LA VITA DI ADELE

Di Elle Camerlo e Francesca Busceti | 4 aprile 2021








Vincitore della Palma d’oro del Festival di Cannes del 2013, il film è l'adattamento cinematografico del fumetto Il blu è un colore caldo di Julie Maroh. Adele, quindicenne francese, è una liceale confusa e alla ricerca del proprio posto nel mondo, amante della lettura e della scrittura. Sogna di diventare, al termine della scuola, una maestra. Incontrerà per strada Emma, una ragazza dai capelli blu da cui sarà subito attratta: tra le due nascerà un’appassionata storia d’amore. Emma è per certi versi il suo opposto: estroversa e senza peli sulla lingua, non ha paura di mostrare al mondo la sua attrazione per le ragazze. All’inizio entrambe si lasceranno travolgere dall’impeto della relazione, ma con il tempo le cose si complicheranno…

A colpirci particolarmente è stata la scena dell’aggressione omofoba fuori da scuola: Adele viene circondata da un gruppo di sue compagne che l’accusano di essere lesbica, dicendosi disgustate di essere state amiche e soprattutto di essersi cambiate in spogliatoio con lei. Nonostante Adele provi a reagire, la forza del gruppo, proprio di quelle che presumeva essere sue amiche, è schiacciante: è impressionante vedere quanto questo tipo di discriminazione sia ancora estremamente reale.

La loro turbolenta e passionale relazione affascina e coinvolge lo spettatore, sia nei loro momenti teneri e affettuosi, sia nella loro separazione. I colori caldi della regia, presenti soprattutto nelle numerose cene con gli spaghetti, trasmettono la tipica atmosfera dolce, leggera ma intrigante, dei film francesi.

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