RAIN MAN
Di Francesca Busceti | 2 aprile 2021
Di Francesca Busceti | 2 aprile 2021
Data di produzione: 1989
Regia: Barry Levinson
Paese di produzione: Stati Uniti
Genere: drammatico
Lo trovate su: Sky On Demand, altre piattaforme straming
"Allora eri tu l'uomo della pioggia..." [Charlie Babbit, a Raymond]
Toccante e drammatico film cult vincitore di quattro premi Oscar, la pellicola di Barry Levinson (che inizialmente avrebbe dovuto dirigere Spielberg) è il racconto commovente di una storia di fratellanza. Capolavoro di incassi, la trama di Rain Man ruota intorno a Charlie Babbit (interpretato da Tom Cruise), venditore d’auto che spera di sfruttare il patrimonio del padre fornitogli alla sua morte per colmare i propri debiti. Scopre però che questi gli ha lasciato soltanto una vecchia macchina, mentre i rimanenti 3 milioni di dollari sono intestati al fratello Raymond, di cui Charlie non sapeva neanche l’esistenza.
È Dustin Hoffman a vestire perfettamente i panni di Raymond, uomo affetto da autismo ricoverato nella clinica psichiatrica di Wallbrook, in Ohio. Sentendosi tradito e profondamente adirato dal non aver ricevuto l’eredità, Charlie decide di sequestrarlo per diventare il suo tutore e quindi ottenere i soldi di cui ha bisogno. Charlie propone al dottore che segue Raymond di permettergli di riportare indietro il fratello in cambio di metà del patrimonio; il dottore si rifiuta, e Charlie decide quindi di rapirlo e di intraprendere insieme un viaggio per Los Angeles. Per via della disperata fobia degli aerei di Raymond, i due fratelli e Susanna - la ragazza di Charlie - sono costretti ad usare la macchina. A metà del tragitto però, Susanna decide di abbandonare il ragazzo, disgustata dal suo egoismo e dalla sua l’insensibilità.
Tuttavia, con il tempo, il radicato cinismo di Charlie, che inizialmente vuole solo sfruttare colui che considera un odioso e irritante estraneo, si trasforma in un diverso sentimento. Lo stesso Raymond si rivela tutt’altro che poco intelligente e incapace di cogliere le emozioni altrui: la sua sensibilità e l’incredibile capacità mnemonica e di calcolo, anzi, lo rendono unico e straordinario.
Il loro viaggio riconcilia i fratelli che non hanno mai avuto occasione di conoscersi e fa affiorare i ricordi del passato. Charlie scopre infatti che il personaggio cantastorie "Rain Man", uomo della pioggia, che pensava fosse il frutto della sua immaginazione infantile, non era altro che il fratello maggiore. Questi era stato allontanato dai genitori per paura che potesse accidentalmente fare del male al fratellino.
Il roadtrip simboleggia anche il difficile percorso che i due devono affrontare per ritrovare il rapporto perduto, e per cambiare: per Raymond è l’occasione di uscire dalla confortevole quotidianità della routine, per Charlie quella di rivedere le priorità della vita, che non sono solo soldi e successo.
Il film mostra la poco trattata tematica della patologia dell’autismo, sotto un’ottica diversa: più che un genio inumano e anaffettivo, fonte di facili vincite al gioco e macchina risolutrice del più complicato dei problemi, Raymond è una persona, una spalla, un fratello.
E nonostante sia inizialmente difficile per Charlie interagire con lui e stabilire un legame, alla fine si affezionerà talmente e comprenderà le sue enormi potenzialità, che non vorrà dirgli addio.
Buona visione!