LA BATTAGLIA DEI SESSI

Di Francesca Busceti | 8 marzo 2021









Data di produzione: 2017

Regia: Valerie Faris, Jonathan Dayton

Paese di produzione: Stati Uniti

Genere: autobiografico, sportivo

Lo trovate su: Disey+, Prime Video (€3.99), Youtube (€3.99)

Grazie a Billie Jean King oggi il tennis è uno dei pochi sport in cui atleti e atlete hanno ottenuto la parità di compenso in tutti i più grandi tornei.

"Quando osiamo desiderare un po' di più, un po' di quello che avete voi, questo non vi va giù". -Emma Stone- Billie Jean King.

BILLIE JEAN Billie Jean King è stata una delle più grandi tenniste della storia. Nata con il nome Moffitt in una famiglia tradizionalista statunitense nel 1943, ebbe la sua prima apparizione sulle scene del tennis internazionale a 17 anni. Vinse tutti i tornei più importanti del suo tempo, tra cui gli U.S. Open nel ‘72. Fondatrice della WTA (Women's Tennis Association) la King è stata inoltre una grande sostenitrice della lotta contro il sessismo nello sport e nella società. Trovava insopportabile che le donne guadagnassero solo una piccolissima parte del montepremi che spettava agli uomini. Nel caso degli U.S. Open del ‘72, per esempio, ricevette $15000 in meno del campione maschile.

La King allora minacciò di boicottare il torneo se l'anno seguente giocatori e giocatrici non avessero ricevuto lo stesso montepremi. Tra tutti i suoi successi, la tennista è ricordata principalmente per la partita del 20 settembre del 1973, contro il miglior giocatore al mondo della sua epoca, trent’anni prima, il 55enne Bobby Riggs. Fortemente convinto che il gioco femminile fosse decisamente inferiore a quello maschile, nel ‘73 sfidò e sconfisse la migliore giocatrice al mondo dell’epoca, Margaret Court. A questo punto Billie Jean decise di accettare l'offerta di Riggs di sfidarla e lo batté in soli tre set. La partita viene ricordata come “la battaglia dei sessi”, ed ebbe estremamente successo: erano presenti 30mila spettatori e oltre 90 milioni erano collegati da vari Paesi. Grazie a Billie Jean King oggi il tennis è uno dei pochi sport in cui atleti e atlete hanno ottenuto la parità di compenso in tutti i più grandi tornei.

IL FILM Del film tratto dalla storia della vita di Billie Jean King mi ha particolarmente impressionata l’interpretazione, a mio avviso calzante, di Emma Stone (nei panni della protagonista). Seguiamo ogni aspetto, soprattutto emotivo, del periodo precedente allo scontro con Bobby Riggs: veniamo avvicinati al personaggio cominciando a vederlo in tutte le sue sfaccettature. Billie Jean non è solo una grande campionessa preoccupata per l’esito di un’importantissima partita, ma una donna alle prese con la sua sessualità e le prime esperienze omosessuali con l’amica Marylin Barnett. Non vediamo solo una celebrità imbattibile, ma una persona a tratti insicura e alla scoperta dei suoi sentimenti. Oltre alle battaglie femministe peraltro, la King verrà ricordata anche per il contributo dato a numerose associazioni lgbt+ anche in ambito sportivo.

In un certo senso siamo portati a ridurre l’astio nei confronti dell’avversario, o perlomeno comprenderne le ragioni, quando veniamo a conoscenza della sua storia. In conclusione, ho molto apprezzato il film non solo per via della storia della protagonista ma anche per il modo di raccontare le emozioni e sensazioni che prova che ci permettono di immedesimarci in lei.

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