NEW AMSTERDAM

Di Sabrina Attademo | 28 marzo 2021








Data di produzione: 2018 – in produzione

Ideatore: David Schulner

Paese di produzione: Stati Uniti d'America

Genere: drammatico, medico

Lo trovate su: Netflix

Perché c’è solo una domanda importante: come posso aiutare?

Max Goodwin è un medico promettente e rivoluzionario, perciò viene assunto per ricoprire il ruolo di direttore sanitario dell’ospedale New Amsterdam. In America la sanità non è pubblica come in Italia, se non hai un’assistenza sanitaria non hai il diritto di essere curato. Perciò Max, che non vede il New Amsterdam solo come una fonte di denaro, dovrà lottare arduamente contro il Consiglio dell’ospedale. Per lui prima di tutto bisogna preoccuparsi del paziente, salvarlo e assicurarsi che stia bene, e solo successivamente verificare che abbia un’assicurazione sanitaria.

All’inizio nessuno crede che avrà una lunga carriera, sostenendo che “se sei un ribelle crolli”. Tuttavia Max è più tenace del previsto e non si arrenderà fino a quando non avrà contribuito al miglioramento del sistema sanitario. Licenzia tutti i medici che non sono dediti al loro lavoro, presta denaro ai bisognosi, raggira le regole dell’ospedale per aiutare più persone possibili, assegna un nuovo ruolo a chi ha un lavoro che non lo motiva più e apre un’assicurazione a tutti i pazienti secondo il programma dell'Obamacare.

Il dottor Goodwin diventa la figura di riferimento amata e apprezzata da tutti. Tratta chiunque con rispetto, per lui non ha importanza che siano inservienti o primari, senzatetto o ricchi. Tutti sono degni di essere aiutati e di venire considerati una risorsa importante per la squadra. Per lui ogni idea è valida perciò, per risolvere i problemi, consulta il personale interessato e chiede a tutti di esprimere la propria opinione apertamente.

I medici del New Amsterdam sanno di essere bravi e sono consapevoli delle loro capacità. Infondono fiducia e sicurezza nei pazienti e grazie alla loro guida sicura, l’ospedale diventa un sistema invincibile che riesce ad affrontare le situazioni più estreme. Nemmeno la mancanza di personale, la malattia più subdola e una bufera di neve riuscirà a fermarli. La stessa fiducia che ripongono in se stessi è rivolta ai colleghi e a chiunque si offra di aiutare. “Ce la faremo insieme, un pezzo alla volta, fino a che tutti i pezzi non saranno apposto”, perché sanno che solo grazie al lavoro di squadra e all’unione delle loro competenze potranno fare la differenza. Concedono la loro fiducia persino a un carcerato, che si offre di riparare il generatore di corrente.

Tutti i dottori sono delle persone altruiste e dedite al proprio lavoro, tanto quanto il loro direttore. Ognuno di loro sacrifica la sua vita personale, lavora per molti turni di seguito e non cura la propria salute, con l’unico obiettivo di essere sempre a fianco di chi gli chiede aiuto. Questa bontà sembra infinita al punto che l’amore che provano verso il loro lavoro li spinge a sacrificare se stessi. Il loro coraggio non ha limiti e affrontare una bufera per non lasciare nessuno da solo sembra normale. Rinunciano al divertimento, al tempo con la loro famiglia, mettono a rischio il rapporto con i loro cari e i loro matrimoni, continuano a lavorare nonostante siano affetti da gravi problemi di salute e sono costretti ad abusare di farmaci per sopportare i tripli turni. Vediamo che nessuno è perfetto e invincibile: sanno curare gli altri ma non loro stessi.

Questa miniserie ci dimostra che essere un medico è una professione che richiede coraggio e tanta passione. Ci permette di apprezzare questo mestiere che, soprattutto in quest’ultimo anno, abbiamo iniziato ad ammirare, perché chi mette davanti alla propria salute quella degli altri può solo essere chiamato eroe.

Perciò armatevi di fazzoletti perché non potrete fare a meno di affezionarvi alle storie dei pazienti proprio come ogni dottore all’interno del New Amsterdam, un rifugio accogliente per tutti.

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