L'AMICO RITROVATO

Di Valentina Asua | 27 gennaio 2022

Autore: Fred Uhlman


Genere: biografica


Pubblicazione: 1979


Casa editrice: Longaneresi

Capisce di aver perduto e allo stesso tempo ritrovato colui che era il suo migliore amico.

“Ho esitato un po’ prima di scrivere che avrei dato volentieri la vita per un amico … ma sono convinto che non si trattasse di un’esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un amico, ma l’avrei fatto quasi con gioia.”

Il libro racconta di una delicata e splendida amicizia tra due sedicenni, Hans Schwartz, figlio di un medico ebreo, e Konradin von Hohenfels, giovane proveniente da una famiglia nobile tedesca.

La loro amicizia nasce a scuola nel 1932, dopo il trasferimento di Konradin, dopo una discussione su delle monete antiche da collezione. Da lì i due ragazzi iniziano a frequentarsi dopo la fine delle lezioni e imparano a conoscersi, parlano soprattutto di religione, poesia e arte. Hans invita spesso Konradin a casa sua. Al contrario però, Konradin mantiene sempre una certa distanza e nasconde la loro amicizia alla sua famiglia.

Dopo uno spiacevole incontro a teatro in cui Konradin, davanti ai suoi genitori, finge di non conoscere Hans, i due iniziano un po' a separarsi. colpevole anche l'affermazione di Konradin in cui ribadisce la sua stima e il suo apprezzamento verso Hitler.

Quando in Germania arriva l'antisemitismo Hans viene mandato a vivere coi nonni a New York. I genitori, rimasti a Stoccarda, vedendo l'inizio delle persecuzioni e del razzismo, decidono di suicidarsi.

La storia finisce con un Hans ormai adulto e laureato che vive a New York una vita serena e felice. Quando riceve una lettera, che chiede dei soldi in beneficenza per costruire un monumento in onore delle vittime che andavano alla stessa sua scuola, vede il nome di Konradin. Vedendo il suo nome scritto tra le persone che avevano attentato alla vita di Hitler capisce di aver perduto e allo stesso tempo ritrovato colui che era il suo migliore amico.

Questa storia mi ha lasciato a bocca aperta, soprattutto il finale. La storia in sé è molto bella e delicata però a momenti l'ho trovata poco scorrevole, soprattutto nei momenti in cui i due ragazzi si scambiano le loro opinioni, in particolar modo sulla religione. Hans e Konradin li ho trovati due personaggi molto realistici. Ho provato pena per Hans quando Konradin ha finto di non conoscerlo a causa dei pregiudizi. La loro amicizia durante l’infanzia è bellissima, però è il finale quello che rende magnifico questo libro. Il libro è molto corto quindi lo consiglio a tutti, anche a chi non piace leggere. Semplicemente magnifico.

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