LOLITA

Di Valentina Asua | 12 dicembre 2021








Regia: Adrian Lyne

Anno di produzione: 1997

Lingua originale: inglese

Paese di produzione: Stati Uniti d’America, Francia

Genere: sentimentale, drammatico

Questo film, tratto dall’omonimo romanzo di Vladimir Nabokov, racconta la strana storia d’amore e di ossessione tra Humbert Humbert e Dolores Haze (chiamata da Humbert “Lolita”). Il primo è un uomo di 40 anni che ha sempre provato una sorta di attrazione per le ragazzine giovani, la seconda è una ragazzina di 12 anni vivace e provocante. Nell’estate del 1947 Humbert, mentre è in attesa di una cattedra all’università di Ohio come professore di letteratura francese, è in cerca di una casa in cui stare per un po’ di tempo. La casa che trova è quella di Charlotte Haze, giovane vedova e con una figlia di 12 anni da crescere. Nel momento in cui lui sta per rifiutare la convivenza vede una fanciulla (che lui considera una piccola “ninfetta”) e subito se ne infatua e preso dalla foga accetta l’offerta di Charlotte.

I giorni passano e lui ogni volta che può osserva da lontano e discretamente la piccola Dolores scrivendo nel suo diario personale tutte le fantasie e le perversioni che vorrebbe si avverassero con lei. Per poter rimanere più a lungo in quella casa con la sua Lolita, decide di sposare Charlotte che sin da subito si mostra molto entusiasta delle attenzione che le concede Humbert. L’estate sta finendo e Dolores, in seguito ai suoi comportamenti provocanti nei confronti di Humbert, viene mandata dalla madre in un campeggio per sole ragazze.

Humbert è disperato e trova il solo ricordo della sua Lolita tra le pagine scritte del suo diario. Un giorno Charlotte scopre il diario che teneva nascosto e in preda allo shock e al disgusto all’idea di suo marito e sua figlia insieme corre fuori casa ma purtroppo un'auto la investe e lei muore. Humbert decide così di andare a riprendere Lo al campeggio e di fare un viaggio per gli Stati Uniti in compagnia della sua bellissima “figlia”, facendo tappa di albergo in albergo fino ad incontrare un misterioso signore di nome Quilty, che li seguirà in macchina per tutta la durata del loro viaggio.

Verso la fine del loro viaggio Quilty allontanerà da Humbert Dolores, diventata ormai adolescente, e farà sparire tutte le loro tracce. Tre anni dopo Humbert riceve una lettera da parte di Dolores, che gli racconta molte novità. Humbert decide di andare a trovarla ma rimane sorpreso da quello che è diventata la piccola Lo.

All’inizio sono rimasta abbastanza turbata dal film, un uomo di 40 anni che rapisce una ragazzina di 12 è abbastanza disturbante. La particolarità che però mi ha fatto apprezzare questo film è stata la narrazione. Il film si concentra principalmente sui sentimenti e sui pensieri di Humbert piuttosto che di quelli di Dolores, come ci si aspetterebbe dalla maggior parte dei film. In questo caso vediamo la mente malata dell’aguzzino al posto di quella della vittima. Al principio mi dicevo che era tutta colpa di Humbert, era lui il cattivo della situazione ma per quanto possibile in realtà in questa storia non ci sono buoni e cattivi, solo due persone che vogliono delle cose che agli occhi della società sono indecenti. Dolores non è un angioletto, al contrario, lei brama le attenzioni di Humbert, le piace essere notata dagli uomini più grandi. All’inizio si nota un certo comportamento stuzzicante che lei ha nei confronti di Humbert però si pensa solo ad una cotta adolescenziale, però poi quando le cose si fanno più serie lei accetta tutto con molto entusiasmo. Humbert non ha mai forzato Dolores, ha cercato di persuaderla però non ha mai fatto violenza fisica e psicologica su di lei. In alcune parti del film Dolores sembra una donna adulta, si atteggia da tale, però in altre parti la parte più immatura, giovane e adolescenziale che c’è in lei esce fuori facendo vedere chiaramente che lei è una bambina senza alcun potere sulle scelte che la riguardano. Dolores non mi piaceva come personaggio, lo trovavo immaturo e poco ragionevole sulle cose che faceva, però poi andando avanti ho provato solo una gran pena per lei. Humbert mi è sembrato solo un uomo con fantasie più preoccupanti di quanto si dica.

In conclusione il film mi è piaciuto, racconta una storia che non tutti riuscirebbero a capire e forse nemmeno io ci sono riuscita a pieno nonostante l’abbia visto due volte. Mi sentirei inoltre di consigliare anche il libro che racconta la stessa storia ma in modo più dettagliato e intrigante, lì i pensieri di Humbert prendono realtà e racconta pure la sua vita prima dell’incontro con Lo e come ha vissuto le sue fantasie.

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