidità oppure egoismo o paura, l'amore non esiste. L'avidità esiste, l'attaccamento sull'interesse privato esiste, il compromesso esiste ma non l'amore.”

La scena si apre in un Caffè di Parigi, in cui Isabelle Rimbaud chiede a Verlaine di non pubblicare poesie che possano infangare la reputazione del fratello. Da qui inizia il flashback che racconta la storia dei due. Rimbaud è un giovane poeta irriverente e talentuoso che si reca a casa di Monsieur Verlaine, affermato tra i letterati di Parigi.

Insieme bevono assenzio e scrivono. Rimbaud in particolare ha idee rivoluzionarie: secondo lui solo i pessimi poeti imparano gli uni dagli altri, non gli interessa che le sue poesie siano pubblicate e in particolare non crede che l’amore matrimoniale esista.

Verlaine vive a casa del suocero perché non guadagna abbastanza; è frustrato e sfoga la sua rabbia contro la moglie incinta. Il suocero non approva la presenza di Rimbaud, così passano qualche giorno in un attico. Rimbaud racconta di aver visto un soldato prussiano morto vicino al fiume. In quel momento capisce di aver bisogno di sperimentare tutto sul suo corpo per poter diventare un grande poeta, così inizia a vivere alla bohémien per determinare il futuro. Dopo essere stati a un incontro di poeti, i due tornano nell’attico ubriachi e fumano oppio. Lì fanno un patto: Rimbaud ravviverà l’ispirazione del nuovo “amico” e vivranno con i soldi di Verlaine.

La moglie Matilde inizia ad essere gelosa della loro relazione, quindi Rimbaud deve tornare a casa sua in campagna. Presto però ritorna a Parigi dove Verlaine continua a frequentare entrambi. Matilde entra in competizione con Rimbaud e utilizza il suo corpo per riconquistare il marito. Pensa di aver vinto e chiede a Verlaine di emigrare in Nuova Caledonia, come i suoi compagni della Comune. La sua è solo un’illusione. Durante il viaggio Verlaine prende il treno nella direzione opposta con Rimbaud. Insieme si trasferiscono in Inghilterra. Rimbaud è stufo della loro vita oziosa e si lasciano. Nel frattempo Matilde, la moglie di Verlaine, ha chiesto la separazione, perché il marito ha avuto rapporti extraconiugali. Se la richiesta venisse accettata, verrebbe sottoposto a una visita medica e poi imprigionato per sodomia.

Rimbaud e Verlaine si incontrano mesi dopo a Brussel. Verlaine è indeciso sulla sua vita: trasferirsi, arruolarsi o tornare con la moglie? Durante la discussione Verlaine spara alla mano del compagno per non farlo andare via. Durante il processo viene accusato di omosessualità e imprigionato per 2 anni.

La disperazione amorosa ispira Rimbaud a finire il suo manoscritto.

Due anni dopo si incontrano nella Foresta Nera. Dopo che a Matilde è stato concesso il divorzio, Verlaine si è convertito al cristianesimo per essere ispirato a scrivere.

Rimbaud non vuole più scrivere. Pensava che avrebbe cambiato il mondo ma il suo manoscritto si è rivelato inutile. Si separano e Rimbaud intraprende un viaggio in Africa che si conclude con l’amputazione di una gamba a Marsiglia. Muore poco tempo dopo a Parigi.

Il film si conclude tornando alla scena iniziale, in cui la sorella di Rimbaud chiede di nascondere le poesie blasfeme e sconce, poiché suo fratello non deve essere ricordato per questo.

Un film a tratti surreale, pieno di emozioni e contraddizioni in particolare nel personaggio di Verlaine. L’artista prova ad adattarsi al mondo comune ma è

irrevocabilmente attratto da quello dei vizi. Rimbaud definisce il suo atteggiamento patetico. È troppo nostalgico, motivo per cui sfoga la sua violenza contro Matilde, e debole, per cui deve lenire i suoi sensi di colpa con l’alcool. Queste contraddizioni lo portano alla disperazione e ad agire in modo ancora più irrazionale. Rimbaud invece cerca l’ispirazione poetica per rivoluzionare il mondo. Le sue aspettative rimangono però deluse. Da giovane è stato considerato un unicum, colui che avrebbe lasciato il segno nella storia della letteratura. Alla fine però si ritrova legato ad un uomo alcolizzato e confuso e non riesce a realizzare il suo obiettivo. Consiglio la visione di questo film perché ci permette di conoscere lo stile di vita degli artisti maledetti e come esso veniva percepito dalla società decadente.

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