E buongiorno a tutti, è venerdì 16 Settembre e oggi restiamo in Italia.
Siamo nel 1866, in Sicilia, per la precisione a Palermo. Qui oggi inizia la rivolta del sette e mezzo, una sollevazione popolare che durerà fino al 22 settembre, e per la sua durata verrà in seguito detta appunto del sette e mezzo.
Viene organizzata da ex garibaldini delusi, reduci dell'Esercito meridionale, ex funzionari borbonici e religiosi penalizzati dalle nuove leggi, col sostegno, tra gli altri, dei contadini, dei rappresentanti delle arti e dei mestieri e dei renitenti alla leva. Sul piano politico, è rappresentata da repubblicani, autonomisti, mazziniani e socialisti che insieme formeranno una giunta comunale.
Ma andiamo con ordine.
Nel 1866 la situazione a Palermo è ormai ad un punto di non ritorno. La crescente miseria della popolazione, il colera e le sue quasi 4.000 vittime in città, l'integralismo dei funzionari statali (con un eccesso di miopia è anche stata abolita la ricorrenza del 4 settembre di Santa Rosalia, protettrice di Palermo), le pesanti misure poliziesche e i vessatori balzelli introdotti hanno ormai esasperato la popolazione.
All`alba del 16 settembre la città viene invasa dalle bande provenienti dalle contrade circostanti, comandate da Salvatore Nobile, implicato nel processo a Giuseppe Badia (1824-1888), compagno di Giovanni Corrao di cui aveva raccolto l'eredità politica dopo l'assassinio ad opera della mafia, e dal monrealese Salvatore Miceli, già comandante di gruppi volontari (i picciotti) nelle sommosse del 1848 e nel 1860.
Alcune delle loro bande si uniscono a quelle cittadine e assieme hanno la meglio dei vari presidi governativi grazie alle armi trovate in alcuni magazzini.
Quasi 4.000 rivoltosi assalgono prefettura e questura, uccidendo l'ispettore generale del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza. La città resta in mano agli insorti e la rivolta si estende nei giorni seguenti anche nei paesi limitrofi, come Monreale, Altofonte e Misilmeri: verrà stimato in seguito che in totale gli insorti armati sono circa 35.000 in provincia di Palermo. Il 18 settembre, a Palermo, viene costituito il Comitato rivoluzionario al quale aderiscono anche alcuni siciliani dell'aristocrazia.
Segretario del Comitato divenne il mazziniano (e futuro bakuninista) Francesco Bonafede che è, secondo alcuni, "il capo effettivo e l'autore dei proclami".
Il governo italiano decide di di adottare contro il popolo palermitano una dura repressione, mobilitando l'esercito comandato da Raffaele Cadorna.
Il 27 settembre 1866 viene dichiarato lo stato di assedio, e le navi della Regia Marina, con la nave ammiraglia Re di Portogallo, bombardano la città. Dopo lo sbarco dei fanti della "Real Marina" Palermo viene riconquistata da circa 40.000 soldati.
I militari morti saranno oltre 200, tra cui 42 carabinieri; non vi sarà mai un numero ufficiale di vittime civili nella popolazione, anche a causa del colera che si diffonderà poco dopo.
Verranno arrestati 2.427 civili, 297 saranno processati e 127 condannati. La repressione verrà testimoniata solo dai ricordi delle vittime e da una rara lettera, quella dell’ufficiale dei granatieri Antonio Cattaneo, che dice: «Qualche vendetta la facemmo anche noi, fucilando quanti ci capitavano; anzi, il giorno 23, condotti fuori porta circa 80 arrestati con le armi alle mani il giorno prima, si posero in un fosso e ci si fece tanto fuoco addosso finché bastò per ucciderli tutti. In una chiesa, un ufficiale visto due frati che suonavano a stormo li fucilò con le corde in mano…».
E adesso qualche fatto accaduto oggi che non riusciamo ad approfondire ma che è giusto che sappiate.
Nel 1810 in Messico ottiene l`indipendenza dalla Spagna
Nel 1908 viene fondata la General Motors
Nel 1941 lo scià di Persia è costretto ad abdicare in favore del figlio Mohammad Reza Pahlavi sotto la pressione di Gran Bretagna e URSS
Nel 1973 il cantautore cileno Víctor Jara viene assassinato per la sua opposizione al regime militare di Augusto Pinochet
E passiamo alla rubrica Frate Indovino.
Se siete nati oggi AUGURI! condividete il compleanno con:
L`attore Peter, quando faccio il tenente colombo nessuno può resistermi, Falk
L`illusionista David, ho fatto sparire la statua della libertà, Copperfield
L`attore Mickey, tra il pugilato e la chirurgia plastica mi sono rovinato la faccia, Rourke
Se morirete oggi, sappiate che siete in buona compagnia, con voi ci sono:
Il soprano Maria Callas
L`architetto Gio Ponti
Il politico e presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
E per oggi è tutto, se volete potete ascoltarci su tutte le piattaforme di podcast, i link li trovate nella pagine dei contatti. Vi lasciamo con qualche immagine dei fatti di oggi. Noi ci sentiamo domani, fate i bravi e stupite il mondo.