LEGGERE LA SCIENZA
Di Miriam Petracca | 11 dicembre 2020
Di Miriam Petracca | 11 dicembre 2020
Educare alla lettura è il percorso formativo valido per l’aggiornamento di docenti e bibliotecari organizzato dal Salone del Libro e dal MIBACT Centro per il Libro e la Lettura, in collaborazione con AIB – Associazione Italiana Biblioteche. (Salone del Libro)
Licia Troisi è un’astrofisica e scrittrice italiana nata a Roma nel 1980. La lettura della scienza è stata molto importante nella sua vita. Tutta la sua famiglia in qualche modo aveva a che fare con il mondo della scienza e proprio grazie a questo Licia ha iniziato ad appassionarsi all’astronomia, ma la svolta decisiva è avvenuta quando ha letto un articolo su una rivista americana. Questo articolo trattava di archeologia, più esattamente dell’Archaeopteryx. Leggere quest’articolo l’aveva emozionata moltissimo e nonostante la difficoltà trovata nel leggerlo, dopo una settimana riuscì a finirlo. Era contentissima per essere arrivata fino in fondo.
Licia iniziò ad appassionarsi del cosmo grazie ad un documentario che parlava della vita e delle opere di Stephen Hawking. Steven Hawking cercava di dare delle risposte alle domande senza risposta sul cosmo, come ad esempio: “E’ nato prima il tempo o l’universo?”. Avvicinarsi al mondo dell’astronomia ha suscitato varie emozioni a Licia Troisi, curiosità, fascino, ma anche inquietudine per la vastità dell’universo e per il suo essere più grande di noi.
In quel momento Licia decide che l’astrologia sarà il suo futuro. Inizia così a leggere libri di fisica, soprattutto di Isaac Asimov. Leggendo questi testi riesce a dare delle risposte ai suoi interrogativi, ma gliene creano molti altri a cui desidera trovare una risposta. La scienza affascina Licia Troisi perché aperta a nuove possibilità e nuove scoperte.
Alla fine della sua intervista Licia ha consigliato dei libri da leggere:
“Il collasso dell’universo” di Isaac Asimov
“Universo invisibile” di Isaac Asimov
“Cosa accadrebbe se’” di Randall Munroe
“Non ne abbiamo la più pallida idea” di Daniel Whiteson e Jorge Cham
Dopo questo breve elenco di consigli di lettura l’intervista è passata ad Adrian Fartade. Lui iniziò ad appassionarsi alla scienza tramite l’avventura, come per esempio i pirati che scoprivano nuove terre. Un giorno ad otto anni si imbatté in una serie di documentari chiamati “Cosmos”. In un episodio l’argomento era la sonda Voyager 2, una sonda lanciata nel 77, che stava arrivando su Urano e Nettuno. Era la prima volta che una sonda spaziale era andata così lontano. Le immagini del documentario non erano come se l’era immaginate. Era affascinato ed in lui nacquero tantissimi quesiti dopo aver osservato quel documentario.
Quello che lo colpì maggiormente, però, fu la sensazione disarmante ed emozionante provata per le infinite possibilità di ricerca e di avventura che l’universo offriva. Adrian Fartade considera molto importante le storie dietro i fatti, ci sono libri che ci dicono che Marte è rosso, ma non raccontano quanto è stato avventuroso arrivare su Marte.
Adrian Fartade alla fine dell’incontro consiglia anche lui dei testi da leggere:
“L’atlante del cielo” di Edward Brooke-Hitching
“Ask an astrounant” di Tim Peak
“Longitudine” di Dava Sobel
“The radium girl” di Cate Moore
“Le stelle dimenticate” di Dava Sobel
“Il pollice del panda” di Stephen Jay Gould
“Nagasaki per scelta o per forza” di Fred J. Olivi
“Continua a lasciarmi” di Larra Dean
Alla fine dell’incontro sono state poste alcune domande ai due scrittori i quali hanno risposto con molta disponibilità.